1/4 – Introduzione

La scala delle feci di Bristol, anche detta in Inghilterra “Scala di Meyers”, è un particolare risultato scientifico ottenuto nel 1997 all’università di Bristol, utile sotto un aspetto sia diagnostico che sperimentale per definire, attraverso sette categorie, le tipologie di feci umane, in modo da poter studiare attraverso campioni di popolazione, i disturbi di defecazione che colpiscono singoli individui nella stessa popolazione. In questa guida, come avrete sicuramente già capito dal titolo, vi spiegherò, passo dopo passo, come funziona la scala delle feci di Bristol. Tale studio si basa sulla forma e la consistenza delle feci, variabili in funzione del loro tempo di permanenza nel colon. Ora vi illustrerò la categorizzazione.

2/4

La prima è molto simile ad un “salame” e con crepe sulla superficie, mentre la quarta rappresenta la più comune “salsiccia”, allungata e anch’essa con crepe sui bordi. Questi due tipologie, sono idealmente le migliori e, fortunatamente, le più comuni (sopratutto per gli uomini), poiché facili da defecare data la loro tenerezza.

3/4

Se iniziamo ad avere invece uno sterco molto morbido e quasi liquido, presentante una conformazione in pezzi separati e con bordi irregolari a mò di “ordi tagliuzzati”. Altre due categorie riguardano invece escrementi quasi inconsistenti e a mala pena pastosi, quasi liquidi: la sesta è infatti costituita da pezzi flocculari e densi mentre la settima, frequente per l’80% dei casi in cui si presentano casi di tenesmo rettale (dolore da spasmo anale), è infatti acquoso e totalmente privo di parti solide. Le tipiche categorie che identificano la diarrea, il disturbo famoso per portare un elevato incremento di defecazione impalpabile, causato da vari agenti esterni come il batterio Stafilococco, l’Escherichia coli o altre problematiche che colpiscono l’intestino.

4/4

I tipi di feci hanno la gerarchia crescente per morbidezza e inconsistenza: la prima è quella più dura, formata da grumi molto simili agli escrementi di capre e pecore; la seconda ha la stessa consistenza ma presenta i grumi tutti uniti tra loro, a formare un grappolo. Con queste due classi, può essere diagnosticata la stipsi, ovvero la stitichezza, tipica dei soggetti con problemi intestinali o per coloro che non assumono abbastanza liquidi, o, ancora, per coloro che soffrono di disbiosi intestinale. Attraverso un frattile del 2%, si è stimato che si soffre di tale patologia se si hanno circa e non più di tre evaquazioni settimanali. Ora dovreste essere in grado di capire il funzionamento della scala delle feci di Bristol, autonomamente.