Torniamo adesso a una delle questioni di partenza: è sempre vero che smettere di fumare significa ingrassare?
In base alla mia esperienza, direi proprio di no. Ho un amico che quando ha smesso di fumare è dimagrito. Ha fumato per 10 anni, nell’epoca in cui era permesso farlo dappertutto, anche nei cinema. Aveva tentato più volte di smettere, fumandone una all’ora, o togliendo un pezzetto alla sigaretta… con il risultato di arrivare a quota 60, invece di 40! Poi, il primo dell’anno del 1982, ha accartocciato il pacchet-to di sigarette ancora mezzo pieno e ha smesso per sempre. Il desiderio fisico di fumare, dice, è durato tre o quattro settimane, ma lo ha arginato facendo movimento e andando in palestra.
Avendo più fiato, si è anche messo a correre. Così, grazie a questi piacevoli sostituti, ha perso parecchi chili. Da allora non ha più acceso una sigaretta, facendo un gran favore alla sua salute.
Un caso eccezionale? No. Storie del genere sono più frequenti di quanto si pensi, ma vengono soffocate dalle solite dicerie scontate. Sta a te guardarti intorno e giudicare con occhio obiettivo. E, allora, getta la sigaretta e posa la forchetta: seguendo queste indicazioni, non aumenterai di peso né ora che hai smesso o stai smettendo di fumare né in futuro.
Non solo, ritroverai una giovinezza e una freschezza forse perdute da tempo. Io ci scommetto, e tu?
Per cominciare, segui i consigli di benessere che trovi in queste pagine. In particolare, due fra questi sono importanti per il mantenimento del peso: muoviti e bevi acqua. Non solo per dimagrire: è scientificamente provato, infatti, che l’attività fisica stimola la produzione di dopamina e serotonina. Cioè i due neurotrasmettitori del benessere che ti saranno utilissimi per il periodo successivo a quello che possiamo definire un “atto di liberazione”.
Respira, bevi acqua, muoviti
Ecco ora cinque preziosi consigli da mettere in pratica per un periodo di media durata (come i classici 21 giorni consigliati per le visualizzazioni). Seguili e falli diventare sane abitudini.
1) Inspira ed espira con il naso. Spesso i fumatori hanno le vie respiratorie otturate dal catarro e abusano della bocca per respirare. Questa, però, non filtra, lascia entrare troppa aria, causando iperventilazione e seccando le mucose.
2) Bevi acqua. L’acqua fa bene e idrata, specie chi ha fumato per tanto tempo. Inoltre, è un diversivo concreto dall’automatismo del portare qualcosa alla bocca, non ingrassa e ti tiene impegnata nelle pause del lavoro: fallo ogni volta che la mente ricade nei meccanismi legati all’abitudine della sigaretta.
3) Annusa. L’olfatto è un senso fondamentale, che aiuta a percepire i pericoli e permette di sondare l’aria. Le persone che fumano hanno momentaneamente perso l’uso di questo senso. Per cominciare, annusa le tue mani e i tuoi capelli e quelli di persone che non fumano, e senti la differenza. Ora passa ai vestiti prima e dopo averli lavati, ai fiori e ai profumi. Adesso annusa un posacenere. E poi, ancora, un fiore.
4) Muoviti. L’attività fisica aiuta a generare dopamina e serotonina, utili nel periodo di cambiamento. E, come l’acqua, è un ottimo diversivo. Perché sfogarsi con l’esercizio fisico annulla l’eventuale irrequietezza conseguente al cambia- mento. Fallo ogni giorno e tutte le volte che ti senti in difficoltà. Presto l’inquietudine passerà, potrai perdere qualche chilo e riuscirai a tonificarti. Non solo: l’attività fisica e la sudorazione depurano il sangue, il sistema linfatico e la pelle, ora che sei in questa fase di disintossicazione vera e propria e hai smesso di inalare 4.000 sostanze dannose.
5) Elimina la puzza da tende, vestiti, cappotti, pigiami, co- perte, lenzuola, asciugamani. Lava i vetri, getta i posacenere, fai sparire accendini e sigarette. Pensa a questo: se non avessi mai fumato in tutta la mia vita, come sarebbe la mia casa? Ecco, rendila così.