La massoterapia è una pratica manuale fisioterapica utilizzata nella medicina riabilitativa e preventiva.
La parola massoterapia deriva dalla lingua greca e costituisce l’unione di due termini: therapeia, (θεραπεία), terapia, e masso (μάσσω), manipolare, voce presente anche in arabo e in ebraico, che in qualche modo evoca il concetto legato a manus, mano. Infatti, le nostre mani fin dall’antichità rappresentano uno dei principali strumenti di cura.
Se l’arte segreta del massaggio da tempo immemorabile è praticata dai guaritori tradizionali in diversi luoghi del mondo, oggi la valenza terapeutica del contatto corporeo viene ribadita dagli studi scientifici che hanno messo in evidenza il suo ruolo analgesico, l’importante funzione rilassante e, a lungo termine, la capacità di partecipare al benessere complessivo dell’individuo.
Ecco alcune cose da sapere sulla massoterapia, spiegate da Vera Digani, fisioterapista esperta in Medicina Riabilitativa.
Perché scegliere la massoterapia?
India e Cina rappresentano la patria del massaggio tradizionale, dove nei secoli si sono sviluppate tecniche, quali moxa, coppettazione, guasha, uso di martelletti e aghi, come nell’agopuntura.
Attraverso diverse manovre, chi si occupa di massoterapia effettua una serie di manipolazioni al fine di decontrarre la muscolatura, migliorare ossigenazione e drenaggio, tonificare e agire sulle articolazioni infiammate.
Il numero delle sedute dipende dalla condizione del paziente e dalle problematiche specifiche, poiché le necessità possono essere diverse in base all’età, allo stato psicofisico e al tipo di obiettivo che ci si propone.
Tra i maggiori effetti benefici la vascolarizzazione, la riduzione dell’algesia e la capacità benefica del tocco rappresentano gli aspetti ricercati da questa tecnica. È possibile utilizzare la massoterapia per alleviare contratture, scollare cicatrici o semplicemente per rilassare la zona dolente.
Come nel massaggio sono le mani il focus dell’azione poiché lavorano sul corpo, tuttavia la massoterapia è considerata una tecnica fisioterapica specifica. È possibile ricorrere alla massoterapia per la cura dei traumi e di disturbi. Inoltre, grazie a questa modalità di trattamento viene stimolato il processo di rilassamento dell’organismo, si contribuisce alla riduzione della fatica e all’aumento della capacità di recupero, per esempio nel caso di sportivi o lesioni, combattendo tensioni e stress. Fra i casi più frequenti trattati con la massoterapia:
– calmare le tensioni muscolari e dolori articolari;
– migliorare i problemi di circolazione;
– combattere affaticamento muscolare;
– stimolare il circolo linfatico e contribuire a rafforzare il sistema immunitario;
– terapia del calore in grado di agire nei casi in cui sia necessaria un’azione di ipertermia, vasodilatazione, accelerazione delle reazioni cellulari;
– velocizzare la conduzione nervosa.
Benefici
Grazie all’associazione di tecniche viene stimolata la vasodilatazione, provocando un arrossamento e un aumento di calore localizzato. Grazie a questo effetto si ha una stimolazione della sensibilità propriocettiva e della secrezione sebacea della nostra cute. La ipercircolazione sanguinea che ne deriva stimola i vasi linfatici e i nervi a migliorare la conduzione nervosa.
Tramite il massaggio si verifica una riduzione dello strato corneo (l’involucro più esterno della pelle), si regolarizza la secrezione sebacea; la vasodilatazione stimola epidermide e massa muscolare provocando un arrossamento associato a una sensibilità propriocettiva più elevata.
Insieme ai benefici per i vasi linfatici, anche il cuore lavora meglio. Inoltre la massoterapia agisce sul sistema nervoso periferico con un effetto sedativo sul dolore.
Massoterapia: le tecniche
La relazione che si crea fra paziente e fisioterapista è fondamentale perché quando ci troviamo di fronte a un professionista di fiducia il corpo risponde alle sollecitazioni aprendosi a uno stato di fiducia, fluidità, calma. Quali sono le principali manovre utilizzate?
Sfioramento – Con questa manovra, che di solito vede la mano scivolare sulla cute senza effettuare alcuna pressione, di solito si inizia e conclude ogni trattamento. Ha un effetto calmante e prepara il corpo alle tecniche successive.
Vibrazione – Movimenti veloci e leggeri effettuati con il palmo delle mani, in certi casi anche con le dita piegate. L’effetto è rilassante e sedativo.
Impastamento – Può essere superficiale o profondo. Effettuata sulla massa muscolare, con questa tecnica il fisioterapista effettua una pressione sul muscolo sollevando, pinzando e spostastando la cute. Il pizzicottamento si esegue su aree limitate sollevando la pelle con le dita.
Pressione – A seconda dell’estensione da massaggiare, la mano effettua una pressione in senso perpendicolare, a cui segue una fase di lento e graduale rilasciamento. Pressione depressione, alternate con un intervallo di dieci secondi, possono essere utili in caso di deficit vascolare e problemi di edemi.
Percussione – Rapidi picchiettamenti di diversa intensità effettuati con le dita, oppure con il bordo della mano, o con le mani a coppetta. Grazie al potere stimolante questa manovra è in grado di migliore la vascolarizzazione e contribuire al metabolismo muscolare, soprattutto nei casi di lesioni con ipotrofia.
Sfregamento – Prevede un progressivo aumento della pressione delle mani.
Frizione – Le mani si muovono in senso a mano in senso trasversale o circolare, in modo da scaldare l’area da trattare. Può contribuire positivamente all’elasticità muscolare o rimozione delle aderenze tissutali e scollamento delle cicatrici.
Come scegliere il professionista giusto
Chi è il massoterapista? È importante ricordare che per terapia massoterapica si intende un tipo di terapia eseguita con le mani, dunque equivalente al massaggio.
Dal 1971 il titolo di massofisioterapista viene giuridicamente riconosciuto come operatore sanitario ai sensi della legge 403-71. Dal 2000, anno corrispondente alla creazione dei corsi di Laurea in Fisioterapia, gli viene riconosciuto l’equipollenza previo superamento di alcuni esami a titolo di Fisioterapista.
Secondo il D.M. 741/94 il Fisioterapista “pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali”.
Controindicazioni
La massoterapia andrebbe evitata durante la gravidanza, nel periodo subito dopo un intervento chirurgico, nel dolori acuti, nei traumi recenti o in caso di problematiche nella coagulazione, ferite cutanee e infezioni cutanee, osteoporosi.
È possibile effettuare una seduta di massoterapia anche sui bambini. La zona da trattare deve essere individuata e valutata dallo specialista ed è fondamentale che non siano presenti affezioni cutanee o problematiche gravi a livello vascolare. Il paziente non deve mostrare disturbi di ipersensibilità della cute.