
Se metti lo smalto e la lacca non dovrai buttarli via: da anni l’unico ftalato utilizzato nei cosmetici europei è sicuro.
Evita invece di acquistare questi prodotti su siti stranieri che non conosci, perché possono ancora contenere componenti pericolosi.

Controlla che su quelle già acquistate ci sia la scritta “senza Pvc”: in questo modo sei sicura che non contengano ftalati nocivi.
«Se hai dubbi» spiega Mario Malinconico, dirigente di ricerca dell’Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr «chiama l’azienda. E non usare la pellicola per i cibi caldi, grassi (come i formaggi) o acidi (come pomodori e conserve), perché potrebbe contaminarli».

Le scarpe di gomma «Potrebbero contenere gli ftalati “cattivi”. Cerca il simbolo del Pvc sulla suola, è un triangolo con il numero 3: se lo trovi e vuoi essere cauta, indossa le scarpe con calzettoni pesanti, da lavare a ogni utilizzo» consiglia Malinconico.