1/6 – Introduzione

Possiamo tranquillamente considerare il latte di mandorla un validissimo sostituto al latte vaccino. Questo alimento dal sapore gradevole, viene estratto dalle mandorle dolci, può essere acquistato già pronto, oppure può essere preparato in casa utilizzando un semplicissimo procedimento. Andiamo ad elencare quali sono le proprietà e le relative controindicazioni del latte di mandorla.

2/6 – Basso contenuto calorico

Il latte di mandorla, a differenza del latte vaccino, possiede un basso contenuto calorico, per questo motivo può essere integrato all’interno di una dieta dimagrante in sostituzione proprio del latte vaccino. Se utilizzato senza zucchero o qualsiasi altra tipologia di dolcificante, 100 ml di latte di mandorla contengono solo 30 calorie. Facilmente digeribile, il latte di mandorla è inoltre indicato a tutti coloro che sono intolleranti al lattosio.

3/6 – Alto contenuto di potassio

Grazie all’alto contenuto di potassio, il latte di mandorla si rende particolarmente utile in caso di problemi intestinali come ad esempio diarrea o vomito. Durante queste manifestazioni, il nostro organismo perde una grande quantità di potassio, la quale può essere ripristinata grazie proprio all’inserimento all’interno della nostra dieta del latte di mandorla.

4/6 – Potente digestivo

Fra le tante proprietà contenute nel latte di mandorla possiamo inserire anche quella di essere un potente digestivo e quindi un ottimo alleato per il nostro intestino. Se consumato con regolarità, il latte di mandorla ci aiuta a svolgere, all’interno del nostro organismo, un’azione di vera e propria pulizia, liberando il corpo da tutte quelle tossine che si accumulano al suo interno. Grazie alle fibre in esso contenute, questo alimento può essere consumato anche in caso di gastrite.

5/6 – Sostanze chimiche naturali

Le sostanze chimiche naturali presenti nel latte di mandorla, in seguito ad un utilizzo smodato, possono a lungo andare provocare scompensi, in alcuni casi anche gravi, alla tiroide. Infatti tali componenti, sono in grado di modificare e quindi alterare, il corretto assorbimento da parte del nostro organismo dello iodio. Per questo motivo, prima di inserire in modo definito questa bevanda all’interno della nostra dieta, dobbiamo avere la certezza di non soffrire in alcun modo di disturbi strettamente collegati alla tiroide.

6/6 – Sconsigliata la somministrazione ai neonati

Proprio per il motivo indicato nel passo precedente, è caldamente sconsigliata la somministrazione ai neonati e nei bambini in tenera età del latte di mandorla. Inoltre in questo particolare momento della vita, i bambini necessitano un apporto nutrizionale adeguato per la loro corretta crescita, il latte di mandorla non è purtroppo in grado di fornire ai piccoli il giusto apporto di queste preziose sostanze adeguate.