Dieta dissociata, non più sana del piatto unico
Uno dei dogmi della dieta dissociata è, appunto, la separazione di proteine e carboidrati rispetto ai pasti principali della giornata. Ovvero, tra pranzo e cena si fa un solo pasto completo: di solito, le indicazioni sono pasta o riso a cena e proteine a pranzo.
Se si scelgono alimenti sani e, nell’arco della giornata, si introducono nell’organismo tutti i nutrienti essenziali, questo tipo di alimentazione risulta equilibrata e salutare.
Ma anche chi sceglie di “mixare” carboidrati e proteine in un unico pasto, fa una scelta sana e completa. Infatti, l’indicazione base dei nutrizionisti è mangiare di tutto un po’ ma, soprattutto, mangiare meno. Sono proprio le quantità a diventare deleterie per salute e linea.
Il piatto unico potrebbe, dunque, essere una scelta ideale per apportare all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno, nelle giuste quantità. Sono sani, e non ingrassanti, gli abbinamenti di carboidrati e legumi (le zuppe, ad esempio) o, ancora, i piatti a base di cereali e pesce o carne bianca magra.
Anzi, inserire una quota proteica nel pasto a base di carboidrati, aiuta ad abbassare l’indice glicemico e, quindi, a prevenire i picchi di insulina. Questi ultimi predispongono all’accumulo di adipe (soprattutto nella parte alta del corpo) e allo sviluppo di diverse patologie degenerative e cardiovascolari.