Quando parliamo di workout, la parola dolore sembra quasi una sua diretta conseguenza. È, infatti, radicata nell’immaginario comune l’idea che l’esercizio sportivo è funzionale, ma soprattutto efficace, solo se sentiamo i muscoli doloranti.
E in quel momento che, soddisfatte, crediamo di aver svolto un ottimo lavoro e che presto, sul nostro corpo, potremmo scorgere i primi risultati di cotanta fatica. Ma se così non fosse? Scopriamo insieme quando e come capire se stiamo svolgendo gli esercizi in maniera corretta.
Attività fisica: come fare workout
L’attività sportiva, anche quella in forma lieve, è sempre più presente nella nostra quotidianità. Negli ultimi anni, però, la palestra, il luogo della sportività per antonomasia, è stata soppiantata da un allenamento domestico ma altrettanto efficace: il workout.
Si tratta di un metodo di fare ginnastica estremamente completo e particolarmente amato da chi vuole tenersi in forma anche senza l’iscrizione in palestra. Con il termine workout, in particolare, facciamo riferimento a una sessione di allenamento a corpo libero che si può svolgere in casa o all’aperto, con l’ausilio di un video girato da un esperto.
È proprio in occasione di queste sessioni però che, senza la presenza di un personal trainer o di un esperto, rischiamo di farci male. Come facciamo a capire se stiamo sbagliando qualcosa? Il dolore potrebbe essere proprio il primo campanello di allarme.
Allenamento sportivo: perché workout e dolore non dovrebbero andare di pari passo
Al contrario di quello che molte di noi pensano, quando si pratica sport non sempre si deve sentire dolore. Questa sorta di indolenzimento che proviamo durante il workout non è altro che un meccanismo di difesa dei muscoli.
Il nostro corpo ci sta parlando e ci sta dicendo che ci stiamo sforzando troppo. Questo carico eccessivo di attività può generare uno stress fisico non indifferente che, con il tempo, potrebbe apportare danni al corpo e agli arti.
Indolenzimento muscolare post allenamento: è tutto normale
Al contrario, invece, quella sorta di indolenzimento muscolare che avvertiamo nelle ore successive all’attività fisica non deve destare preoccupazioni. Si tratta, infatti, di un fenomeno naturale del muscolo, una sua risposta adattiva nei confronti degli sforzi appena compiuti.
Scientificamente parlando, si tratta di un vero e proprio stato infiammatorio, lieve e benevolo, che nasce naturalmente a seguito dell’attività sportiva conclusa 24 o 48 ore prima. Il muscolo, in questo tempo, si sta rinforzando e la conseguenza è che, nel giro di poco, potremmo vedere le nostre performance migliorate.
La situazione diventa preoccupante quando, invece, il dolore si presenta all’inizio dell’’llenamento. In questi casi il consiglio è quello di consultare uno specialista ortopedico per comprendere le origini del malessere fisico.
Dolore durante il workout: quando è il caso di preoccuparsi
Gli atleti e gli sportivi provetti conoscono bene il dolore provato a seguito di un allenamento, soprattutto dopo sessioni intensive in cui, assoluto protagonista, diventa l’acido lattico. La resistenza, in questo caso, è necessaria per avere successo e per ottenere i massimi risultati.
Il dolore per uno sportivo è piuttosto importante perché aiuta a prendere coscienza e consapevolezza dei suoi limiti fisici. Tuttavia, questa sensazione non deve essere mai ignorata, al contrario deve essere affrontata: l’atleta deve capire da dove arriva il dolore e perché.
Così dovremmo fare noi durante le sessioni di workout. Spingersi oltre i limiti va bene, a patto che questo sforzo avvenga naturalmente step by step. Ricordiamoci che il corpo va sempre ascoltato e che il rischio, assolutamente da non sottovalutare, è quello di danneggiare tendini o arti.
Il dolore come segnale di avvertimento
Come anticipato, quindi, gli atleti possono essere una grande fonte di ispirazione. Dovremmo imparare da loro ad ascoltare il nostro corpo e il dolore provato durante il workout. In molti casi, infatti, la sensazione provata potrebbe essere soltanto un segnale di un risveglio muscolare.
E questo è vero soprattutto per le persone pigre e per chi, a lungo, ha trascurato l’attività fisica. Il dolore acuto durante il workout, invece, è chiaro segnale di qualche malfunzionamento del nostro corpo.
Esercizi di stretching, densità moderata e durata di allenamento: i trucchi del perfetto workout
Indipendentemente dal grado di resistenza di ognuno di noi, ci sono alcuni trucchetti e suggerimenti per svolgere in sicurezza una sessione di workout efficace ed efficiente, che riguardano lo stretching, la densità e la durata dell’allenamento.
Partiamo dallo stretching. Si tratta di esercizi di allungamento a fine allenamento che non devono mai mancare durante il workout. Associati agli esercizi di riscaldamento, quelli di stretching aiutano a prevenire il dolore e i crampi che possono insorgere durante le attività sportive.
Altri due suggerimenti, per svolgere un workout davvero impeccabile, riguardano la durata e l’intensità dell’allenamento. Affrontare una lunga sessione sportiva, se siamo fuori allenamento, non ci aiuterà a raggiungere prima i risultati che vogliamo e, anzi, potrebbe metterci KO.
Lo stesso discorso vale per l’intensità del workout scelto: organizziamo un piano di esercizi vero e proprio nel medio termine con dei traguardi e degli obiettivi sempre più importanti. In questo modo potremmo aumentare gradualmente intensità e durata per un risultato davvero soddisfacente.