Sedia troppo alta, luci sbagliate, sistemazione errata del computer. Eccole, le responsabili delle crisi di artrosi cervicale. Perché costringono a cattive posture, con le spalle ingobbite, il collo teso in avanti, le braccia rigide. Per lavorare senza rischio di dolori allora, fai un check up alla tua postazione.
La sedia. Deve avere uno schienale abbastanza alto da arrivare all’altezza delle scapole ed essere di tipo girevole per non effettuare torsioni dannose per la colonna vertebrale. Inoltre deve essere regolabile in altezza per permettere ai piedi di appoggiare perfettamente e alla schiena di rimanere ben diritta. Per dare un’idea, la posizione è corretta se quando scrivi gli avambracci sono appoggiati sul piano di lavoro, non ti incurvi in avanti e le ginocchia rimangono leggermente più alte rispetto ai fianchi.
Il computer. Il monitor deve avere una distanza dagli occhi pari a 50-70 centimetri. E lo devi orientare a 90 gradi rispetto alla finestra per non avere giochi di riflessi sul video che ti porterebbero a inclinare malamente la testa per riuscire a vedere bene.
La scrivania. Il piano da lavoro deve essere abbastanza ampio da permettere l’appoggio degli avambracci quando usi la testiera del computer e di un’altezza tra i 70 e gli 80 centimetri. Inoltre sotto la scrivania devi avere spazio sufficiente per muovere le gambe senza impedimenti. Aiuta a stare seduti meglio anche un poggiapiedi da mettere sotto la scrivania e su cui porre i piedi.
Il telefono. Se per lavoro utilizzi molto quello “fisso”, installa all’apparecchio la cuffia telefonica. Eviti la dannosissima posizione innaturale con la cornetta premuta sull’orecchio e tenuta ferma dall’incavo della spalla e con la testa leggermente inclinata.