Le donne usano il cervello in modo differente (e di più) degli uomini per questo hanno bisogno di più sonno. A dirlo sono alcuni studi che sottolineano come, a fronte di attività cognitive più impegnative, corrisponde l’esigenza di dormire un po’ di più: esattamente 20 minuti.
Le donne si affaticano di più mentalmente
Secondo uno studio condotto dalla Loughborough University in Inghilterra, le donne hanno bisogno di riposare di più. Più precisamente, ad avere bisogno di maggior sonno è il loro cervello, perché più affaticato: «Le donne tendono a essere impegnate in attività multitasking, a compiere più operazioni contemporaneamente e in modo flessibile, e questo comporta un maggior impegno cerebrale», ha spiegato il professor Jim Horne.
Il cervello delle donne è 5 volte più veloce
Sul diverso funzionamento del cervello femminile e maschile ci si interroga da anni, ma la ricerca sottolinea come proprio meccanismi differenti potrebbero spiegare, per esempio, la maggior propensione femminile all’empatia, all’intuizione, alla collaborazione e al self-control. A scapito, però, di una maggiore “fatica” cerebrale. ««Quello che abbiamo scoperto è che le donne, in molti compiti come l’elaborazione delle informazioni, sono 5 volte più veloci degli uomini», ha spiegato Apostolos Georgopoulos, direttore del Brain Science Centre presso il Minneapolis VA Medical Center, che ha aggiunto come occorra loro “meno cervello” per compiere identiche performance maschili». Insomma, avrebbero maggiore flessibilità che consente loro di ottenere risultati uguali con meno sforzo. Di contro, la loro attività cognitiva quotidiana è mediamente più impegnativa».
Cosa dice la scienza
A riprova di questo impegno cognitivo differente e maggiore ci sarebbero i dati di uno studio della Duke University, secondo i quali le donne utilizzerebbero maggiormente la corteccia prefrontale del cervello, coinvolta nelle funzioni più complesse come il ragionamento e la gestione delle attività quotidiane. La deduzione sarebbe arrivata analizzando le attività cerebrali di 46mila persone. «Più che farne una questione di genere tout court, molti studi hanno dimostrato che il bisogno di sonno è legato in modo diverso a seconda delle aree cerebrali coinvolte: alcune richiedono un maggior bisogno di riposo notturno», premette Luigi De Gennaro, Professore ordinario di psicobiologia, psicologia fisiologica e disturbi del sonno presso l’Università La Sapienza di Roma.
Quali attività necessitano di più riposo
«Ciò che è emerso finora è, per esempio, che il sonno notturno si esprime in modo diverso per intensità e caratteristiche a seconda delle aree cerebrali. Quello che richiede maggior quantità di riposo riguarda le aree più anteriori, in particolare la corteccia prefrontale, che è coinvolta nelle attività decisionali, di problem solving e pianificazione», spiega De Gennaro. Ma come si associa questo, a sua volta, con le differenze tra uomini e donne?
Le donne hanno bisogno di più sonno?
Da tempo si dibatte sulle differenze di genere nel funzionamento del cervello, indicando come nelle donne ci sarebbe una maggiore propensione alla interconnessione tra aree cerebrali, mentre gli uomini avrebbero una più spiccata compartimentalizzazione. Ma questo «non significa usare aree diverse: semplicemente c’è una diversa connettività, che sarebbe potenzialmente più efficiente nel genere femminile», spiega De Gennaro. A spiegare il maggior bisogno di sonno femminile, però, ci sarebbero anche altri fattori.
L’insonnia è donna
«Gli studi e i dati, oggi disponibili in grande quantità anche grazie agli sleep trackers, dimostrano come le donne tendono a dormire leggermente meno, in tutto il mondo. La prevalenza dell’insonnia è maggiore nel genere femminile del 40/45% rispetto a quello maschile. Maggiori impegni casalinghi e familiari, ai quali si uniscono quelli lavorativi, possono in parte spiegare il fenomeno, su cui incide però anche l’età: la forbice si allarga, infatti, con l’età. Nelle donne, infatti, aumenta col passare degli anni», chiarisce l’esperto.
Cosa cambia in menopausa
I cambiamenti ormonali nel corso della vita di una donna, in particolare con la menopausa, porterebbero, infatti, ulteriori disturbi del sonno. «Certamente le variazioni ormonali sono uno dei fattori che incidono, ma non l’unico – spiega De Gennaro – Un’altra parziale spiegazione al fenomeno è la forte associazione dei disturbi del sonno e la sfera emotiva, con le implicazioni che la menopausa – ma non solo – porta con sé. Esistono poi studi che mostrano una potenziale base genetica nell’insonnia».
Le donne, il sonno e l’ansia
«Diversi studi negli anni hanno mostrato una comune base genetica nell’insonnia, così come per l’ansia e la depressione. I tre fenomeni potrebbero non essere indipendenti, ma è verosimile che ci possa essere un nesso», spiega l’esperto. I ricercatori della Duke hanno provato a individuare a loro volta un nesso, spiegando che una maggiore necessità di sangue nel sistema linfatico, dovuto ad attività cerebrali più impegnative, possa portare anche a un aumentato rischio di ansia, depressione, disordini alimentari e appunto insonnia.
Il sonno e il rischio di distress psicologico delle donne
Sempre lo studio della Duke Medical University, che ha esaminato 210 tra uomini e donne di mezza età, ha mostrato come il bisogno di maggiore sonno, se non soddisfatto, è una delle cause del rischio di depressione, stati di ansia, rabbia e instabilità psicologica nella popolazione femminile. Gli esperti parlano, infatti, di «distress psicologico e più sentimenti di ostilità», come sottolineato dall’autore principale dello studio della Duke, Edward Suarez.
L’importanza di dormire a sufficienza
Anche per questo gli studiosi inglesi hanno ritenuto di indicare un maggior bisogno di riposo per le donne, quantificandolo in 20 minuti in più: «Per deduzione penso che questa quantità possa essere legata proprio al dato incontrovertibile di una maggiore diffusione dell’insonnia nella popolazione femminile, per integrare quel gap di cui le donne soffrono rispetto agli uomini», conclude De Gennaro. Di certo, a fronte di un maggior dispendio energetico, come per altri ambiti, occorrerebbe una maggior quantità di energie, che nello specifico andrebbero recuperate con un sonno adeguato. Ma nella quotidianità questo in genere non avviene: il ciclo circadiano di alternanza tra sonno e veglia è spesso falsato nella società occidentale dai ritmi frenetici e dalle giornate sempre più lunghe.