In estate molte persone accusano: occhi rossi, scarsa lacrimazione, formazione di materiale viscoso, occhi ‘incollati’ soprattutto al mattino, quando non addirittura problemi del segmento anteriore dell’occhio, cioè la parte visibile del bulbo oculare, che comprende la cornea, il cristallino, l’iride, la congiuntive, l’epitelio corneale, le palpebre e annessi.

Ciò dipende dal fatto che l’estate ha alcune caratteristiche climatiche che ci predispongono ad avere occhi arrossati, secchi e con scarsa lacrimazione.

Quali sono i motivi degli occhi arrossati e secchi?
Il primo è il caldo intenso che comporta una vaporizzazione della base acquosa delle lacrime. “La lacrima non è una semplice goccia d’acqua – chiarisce il dottor Stefano Pasini, medico oculistica presso la Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo di Bologna – ma è composta anche da elementi lubrificanti specifici come la mucina. Certo, l’acqua è la componente presente in maggiore quantità nelle lacrime; serve a far scorrere meglio le lacrime stesse, poiché funge da veicolo delle altre sostanze grasse prodotte dal film lacrimale. Il tutto viene rinnovato dal movimento delle palpebre.”

Per garantire una corretta lacrimazione (e idratazione dell’occhio), il film lacrimale deve essere sempre stabile in misura adeguata. D’estate, a causa del calore maggiore rispetto alle altre stagioni, si va incontro ad un’evaporazione della porzione acquosa delle lacrime. “Ciò determina la formazione di una lacrima iperosmolare, che ha una concentrazione superiore, rispetto alla norma, degli elementi grassi – chiarisce il dottor Pasini – Non è più una lacrima gradevole, dunque, che aiuta a tenere idratato l’occhio: anzi, non disponendo più del supporto acquoso, ha un minore potere lubrificante. L’occhio inizia così a sentire attrito, durante il movimento continuo delle palpebre, e diventa rosso.

Le cause
Non solo caldo, ma anche l’aria condizionata che asciuga molto l’aria.

Un disturbo indirettamente collegato all’occhio secco è l’iperemia congiuntivale, segno che può essere a sé stante e che non deve portare a una frettolosa diagnosi di congiuntivite (quest’ultima può avere un’origine batterica, virale, allergica ecc). “Quando l’occhio è poco lubrificato, è infastidito dall’attrito continuo operato dal movimento della palpebra: diventa rosso, perché sulla congiuntiva si crea un reticolo di vasi sanguigni come risposta al richiamo di elementi del sangue che debbono combattere l’infiammazione: ricordiamo che l’organismo risponde all’infiammazione richiamando sangue. La congiuntiva, ricca di vasi sanguigni, diventa più ruvida perché la palpebra, nei suoi continui di apertura/chiusura (8/10 volte al minuto) scorre con più difficoltà su una superficie che non è liscia, ma che diventa ruvida, come carta vetrata.

È bene ribadire che l’iperemia congiuntivale procura un po’ di fastidio ma sostanzialmente non ha caratteri infiammatori, a meno che non si trascuri il problema – spiega il dottor Pasini”.

Soluzioni per occhi rossi e secchi


Le lacrime artificiali sono il primo e, in molti casi, il miglior presidio per risolvere il problema dell’occhio secco e rosso in estate. Ripristinano il film lacrimale nella sua composizione acquosa e lipidica. “Per essere efficaci, tuttavia, devono contenere l’acido ialuronico – spiega il dottor Pasini – una sostanza naturale presente anche nell’organismo umano, capace di legare le molecole delle lacrime e di permettere la stabilizzazione delle stesse. Le migliori lacrime artificiali sono preparati assai evoluti e di formulazione complessa, reperibili in farmacia dietro consiglio del medico oculista.
In caso di rossore e secchezza per fattori ambientali (e non per cause infettive), il fastidio migliora in tempi brevi, a patto che si sia costanti nell’applicazione della lacrima artificiale (almeno 4-5 volte al giorno). Un collirio lubrificante, infatti, vive nel fornice congiuntivale per 15 minuti perché viene evacuato dal meccanismo lacrimale.

Lenti a contatto e altre 'complicazioni'

Lenti a contatto e altre ‘complicazioni’

Se si portano le lenti a contatto, è meglio ricorrere alle confezioni di lacrime artificiali monodose.

Va segnalato che tutti i colliri a base di camomilla e di altre sostanze naturali o omeopatiche non sono vere lacrime artificiali, poiché non assolvono la funzione di ripristinare e mantenere stabile il film lacrimale. Essendo prodotti sintomatici (e non curativi), rischiano non solo di non sortire alcun effetto, ma anche di lasciare che l’occhio resti rosso in modo permanente, data l’assuefazione dei piccoli capillari alle sostanze naturali.

Nel caso in cui il problema dell’occhio rosso e secco non dovesse migliorare, alle lacrime artificiali si può aggiungere la nafazolina e tetrazolina (farmaci vasocostrittori) sempre in quantità ridottissime, e da non usare usare mai sulle lenti a contatto.
Il top per curare l’occhio rosso è disporre di una lacrima artificiale efficiente e di un antinfiammatorio leggero, come il ketotifene, prescritto dall’oculista.

E se ci si sveglia con l’occhio incollato?


“Non è una vera congiuntivite – rassicura il dottor Pasini –  in caso di occhio secco, nella rima palpebrale si può raccogliere una secrezione bianco-gialliastra , che è il residuo del film lacrimale deprivato della parte acquosa: in altri termini, durante la notte la lacrima si asciuga, e rimane così solo la sua parte grassa, che poi si concentra e si ‘secca’. Le vere congiuntiviti infettive invece si caratterizzano dalla secrezione giallastra più o meno densa, ripetuta per tutto il giorno: si tratta frequentemente di un’infiammazione batterica catarrale, che procura bruciore, fotofobia, senso di fastidio, e difficoltà ad aprire l’occhio.”

L’occhio secco si risolve bevendo acqua?

All’organismo in genere, bere acqua può servire, ma non influenza più di tanto il miglioramento dela produzione lacrimale. Ecco perché la soluzione utile è data dalle lacrime artificiali composte da acido ialuronico.

Suggerimenti per gli occhi in estate

– Ripararsi dal sole con occhiali da sole di buona qualità, acquistati nei negozi di ottica.
– Evitare di acquistare contraffazioni cinesi che, non solo non fermano la luce visibile, ma non è nemmeno certo che filtrino quella invisibile, cosa che le aziende di produzioni di lenti solari devono fare per legge.
– Prestare attenzione anche agli occhiali vintage che si acquistano presso le bancarelle: i filtri possono essere consumati e ‘invecchiati’.

– Fare attenzione alla sabbia che può provocare abrasioni corneali.

– Indossare gli occhialini specifici in piscina, anche se va detto che la concentrazione di cloro oggi è decisamente inferiore rispetto al passato.

– Prestare maggiore attenzione alle norme di igiene e protezione dell’occhio, in caso in cui si indossino lenti a contatto, dato che il fatto stesso di indossarle aumenta l’evaporazione della base acquosa del film lacrimale.

Si ringrazia la gentile collaborazione del Dottor Stefano Pasini, Medico Oculista presso la Casa di Cura Madre FortunataToniolo di Bologna