Quando le temperature si abbassano si riscatena un problema tutto femminile: la sensazione di avere mani e piedi sempre freddi. «Bisogna ricorrere allo specialista quando il disturbo compare in modo improvviso e violento: al minimo contatto con il freddo le dita delle mani o dei piedi diventano bianche e gelate, poi livide e gonfie e il dolore è intenso» dice Elio Rossi, responsabile dell’ambulatorio di omeopatia all’ospedale Campo di Marte di Lucca. «Potrebbe trattarsi del fenomeno di Raynaud, dovuto a un’alterazione della circolazione periferica, oppure di sclerodermia, una malattia autoimmune che richiede una terapia farmacologica adeguata». Nella maggior parte dei casi, invece, il disturbo è dovuto solo a una lieve difficoltà di circolazione che si può affrontare con la medicina dolce.
Così si riattiva la circolazione Nonostante strati di calzettoni e guanti imbottiti mani e piedi restano ghiacciati? Una decina di sedute di agopuntura può risolvere il problema in via definitiva, o almeno per tutto l’inverno. «Si stimolano i punti baxie, negli spazi tra le dita di mani e piedi: così migliora la circolazione sanguigna ed energetica» spiega Ottavio Iommelli, direttore del dipartimento di medicina non convenzionale all’ospedale San Paolo di Napoli. Un altro metodo efficace per i disturbi da freddo è la moxa, l’applicazione di un “sigaro” di artemisia sui punti di agopuntura. Sistema che si presta anche al fai-da-te. Per esempio con l’aiuto del dvd Tecniche di moxibustione e coppettazione (Piccin editore). Ma l’ipersensibilità al freddo può essere dovuta anche allo stress. «Le tensioni croniche aumentano la secrezione di ormoni come cortisolo o adrenalina che hanno un effetto vasocostrittore» spiega Iommelli. «In questi casi un trattamento fitoterapico con piante rilassanti può dare buoni risultati. Le erbe più indicate sono il biancospino e la passiflora. Il primo per chi reagisce allo stress con tensione nervosa e palpitazioni, la seconda per i disturbi del sonno. Il rimedio va preso in compresse, una prima dei tre pasti per due mesi».
Il pronto soccorso è nella vasca da bagno «Quando si arriva a casa con le mani o i piedi gelati il sistema più veloce per riattivare la circolazione è immergerli in acqua non troppo calda, aggiungendo quattro o cinque gocce di essenza di rosmarino» consiglia il dottor Ottavio Iommelli. «Il bagno deve durare una decina di minuti, dopodiché ci si asciuga e si massaggiano brevemente mani e piedi». Da sperimentare, per aumentare la resistenza al freddo, la tecnica idroterapica del bagno alternato: tre minuti in acqua molto calda e una ventina di secondi in acqua fredda, per tre cicli e terminando con il freddo. Attenzione però, mai fare i pediluvi dopo il pranzo o la cena: si rischia di bloccare la digestione.
E se arrivano i geloni c’è l’omeopatia Se il problema sono i geloni, cioè infiammazioni localizzate alle dita delle mani o dei piedi con gonfiore e prurito, ci sono rimedi omeopatici specifici. «Il più adatto è Agaricus 5CH, cinque granuli tre volte al giorno, associato a pomate a base di Petroleum o calendula» dice Elio Rossi. Per prevenire i disturbi, invece, è molto utile conservare i piedi caldi, perché il calore nella parte inferiore del corpo mantiene le difese forti. Ci sono allora le solette in rame. Questo metallo è un buon conduttore e favorisce la circolazione. Si trovano nelle farmacie e nei negozi di prodotti naturali o sul sito www.urania-europa.com a partire da 12 euro.