Leggere a letto è un indiscutibile piacere. Dovuto al fatto che, mentre il corpo si rilassa e si riposa, la mente “fa ginnastica”. Questo bel momento, però, può essere rovinato da tensioni e dolori muscolari che compaiono perché, completamente assorbite da un romanzo o una rivista, non pensate a mettervi nella posizione giusta. E, dopo un po’, sentite il corpo tutto indolenzito. «I disturbi si manifestano soprattutto se non fate regolare attività fisica o avete più di 50 anni» spiega Roberto Perricone, reumatologo. «Sia la sedentarietà, infatti, sia l’età possono rendere meno elastici i muscoli, i tendini e le articolazioni. Che, costretti a lungo in posizioni innaturali, reagiscono con dolori e formicolii». Per evitare questi disagi, ci sono accorgimenti che vi aiutano a mantenere meglio e più a lungo la vostra posizione preferita.
Sì «Leggete a letto, se soffrite di lombalgia» dice Roberto Perricone, reumatologo. «Procuratevi un cuscino imbottito con i noccioli di ciliegia, riscaldatelo per un
minuto nel forno a microonde e mettetelo sulla zona dolente. L’effetto è immediato».
No «A leggere volumi o riviste troppo pesanti a letto, soprattutto se vi
mettete supine» consiglia il reumatologo. «Dopo un po’ le braccia e le mani, costrette a reggere il peso, si indolenziscono e appare anche un fastidioso formicolio».
Se ti metti a pancia in giù
Questa posizione può provocare dolori alla zona lombare (la parte bassa della schiena), perché costringe la colonna a rimanere inarcata. Inoltre, può causare cefalea, cioè una forte tensione dei muscoli di collo e spalle.
Fai così «Mettete un cuscino sotto il seno: l’ideale è il modello francese, cioè quello a rullo» consiglia Mariela Buzzone, fisioterapista e posturologa del centro medico BFS di Milano. «Se appoggiate il mento al cuscino, riuscirete anche a leggere senza avere il viso troppo vicino al libro. La posizione è perfetta per chi soffre di cervicale, perché non altera la curvatura del collo. Se soffrite di mal di schiena, invece, posizionate un cuscino alto cinque centimetri sotto la pancia» dice l’esperta. «Evita alla colonna vertebrale di prendere una posizione innaturale».
Il consiglio «Per prevenire il formicolio alle mani, ogni tanto fate “stretching”: aprite bene i palmi, allargate le dita, quindi chiudetele a pugno».
Se stai su un fianco
Se avete problemi di artrosi, non leggete su un fianco per non accentuare i dolori alla spalla. Altri disturbi possibili sono il frequente formicolio al braccio sul lato sdraiato e anche un senso di indolenzimento all’anca.
Fai così «Girate leggermente il bacino in modo da avere una parte della pancia appoggiata sul letto» spiega la posturologa. «Quindi, piegate la gamba: per esempio, se siete distese sul lato sinistro, piegate la destra in modo che il polpaccio appoggi sulla sinistra che rimane diritta. È una posizione antalgica, cioè che vi permette di non sentire dolore».
Il consiglio «Per non fare irrigidire il braccio, dopo un quarto d’ora, invece di appoggiare la testa sul gomito, ripiegate l’avambraccio e appoggiatelo insieme alla testa su un cuscino alto circa dieci centimetri» consiglia l’esperta. «Testa e collo, però, devono essere in linea con il corpo».
Se ti stendi sulla schiena
La soluzione migliore per non costringere il corpo a posizioni innaturali è stare sdraiate ma non completamente orizzontali. La schiena deve essere un po’ sollevata: se si “affossa”, si possono scatenare lombalgie e disturbi alla cervicale.
Fai così «Se avete la testiera del letto imbottita» dice Roberto Perricone, reumatologo «mettete un cuscino dietro alla schiena: deve essere posizionato tra la zona lombare e le scapole. Altrimenti, usatene due: uno nella posizione appena descritta, l’altro sopra, dietro la testa. Le gambe sono piegate (è un appoggio naturale per il libro), le braccia e le spalle rilassate e il mento diritto e non ripiegato troppo verso il collo».
Il consiglio «Se soffrite di dolori all’anca non tenete a lungo le gambe piegate» conclude l’esperto. «Ogni tanto sollevate i piedi e insieme contraete e rilasciate i muscoli delle gambe: è un esercizio che stimola la circolazione del sangue».