Di solito avvertiamo iperacidità di stomaco in seguito ad una grande abbuffata o ad uno stress esagerato.
I sintomi sono bruciore di stomaco dovuto ad un’eccessiva produzione di acido gastrico, spesso accompagnato da da dolore e crampi addominali.
Se capita occasionalmente, non c’è da preoccuparsi.
Il rimedio consiste nell’antiacido, che si acquista in farmacia senza ricetta medica, poichè rientra nella categoria dei farmaci di automedicazione.
I sintomi scompaiono brevemente nel giro di poco.
Cosa fanno gli antiacidi
Spengono lo stomaco in fiamme e riportano gli acidi alla normalità. I più usati sono quelli a base di calcio carbonato e magnesio carbonato, due sostanze che agiscono insieme neutralizzando l’eccesso di acido cloridrico nello stomaco.
In farmacia sono disponibili anche antiacidi da usare senz’acqua per tutte quelle situazioni, nelle quali non è possibile avere a disposizione un bicchiere d’acqua, come pe esempio per strada, in viaggio o al lavoro.

Prevenire l’acidità di stomaco
La prevenzione dell’iperacidità gastrica consiste in una serie di regole di buona condotta igienico-sanitaria e alimentare:
– evitare pasti abbondanti;
– masticare lentamente;
– non ingurgitare qualsiasi cibo con velocità;
– dopo ogni pranzo, fare una pausa prima di riprendere a lavorare, meglio ancora se si fa una camminata di mezz’ora.
– a tavola è meglio evitare gli insaccati, i fritti, le carni rosse e i pesci grassi, i legumi interi, le spezie piccanti, i crostacei, il vino, il caffè e in generale le bevande troppo fredde o troppo calde.
Anche la natura può venire in soccorso dello stomaco: è stato dimostrato che il tè verde e la liquirizia favoriscono una buona digestione, riducono la produzione di acido cloridrico e favoriscono lo svuotamento gastrico.
Se invece l’iperacidità gastrica dovesse ripresentarsi spesso, è il caso di rivolgersi al medico curante oppure al gastroenterologo.
I disturbi di eccessiva acidità e bruciore allo stomaco potrebbero rivelare qualche infiammazione sulla quale è opportuno indagare, e poi eventualmente curare.
Gli stessi gastroenterologi sconsigliano l’uso prolungato (più di 3 mesi) di antiacidi, poiché possono celare un disturbo, che va curato in maniera più approfondità. È un po’ come dire: se placo sempre il sintomo che puntualmente ritorna, come faccio a scoprire la causa dell’iperacidità?
Ecco perché è meglio non abusare degli antiacidi, che restano comunque validi alleati dello stomaco superimpegnato, in momenti occasionali, ci ripetiamo.