1/9 – Introduzione
Il malto è un elemento che si può ottenere dall’orzo e da tanti altri altri cereali come il frumento, il mais , l’avena , la segale e anche dal riso. Quello ricavato dall’orzo viene adoperato anche per cucinare gustosi dessert, creme delicate o gelati morbidi. Il malto d’orzo rappresenta anche uno dei principali ingredienti dei quali si compone la birra. Piuttosto simile al miele dal punto di vista della composizione, il malto è ricco di sostanze benefiche per l’organismo umano e si può usare tranquillamente al posto dello zucchero semolato. Questo genuino ingrediente del tutto naturale agisce direttamente nel sistema nervoso, migliorando l’umore e fornendo molta energia fisica. In questo breve e funzionale tutorial andiamo a vedere nel dettaglio le proprietà ed i benefici del malto.
2/9 Occorrente
- Varianti del malto
- Alimenti da abbinare
3/9 – Come si ottiene il malto
Il malto è un dolcificante ipocalorico e rappresenta un’ottima risorsa per insaporire ed aromatizzare cibi e bevande. Questo ingrediente viene ricavato dalla macerazione di mais, frumento, orzo o riso. Con riferimento al malto d’orzo, il cereale dal quale si ottiene il dolcificante dovrà macerare. In seguito bisogna farlo germogliare dentro appositi germinatoi, ad una temperatura di 12-16°C. In questi “vassoi da semina”, la condizione termica e l’umidità vengono tenute sotto controllo e non subiscono alcuna variazione o nessuno sbalzo. Nella cariosside dell’orzo si liberano così degli enzimi, tra cui le cosiddette diastasi. Grazie a quest’ultime, le vitamine ed i sali minerali (soprattutto potassio, sodio e magnesio) possono dar vita al malto.
4/9 – Proprietà e benefici del malto
L’apporto calorico fornito dal malto all’organismo umano dipende molto dal cereale dal quale viene ricavato. Il malto di riso è piuttosto funzionale per contrastare la bronchite, dunque si presta benissimo per la stagione invernale. Grazie al malto di riso, si risolvono anche i problemi intestinali e si riduce il gonfiore addominale. Il malto d’orzo risulta ideale per disintossicare e depurare il fegato. Il malto di mais facilita la normale funzione delle vie urinarie e protegge l’apparato uro-genitale da cistiti, infiammazioni o bruciori. Il malto di mais contrasta anche la stanchezza e le occhiaie profonde. Il malto di frumento consente di prevenire e curare i gonfiori, le irritazioni, i rossori oculari e le congiuntiviti.
5/9 – Chi consuma il malto e come
Il malto viene consigliato ai bambini e agli adulti che soffrono di diabete, perché apportano meno glucosio rispetto allo zucchero. Si tratta inoltre di un ottimo sostituto del miele per coloro che seguono un regime alimentare privo di ingredienti d’origine animale (come ad esempio quello vegan). Il malto si può consumare in diversi modi. Qualora venga spalmato nel pane, si avrà una deliziosa prima colazione ed una sfiziosa merenda. Se viene mangiato insieme alle noci o ai formaggi vegani, non mancherà assolutamente il nettare delle api. Tra l’altro, è possibile utilizzare il malto anche come ingrediente per cucinare i dolci ed i biscotti.
6/9 – Varietà di tipo di malto e usi
Oltre al malto di orzo e a quello di mais abbiamo il malto di frumento, il malto di avena, il malto di farro e anche tipi di malto senza glutine come quello di riso, tutti ottenuti con idoneo procedimento.Oltre agli usi già indicati il malto si usa come miglioratore naturale nel campo della panificazione.Ci sono aziende apposite specializzate nel produrlo: i maltifici. Inoltre il malto è indispensabile per la produzione della birra, bevanda apprezzata in tutto il mondo.
7/9 – Il malto e la produzione della birra
Il malto serve alla preparazione della birra, bevanda diffusa in tutti i continenti. Ogni zona del mondo ha la sua birra particolare, Per la produzione di birra , l’elemento predominante che si usa è il malto di orzo, ma è usato anche quello di mais, di riso, di farro, di segale, di avena e di altri cereali. Per produrre la birra si seguono varie fasi, Nella fase iniziale, il cereale viene intriso di acqua e posizionato in modo da favorirne la germinazione per un periodo che va dai 7 ai 10 giorni. I germogli vengono poi essiccati con aria calda. Si ottiene così il malto verde che viene torrefatto a temperatura più o meno alta. Il malto torrefatto a temperatura più alta permette di ottenere una birra più scura. Il malto che si ottiene , come si è già detto, dai germogli, viene da essi separato, viene macinato e mischiato all’acqua che dovrà raggiungere la temperatura di trenta gradi. Ha così inizio la trasformazione enzimatica degli amidi in zuccheri e delle proteine in amminoacidi. Si ha così il mosto che viene filtrato e sottoposto a cottura. Durante la ebollizione si aggiunge al tutto il luppolo. È dalla quantità di luppolo presente nel liquido che dipende il fatto che la birra sia più o meno amara. Si filtra poi il tutto, ancora una volta e lo si raccoglie in tini. Comincia la fermentazione che dura quindici o venti giorni. Poi la bevanda è pronta per l’uso.
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9/9 Consigli
- Per ottenere i dolci ed i biscotti, sostituire il malto allo zucchero semolato.
- Il malto può essere deglutito cotto o mangiato a crudo.