Un aiuto per rimanere incinta possono essere i test della fertilità: scopri come funzionano.
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Le intolleranze alimentari, specialmente se non diagnosticate, portano problemi di malassorbimento (a volte non percepito) che può portare a un deficit di vitamina D e K, di ferro, acido folico e altri oligoelementi essenziali per lo sviluppo del feto. Addirittura possono danneggiare le ovaie e portare ad una menopausa precoce. Le intolleranze alimentari non sono dannose solo per la donna, ma anche per l’uomo, come spiega il dottor Michael Jemec di ProCrea: “Non va sottovalutata l’importanza delle intolleranze nell’infertilità maschile: uno studio su uomini con celiachia ha mostrato che metà di loro presentava ipogonadismo e parametri spermatici al di sotto della norma, fattori che comportano un aumento dei problemi di infertilità.”

Le contromosse da adottare in caso di intolleranza ad un determinato alimento sono semplici: spesso è sufficiente seguire una dieta mirata. Il problema può invece consistere nell’individuare l’intolleranza. Si stima che nei paesi occidentali oltre il 50% della popolazione abbia una qualche intolleranza alimentare, ma che meno del 20% ne sia consapevole! “Questo perché i sintomi possono essere molteplici – spiega Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica molecolare del centro per la fertilità ProCrea – Inoltre, non tutte le persone che soffrono di intolleranze alimentari presentano i più comuni dolori addominali e sintomi intestinali. Abbiamo verificato che nelle coppie dove veniva riscontrata un’infertilità idiopatica, quindi senza cause apparenti, ben l’8% delle donne risultava affetta da celiachia senza però manifestare alcun sintomo classico di intolleranza.”
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Alla luce di queste nuove scoperte, individuare l’intolleranza diventa fondamentale quando si cerca una maternità. “Con un semplice prelievo di sangue si può arrivare alla determinazione di un’intolleranza a glutine, lattosio e fruttosio nel 99% dei casi. Individuare la presenza di geni indice di intolleranze è importante per intraprendere il giusto percorso verso una gravidanza.” assicura Giuditta Filippini.