Il tarassaco per fegato e cistifellea

Chiamato anche “dente di leone”, è un concentrato di taraxacina, inulina (fibra), vitamine del gruppo B e vitamina C. «Questo mix aiuta a fluidificare la bile e a stimolare fegato e cistifellea. Insomma, il tarassaco è un depuratore naturale, ottimo per liberarsi dalle tossine» spiega Irene Catanzariti, naturopata specializzata in alimentazione naturale.

Come condirlo? Ce lo dice lo chef stellato Pasquale Palamaro, dell’Albergo dellaRegina Isabella di Ischia (Na): “Per il suo gusto forte e amaro consiglio di mangiarlo con dadini di mela Granny Smith e di condire con aceto di mele”.

Il soncino per proteggere gli occhi

È il contorno giusto da portare a tavola quando arriva la bella stagione, per proteggere gli occhi dal sole e dalla luce più forti. «È ricco, infatti, di betacarotene, essenziale per la retina e la buona visione, soprattutto di notte e in situazioni di scarsa luminosità. Inoltre, aiuta a mantenere l’integrità della cornea, contrastando la secchezza dell’occhio» dice la naturopata Irene Catanzariti. Pensa che 100 grammi di soncino coprono quasi tutto il fabbisogno giornaliero di betacarotene.

«Tenero e dal gusto delicato, va a nozze con i cuore di bue, quei grossi pomodori più “burrosi” degli altri. Aggiungi anche basilico, olio e sale. Niente aceto, perché il tocco di acidità stonerebbe con il sapore neutro di quest’insalata» suggerisce lo chef.

La lattuga rossa per la gastrite

Gastrite da cambio di stagione? Prova quest’insalatina. «È ricca di una sostanza che rilassa le pareti dello stomaco e influisce sul sistema nervoso, agendo come calmante naturale» spiega la naturopata. «In più, favorisce il sonno, quindi va benissimo a cena».

Dato che il suo gusto è neutro, si possono osare abbinamenti “forti”: «Scaglie di parmigiano per dare sapidità, fragole per aumentarne la freschezza e poi olio e aceto balsamico» dice il nostro chef.

L'indivia riccia per l'intestino

«Fresca e croccante, stimola l’intestino a lavorare, grazie alla presenza di fibre (ne ha un po’ di più rispetto ad altre insalate)» afferma l’esperta. «Per condirla bastano olio, sale e aceto di vino bianco. Ma se si vuole un’insalata più ricca, allora è buonissima insieme a olive taggiasche, pinoli, acciughe e uvetta. Un mix di dolce e salato, che riduce l’amaro della riccia» spiega lo chef Pasquale Palamaro.

La rucola contro la stanchezza

Gli antichi la consideravano un’erba magica e la usavano nei filtri amorosi, perché la ritenevano afrodisiaca. «Ha un buon contenuto di calcio e di vitamina C, è un tonico e uno stimolante. In sintesi, la rucola è una valida alleata contro la stanchezza tipica della primavera.

E il gusto amaro e piccante aiuta la digestione» dice Irene Catanzariti. «Accompagnala a qualcosa di burroso e grasso, come il caprino, per esempio. Ma sta bene anche con un pesce leggero tipo il merluzzo. Per dare una nota croccante, aggiungi crostini di pane al forno» consiglia lo chef.

Gli spinaci baby per l'acido folico

Queste foglioline di piccole dimensioni, tenerissime, sono ottime crude in insalata. Se non le cuoci, tra l’altro, non perdi neanche un grammo dell’acido folico che contengono.

«Una porzione abbondante (circa un etto e mezzo) ti offre la dose giornaliera di acido folico, di cui il corpo ha bisogno» afferma la naturopata. «Questa sostanza è utile sia per chi sta cercando un bambino (negli uomini contribuisce alla spermatogenesi e nelle donne alla maturazione dell’ovocita, permettendone l’impianto), sia durante la gravidanza (aiuta a prevenire malformazioni congenite)» spiega l’esperta. «Gli spinaci baby hanno un sapore forte, di terra, per questo una grattugiata di noce moscata li addolcisce. Completa con olio d’oliva e limone» suggerisce lo chef Pasquale Palamaro.

Il crescione per l'apparato respiratorio

Già i Romani chiamavano il crescione d’acqua “l’insalata che guarisce”. «La sua forza sono il mix di vitamine, sali minerali e soprattutto isotiocianati (le sostanze che lo rendono piccante), dalle proprietà anticancro. È un ottimo espettorante, uno stimolatore dell’apparato respiratorio, in grado di rallentare la proliferazione di germi» afferma la naturopata Irene Catanzariti.

«Condiscilo con un aceto leggero, per esempio di riso, e abbinalo a gamberi lessati e cuore di palma, per stemperare il sapore amarognolo. Se aggiungi qualche fogliolina di menta, gli dai il giusto tocco di freschezza» consiglia lo chef Pasquale Palamaro.