Stai preparando la valigia per andare in ferie, ma non sei serena. Questo rituale, che dovrebbe portare pensieri positivi, ti procura, invece, una grande ansia. «Spesso il periodo delle vacanze mette a dura prova chi soffre già di disturbi ansiosi o depressivi» spiega Anna Maria Benedetto, psichiatra e psicoterapeuta. Ma come mai si entra in crisi proprio quando si dovrebbe essere più spensierati e rilassati? «Chi soffre d’ansia ha costantemente paura dell’ignoto. È facile, perciò, che l’idea di abbandonare il proprio ambiente, anche se momentaneamente e per una ragione piacevole, scateni la crisi» prosegue la psichiatra.
«La routine, invece, fa sentire protetti». Ecco perché, già qualche giorno prima di partire, si può avvertire uno stato di agitazione così intenso che può causare anche disturbi psicosomatici, come insonnia o problemi gastrointestinali, cioè la sensazione di avere lo stomaco chiuso, difficoltà digestive o diarrea. Se la partenza provoca questi sintomi non vuol dire, però, che sia meglio rimanere a casa. «Così si rischierebbe di dare corpo alle proprie paure, arrivando magari al punto di non riuscire più ad affrontare i cambiamenti» conferma l’esperta.
«Meglio muoversi, allora, anche se è possibile che i sintomi di disagio non spariscano del tutto una volta giunti a destinazione». Ci sono, però, alcune strategie efficaci per tenere a bada l’ansia, che provoca anche smarrimento, senso di estraneità, continua tensione. Per prima cosa, si può cercare di creare, durante la vacanza, tanti piccoli punti di riferimento. Per esempio dandosi degli orari, personalizzando un po’ la camera d’albergo come fosse il proprio “nido”, facendo la stessa passeggiata tutte le sere. E, comunque, bisogna cercare di non concentrarsi troppo sui sintomi, come il cuore che batte forte, ma approfittare dell’ambiente nuovo per sviare l’attenzione su qualche cosa di piacevole, per esempio le vetrine dei negozi o un torneo di beach volley in riva al mare.