Capita a molti, soprattutto dopo periodi di eccessi come quelli appena trascorsi durante le feste, di ritrovarsi appesantiti, gonfi, quasi come se qualcosa non stessa funzionando bene. Si tratta, con molta probabilità, di un problema molto diffuso, ovvero l’intestino pigro.

Una sorta di blocco o rallentamento del transito intestinale e che, a sua volta, va a causare disturbi come la difficoltà nell’evacuazione, che diventa irregolare e/o scarsa, la classica stitichezza o stipsi.

Intestino pigro: cosa significa?

Prima di capire quali sono i modi per aiutare l’intestino pigro a tornare alla sua normale regolarità, però, è bene capire esattamente quali sono i sintomi che caratterizzano questa specifica condizione del nostro intestino e che sono piuttosto chiari e, diciamolo pure, anche spiacevoli. Tra i sintomi che maggiormente caratterizzano l’intestino pigro, infatti ci sono:

  • gonfiore addominale (ovvero la classica pancia gonfia);
  • dolore durante l’evacuazione;
  • sensazione di pienezza anche a stomaco vuoto;
  • nausea;
  • sensazione di ostruzione e di non essersi scaricati del tutto durante l’evacuazione;
  • alitosi, soprattutto al risveglio.

Sintomi a cui prestare attenzione prima che peggiorino portando a conseguenze più gravi come:

  • fecalomi;
  • emorroidi sanguinanti;
  • diverticoli;
  • ragadi anali;
  • cistiti, con maggior frequenza nelle donne.

Problemi dolorosi e che si possono evitare con un po’ di attenzione e con una serie di accorgimenti utili a risolvere l’intestino pigro per tempo, ritornando a una situazione di benessere ed equilibrio.

Ma come si cura l’intestino pigro causato dagli eccessi durante le feste? Ovviamente riducendo tutto ciò che ce l’ha causato, adottando comportamenti e una dieta ad hoc

Intestino pigro: i rimedi

A meno che il disturbo dell’intestino pigro non sia causato da una patologia ma dipenda solo e unicamente dagli eccessi e dalle “cattive abitudini” delle feste, la prima cosa da fare è intervenire sull’alimentazione. Come? Adottando una buona dieta, che depuri il corpo e che favorisca l’intestino nelle sue abituali funzioni.

In linea generale, quindi, va benissimo seguire una dieta come quella mediterranea, completa, equilibrata e sana, prevedendo alimenti come:

  • quelli ricchi di fibre tra cui frutta e verdura come le prugne, i fichi, i kiwi e la frutta secca. Che aiutano a stimolare il transito intestinale e favoriscono l’eliminazione delle feci;
  • yogurt, che agisce come regolatore della flora batterica;
  • tisane o dai centrifugati detox, che aiutano a depurare l’organismo;

evitando invece gli alimenti che “bloccano” la parte, peggiorando il problema, come:

  • i cibi molto raffinati;
  • le carni rosse;
  • i latticini;
  • il limone;
  • le banane;
  • il riso;
  • le patate;
  • il tè o il caffè;
  • ecc.

Tutti alimenti che rallentano la digestione e svolgono un’azione astringente. E ricordandosi di bere molta acqua durante il giorno, utile ad ammorbidire la massa fecale e a depurare il corpo.

Abitudini e stile di vita

Altro aspetto importante se si vuole combattere l’intestino pigro post eccessi festivi, poi, è lo stile di vita e le abitudini che si adottano una volta terminato il periodo di festa.

Di fondamentale importanza, per esempio, è l’attività fisica che deve essere costante, moderata e regolare e che, oltre a facilitare le funzioni intestinali, fa bene al corpo in generale e alla mente. In più, altra cosa importante e da non sottovalutare è il carico di stress a cui ci si sottopone. Lo stress, infatti, va a peggiorare l’intestino pigro. Oltre a fare male per un sacco di altre ragioni. Meglio rallentare e prendersi delle pause durante il giorno, per liberare la mente e aiutare il corpo.

Infine è bene anche evitare alcune cattive abitudini nemiche dell’intestino come:

  • lo sforzarsi nell’evacuazione trattenendo il respiro;
  • rimandare o trattenere lo stimolo intestinale;
  • ignorare l’intestino pigro e non fare nulla per risolverlo.

Prendendosi cura della parte e del copro in generale e assicurandosi un benessere reale e duraturo.