1/5 – Introduzione
Il nome scientifico del finocchietto selvatico è Foeniculum vulgare Miller, appartiene alla famiglia delle Apiaceae. È una pianta spontanea in tutta la regione mediterranea, per questo motivo viene chiamato comunemente finocchio selvatico, dai suoi frutti maturi e disseccati che per la loro piccolezza vengono erroneamente chiamati semi si estrae un olio essenziale ricco di molteplici proprietà curative ed è prodotto soprattutto in Cina, India, Russia, Bulgaria, Grecia, Nord Africa, Francia, Italia, Spagna ed Europa dell’Est.
2/5 – Composizione chimica e proprietà curative
L’olio essenziale del foeniculum vulgare è ricco di trans-anetolo di sapore dolciastro, fencone dal sapore amaro canforato, metilcarvicolo, anilsaldeide ed alcuni idrocarburi terpenici, tra cui a-apinene, a-fellandrene, limonene ed ha molteplici proprietà terapeutiche, principalmente sono: stomachica, anti-spasmodica, carminativa, diuretico, depurativo, antinfiammatoria, stimolante epatica, galattogoga.
3/5 – Attività
L’olio essenziale di Finocchio stimola la secrezione gastrica, salivare e coleresi. Viene utilizzato nei disturbi dispeptici associati a spasmi dolorosi addominali, atonie e meteorismo da fenomeni fermentativi, trova impiego nella ipogalattia e come coadiuvante nel trattamento di bronchiti secretive infatti prove sperimentali hanno evidenziato un aumento dell’attività muco-ciliare dell’epitelio ciliare della rana.
4/5 – Indicazioni
Le possibili indicazioni sono: Apparato digerente utile come inalazione nel trattamento di nausea moderata e singhiozzo e la sua fragranza può stimolare l’appetito. Sistema respiratorio utilizzato nelle inalazioni per tosse, congestione bronchiale, catarro e in tutte le occasioni nelle quali sia necessario un espettorante. Meno consigliabile l’utilizzo nel bagno, da limitare al breve termine per tosse e congestione. Sistema nervoso utilizzabile anche da solo come fragranza, anche se si mescola bene con oli come geranio, lavanda, limone, rosa e sandalo.
5/5 – Controindicazioni
Massaggio non è consigliabile utilizzarlo nel massaggio se non per uso localizzato, ben diluito e nel breve termine. Aggiunge una nota fresca ai mix. Il Finocchio è controindicato in gravidanza, ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, epilessia, raramente nausea tra gli effetti collaterali, può interargire con terapie ormonali: gli estratti di finocchio presentano attività estrogenica, con farmaci fotosensibilizzanti: sommazione di effetti. Le interazioni sono teoricamente possibili ad alte dosi e per periodi prolungati di cura. L’uso dell’olio essenziale puro di Finocchio è sconsigliato nei bambini molto piccoli e nelle donne in gravidanza. La posologia per uso interno è di 40 gocce, 3 volte al di, diluite in un po’ d’acqua, dopo il pasto.