Liv Tyler, 35 anni, attrice e modella americana. Occhi fiordaliso, capelli neri e una pelle di porcellana. Non a caso, è la testimonial della griffe francese della bellezza: Givenchy.
C’era una volta Arwen, l’indimenticabile principessa degli Elfi nella saga de Il signore degli Anelli. E c’è oggi Liv Tyler, che di quel personaggio di fantasia interpretato dieci anni fa conserva ancora lo stesso etereo splendore. Splendore che, come in ogni favola che si rispetti, non ha bisogno di botox, diete e sedute massacranti in palestra. In altre parole, Liv è una bellezza naturale e i suoi rituali beauty sono quelli, semplicissimi, che le insegnava la nonna da bambina, quando le ricopriva la pelle diafana di crema emolliente.
«Dopo ogni doccia faccio uno scrub da capo a piedi, che mi fa sentire fresca e leggera, quindi passo all’idratante per il corpo» ha raccontato l’attrice, 35 anni, al mensile americano Harper’s Bazaar.
«Il viso? Lo curo facendo almeno due o tre volte alla settimana una maschera».
Già, le maschere. Che (chi l’avrebbe detto?) erano l’argomento preferito di papà, il cantante degli Aerosmith Steven Tyler, nelle notti trascorse a parlare con lei per recuperare il tempo perduto (Liv seppe che era suo padre all’età di 11 anni). Stesse labbra carnose e stesso naso all’insù, ma per fortuna nessuna passione condivisa per gli eccessi: lui una vita dentro e fuori dalle clicniche di riabilitazione, lei dotata di un equilibrio quasi ascetico.
A partire dal suo rapporto con il cibo: abbandonata la scelta vegetariana, oggi la star predilige i concentrati di frutta e verdura di “Organic Avenue”, una boutique bio specializzata in succhi depurativi, ma non si fa mancare la carne (in piccole dosi) o il pudding, che ama cucinare per gli amici. Solo una volta, sei anni fa, ha accettato di farsi seguire da un personal trainer. Non è successo mai più. E nel frattempo, chi ha provato a criticare le sue forme generose («lavoreresti molto di più con qualche chilo in meno» le ripetono i suoi agenti dai tempi in cui faceva la modella), si è trovato di fronte un muro di saggezza millenaria.
«Sono alta, ho le ossa grosse, non porto la 38 e, a volte, quando faccio i servizi fotografici, non mi entra nulla» ha spiegato la musa di Givenchy. E allora? «Ho imparato a vestirmi cercando di valorizzare il mio corpo. Mi piacciono le mie gambe, così sottili, ma ho un po’ di pancia, così preferisco mettermi i vestiti o le magliette larghe con i leggins».
La morale di questa fiaba moderna è che la leggerezza non è nel numero che appare sulla bilancia: è una cifra interiore, il saper vivere di chi, come Liv, ha sempre ritrovato il sorriso, anche dopo il doloroso divorzio di quattro anni fa dal padre di suo figlio, Milo.
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«Ho capito che a volte nella vita le cose non vanno come vorresti» ha detto sempre ad Harper’s Bazaar. «Ma dalle cadute ci si deve rialzare e andare avanti con coraggio». Il che significa da sole, senza aspettare l’arrivo di un nuovo principe azzurro. I sogni, se mai, sono ben diversi. «Prima di morire vorrei andare a vivere in una fattoria con dei polli, un orto e un trattore» ha confidato lo scorso maggio a Elle Uk. Perché va bene essere una principessa, ma sai che noia la vita in un castello?