Chi rinuncerebbe a una saporita scaglia di parmigiano o a un bocconcino di mozzarella che si scioglie in bocca? Tante di noi, convinte che queste delizie vadano a piazzarsi subito sui fianchi. Nulla di tutto ciò. In realtà sull’argomento circolano tanti, troppi, luoghi comuni, che, scopriremo insieme, sono lontani dal vero. Perciò, se amate i latticini, sorridete: d’ora in poi potrete concedervi ben più di un semplice assaggio. Anche se siete a dieta. E persino se soffrite di intolleranze.
Il burro è più grasso dell’olio
È vero il contrario. Il burro contiene il 15 per cento di acqua, quindi ha una densità energetica più bassa dell’olio. 100 g, infatti, danno 758 calorie e 83,4 g di grassi contro le 899 calorie e i 99,9 g di grassi dell’olio. «In più» continua l’esperto «il burro contiene acidi grassi preziosi per i muscoli. 10 g al giorno si possono consumare senza problemi e fanno bene soprattutto alle sportive».
Ci sono formaggi che non contengono lattosio e sono indicati per chi è intollerante a questo zucchero
La maggior parte dei formaggi non contiene lattosio. Lo zucchero del latte, infatti, si trova nel siero, che viene eliminato durante la lavorazione. Anche se siete intolleranti, quindi, non dovete rinunciare alle varietà stagionate e a pasta filata (parmigiano, pecorino, scamorza, mozzarella) e neppure a taleggio, emmental e asiago. «Persino lo yogurt è ok, perché i batteri con i loro enzimi predigeriscono il lattosio» dice Carlo Cannella. «No, invece, alla ricotta, formaggio leggero (se non contiene panna) ma ricco di questo zucchero».
Il latte è un valido drink per lo sport
Se vi piace, il latte è perfetto dopo lo sport perché contiene zuccheri di rapida assimilazione (che aiutano nel recupero energetico), proteine di alta qualità, utili per i muscoli, e minerali che reintegrano quelli persi con il sudore. Lo dice una ricerca pubblicata sul Journal of the International Society of Sports Nutrition. «Provate a diluirlo con acqua: forma una bevanda acidula molto dissetante» consiglia Evelina Flachi, specialista in scienza dell’alimentazione.
Latte fresco e a lunga conservazione sono uguali
«Dal punto di vista nutrizionale hanno le stesse caratteristiche, quello che cambia è il sapore, migliore nel latte fresco» dice il professor Cannella. «Questo alimento, specie se di alta qualità e intero, è davvero il top: con la sua quota di grassi aiuta ad assimilare la vitamina D, fondamentale per garantirsi il calcio e con proprietà antiage».
‘intolleranza alle proteine del latte dura tutta la vita
Se avete fatto test come il DRIA e il Vega che hanno dimostrato un’intolleranza alle proteine del latte (e non dunque al lattosio) potete tirare un sospiro di sollievo: il disturbo nella maggior parte dei casi è transitorio. «Può dipendere da eccessi alimentari» dice Evelina Flachi. «Ma, una volta riequilibrata la dieta, si può ricominciare a consumare i latticini». Diverso il discorso per le allergie: possono durare a vita e si curano eliminando il cibo incriminato.
Un pezzo di formaggio è un buon rompidigiuno anche per chi deve dimagrire
«Ok a un tocchetto di parmigiano, di fontina o di toma. La quantità giusta? Due cubetti grandi come due dadi da gioco, l’equivalente di 30 g» dice Evelina Flachi.
I formaggi a pasta cruda (crescenza, gorgonzola…) sono più digeribili.
Risultano meno pesanti formaggi come emmental e parmigiano, che richiedono in lavorazione una cottura della cagliata a 48-56 gradi. «Cottura e stagionatura “predigeriscono” le proteine, che così risultano più leggere» osserva la dottoressa Flachi
I formaggi si possono conservare in freezer
«Il congelamento altera la struttura e il sapore dei formaggi» dice il professor Cannella. «Unica eccezione, il parmigiano già grattugiato, in cui il freddo rallenta il processo di ossidazione. Per il resto, l’ideale è conservare i formaggi in frigo negli appositi contenitori per preservarne gusto e umidità».
Latte e formaggi hanno effetti antidepressivi
Non solo la tazza di latte caldo concilia il sonno: tutti i latticini favoriscono il relax. «Merito delle caseomorfine, oppiacei naturali che si liberano durante la digestione. E, una volta assimilate a livello intestinale, agiscono sul sistema nervoso rilassandolo» dice Carlo Cannella.
Se latte e formaggi non ti danno problemi, puoi mangiarne quanti ne vuoi
«Meglio non esagerare, perché sono cibi nutrienti, ricchi di grassi e proteine, che, se in e ccesso possono affaticare fegato e reni, dice Carlo Cannella, docente di Scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma. «L’ideale è consumarli due-tre volte alla settimana, anche per una questione di calorie. 100 g di crescenza o di mozzarella, per esempio, ne hanno circa 280. E i formaggi stagionati (parmigiano, pecorino) valgono di più: con 50 g incamerate 200 calorie. Il latte, invece, potete berlo fino a tre bicchieri al giorno.