Tanti in estate cedono alla tentazione di un tatuaggio. Ma nella metà dei casi già al rientro dalle vacanze se ne pentono. Ora, però esiste un sistema indolore per cancellarlo, senza danneggiare la pelle né lasciare cicatrici.
«È una nuova tecnica laser, chiamata Q-switched, che assicura ottimi risultati» spiega Maria Rosa Gaviglio, dermatologo e medico estetico «Emette come dei proiettili di luce a temperatura elevata che scaldano velocemente il disegno sulla pelle. In questo modo, sbriciolano l’inchiostro usato per il tatuaggio in tante piccole particelle che vengono poi lavate via dalle “cellule spazzino” del corpo».
Come funziona il laser che cancella i tatuaggi
Il trattamento laser Q-switched non è doloroso. A volte si sente un leggero bruciore, come quando si schiocca un elastico sulla pelle. Ma per evitare anche il minimo male, il medico può stendere prima una crema anestetica.
Le sedute non sono lunghe: durano da 10 a 30 minuti, costano dai 200 ai 300 euro ognuna, e ne servono almeno due per cancellare definitivamente il tattoo.
Se il taguaggio è grande e composto da molti colori, può richiedere anche una decina di trattamenti.
In tutti i casi, tra una seduta e l’altra, devono passare due mesi. La pausa serve per dare il tempo alle cellule spazzino di attivarsi e svolgere il loro compito
Cosa fare dopo il laser
Premesso che il laser Q-switched non comporta effetti collaterali, è bene seguire una prassi suggerita dal medico.
Dopo la seduta compare sulla zona una macchia bianca e ruvida. Ma è una reazione normale, che sparisce nel giro di mezz’ora. «In realtà, non sono necessarie particolari cure» spiega la dottoressa «Bisogna stendere una crema antibiotica per una decina di giorni. E nel frattempo non toccare le crosticine che si formeranno. Se però la zona di pelle trattata viene esposta alla luce, va protetta con una crema solare con un filtro solare elevato, in modo da evitare che si macchi».
Per quali tatuaggi è indicato
Il laser Q-switched è efficace su tutti i tatuaggi neri colorati, ma non su quelli fatti con inchiostro bianco, che non assorbe la luce del laser. Il risultato non è garantito nemmeno quando il tattoo è di tonalità particolari, frutto di miscele create dal tatuatore: il rischio è che rimangano dei piccoli puntini neri nella zona del disegno.
In qualche caso (ma accade raramente), se è stata usata un’eccessiva quantità di inchiostro, può restare il cosiddetto tatuaggio-fantasma, cioè lo stesso disegno di una tonalità più chiara della carnagione. L’unico modo per camuffarlo, a quel punto è stendere una crema colorata.