Quanto conta la luce per il tuo benessere quotidiano? Colpisce sempre più persone: si chiama SAD, Sindrome Affective Disorder o disturbo affettivo stagionale e secondo gli studi rappresenta una vera e propria forma di depressione correlata alla periodicità stagionale.
Questo disturbo, che colpisce le donne più degli uomini (la proporzione sembra essere 8 a 1), tende a comparire durante il periodo autunnale e invernale per poi scomparire con il ritorno della bella stagione. Il sole è vita e i benefici della luce sono tanti, dal corpo alla mente.
1. Dormi bene e ti senti attiva
La luce colpisce determinate regioni cerebrali come l’ipotalamo, che regola la produzione di serotonina e cortisolo, e l’epifisi, una ghiandola endocrina in grado di influire sul ritmo circadiano (ovvero il ciclo sonno-veglia) attraverso la produzione di melatonina. Grazie alla luce solare, il sistema neuroendocrino segue la ciclicità che ci fa sentire bene e che regola, in modo costante, tempi e meccanismi fisiologici in relazione a umore, appetito e sonno.
2. Il desiderio si risveglia
Più ore di luce, maggiore è il desiderio sessuale: a spiegarlo è un’indagine effettuata da un team di ricercatori austriaci appartenenti all’università di Graz. Una concentrazione di 30 nanogrammi per millimetro di vitamina D nel sangue renderebbe la concentrazione di testosterone notevolmente superiore alla media. L’aumento del testosterone, che coincide con il periodo primaverile, influisce sulla libido, incrementando la capacità riproduttiva. Dagli studi emerge che i benefici sono anche al femminile: grazie alla luce solare e all’aumento delle temperature si attivano gli ormoni responsabili dell’eccitamento sessuale.
3. Ossa più forti, pelle più sana
I bagni di sole hanno l’effetto di una carezza capace di scaldare e confortare. Contrariamente a ciò che accaduto per secoli, oggi trascorriamo la maggior parte della nostra giornata in ambienti chiusi e, a causa delle condizioni lavorative, in molti casi non è possibile respirare aria fresca o beneficiare della luce naturale.
I neon illuminano la nostra esistenza quotidiana e questo non è positivo per la salute. Sono sufficienti 10 minuti di esposizione al sole per veder aumentare i livelli di vitamina D, fondamentale per la prevenzione di malattie degenerative, quali osteoporosi e artrite. Sfrutta la tua prossima pausa per una breve passeggiata all’aria aperta: combatterai lo stress, stimolando il metabolismo e le tue risorse positive.
4. Aumentano le difese immunitarie
Prendere il sole non necessariamente è sinonimo di tintarella: significa innanzitutto cura e attenzione per se stessi, soprattutto quando si è afflitti da disturbi come reumatismi e psoriasi.
La luce solare attiva la formazione della vitamina D e contribuisce alla fissazione del calcio, specialmente nei soggetti giovani. Da una ricerca del Georgetown University Medical Center, Washington, emerge che l’esposizione alla luce UV porta a un aumento dell’attività dei linfociti T. Gli studi attuali hanno messo in relazione l’aumento di vitamina D con la riduzione del rischio di mortalità, fra cui il cancro, la cui incidenza diminuirebbe del 67%. La conseguenza? Migliorano le funzioni immunitarie, ci sentiamo più forti e combattiamo meglio le infezioni.
5. Energia di guarigione con il colore giallo
Il color zafferano e l’arancione delle vesti indossate dai monaci buddhisti, che secondo il maestro Zen coreano Seung Sahn Sunim evoca la polvere, da secoli vengono considerati simboli di saggezza. Secondo i principi della cromoterapia giallo e arancione sono sinonimo di energia e vengono utilizzati per combattere tristezza, depressione e apatia. In connessione con il plesso solare, le sfumature del giallo risvegliano la forza vitale. In Oriente questo colore in Oriente è associato al terzo chakra, manipura, in connessione con l’autostima e la realizzazione di sé.
6. Cuore in forma
Secondo le ricerche la luce provoca una dilatazione dei vasi sanguigni: i raggi del sole penetrano più facilmente nei tessuti, che vengono irrorati di sangue. La pressione si abbassa e il rilascio di ossido nitrico contribuisce a proteggere il sistema cardiovascolare, riducendo il rischio di infarti e ictus.
Nei primi anni del Novecento i bagni di sole costituivano un trattamento per la tubercolosi: oggi sappiamo che, a differenza degli integratori (spesso inefficaci), la luce solare influisce positivamente sulla pressione sanguigna e può combattere le infezioni migliorando il sistema immunitario grazie a proprietà antinfiammatorie e germicide.
7. Inizia a sorridere
Un’indagine dell’Università di Cambridge, Inghilterra, ha dimostrato che circa il 28% del nostro patrimonio genetico varia da stagione a stagione. Fin dalla comparsa sul pianeta Terra i primi esseri viventi hanno imparato a orientarsi, cercare e costruire l’esistenza in base al sole, fatto di cui rimane testimonianza negli antichi calendari astronomici e in opere come le piramidi o nei circoli di pietre, realizzati in epoche remote, la cui funzione è ancora in gran parte sconosciuta.
Oggi illuminiamo la notte con una lampadina e ci alziamo quando, durante l’inverno, è ancora buio, eppure per secoli il sole ha significato sopravvivenza, guarigione, energia, ciclo naturale della giornata. Quando la luce colpisce l’asse intestino-cervello, i livelli di serotonina aumentano nel cervello e si riducono a livello dell’intestino: si abbassano le infiammazioni intestinali, migliora l’umore. Un’impennata positiva capace di coinvolgere corpo e mente in un abbraccio primordiale.