1/4 – Introduzione

Le proprietà del latte d’asina sono state riconosciute già da Ippocrate fra il 300 e il 400 a. C.Nel Rinascimento ha avuto una vera e propria considerazione scientifica e nel XX secolo iniziò ad essere utilizzato per nutrire neonati orfani e debilitati. Sull’onda del riconoscimento delle virtù di questo latte sono nate anche in Italia numerose asinerie. Oltre ad avere numerose proprietà può presentare anche alcune controindicazioni. Vediamo entrambi.

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Iniziamo ovviamente dalle proprietà. Come dicevamo, ad inizio secolo, veniva utilizzato per nutrire bambini orfani o le cui madri non potevano allattare al seno. Questo perché il latte d’asina è l’alimento naturale più vicino al latte materno. Ad oggi è un ottimo aiuto per i neonati allergici al latte vaccino. Si tratta di un alimento particolarmente ricco di lattosio che consente l’assorbimento del calcio rendendolo un valido aiuto per chi soffre di osteoporosi. Nei bambini favorisce, invece, la mineralizzazione delle ossa. È molto meno grasso del latte vaccino ma contiene molti omega 3 che contribuiscono a tenere sotto controllo il colesterolo e fanno bene al cuore. Altra particolarità del latte d’asina è che, pur possedendo le stesse calorie del latte vaccino, incide positivamente sul metabolismo aiutando addirittura nel dimagrimento.

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Le proprietà del latte d’asina si estendono anche nel campo della cosmetica. Emblematico il famoso bagno di Cleopatra che vi si immergeva per rendere splendente la sua pelle e conservare la sua bellezza nel tempo. Questo latte contiene proprietà quali Vitamine (A, B, C, D, E), minerali, proteine, aminoacidi e omega 3 e 6. Una combinazione fortunata di elementi che hanno effetto idratante e riparatore per la pelle. Inoltre ha proprietà antinfiammatorie e ipoallergeniche e rallenta l’invecchiamento contrastando i radicali liberi. Per queste ragioni sono nate varie linee di prodotti cosmetici a base di latte d’asina.

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Anche se in misura minore, il latte d’asina presenta anche alcune controindicazioni. Anzitutto l’alta concentrazione di lattosio potrebbe causare gravi problemi a chi è intollerante a tale sostanza. In questo caso il consumo è assolutamente sconsigliato. Lo stesso discorso vale per chi è predisposto a problemi di diabete. Questo latte è molto più dolce rispetto a quello vaccino e rischia di alzare i livelli di glicemia. Come per qualunque altro latte bisogna fare attenzione se si assumono particolari medicinali il cui effetto potrebbe essere contrastato. In ogni caso le proprietà sono di gran lunga maggiori e sono stati confermati anche da studi recenti che ne incoraggiano l’utilizzo.