L’onicomicosi è un’infezione che colpisce le unghie dei piedi e/o delle mani ed è causata da organismi microscopici che vivono in ambienti caldi e umidi, come per esempio le piscine e le docce.
Sintomi
All’inizio spesso non ci si fa caso. Compaiono delle piccole macchie scure o giallastre sulle unghie, all’apparenza poco importanti. È quando si ingrandiscono che in genere ci si comincia a preoccupare.
L’onicomicosi è un’infezione fungina che può riguardare una o più unghie delle mani e/o dei piedi. Quando la micosi si diffonde in profondità può succedere che l’unghia perda colore, si ispessisca e sviluppi dei margini frastagliati causando anche dolore.
Secondo un’indagine dell’Osservatorio nazionale sulle onicomicosi ne è affetto il 16,1 per cento della popolazione dai 45 ai 60 anni. E negli over 60 si arriva al 20,7 per cento.
Fino a poco tempo fa tale infezione era difficile da curare e le terapie richiedevano una dedizione e una costanza assoluta. Fortunatamente, però, negli ultimi tempi la ricerca medica ha messo a punto soluzioni più rapide per debellarle.
Cure
Una volta diagnosticata l’onicomicosi si può curare in diversi modi, anche a seconda della gravità, dato che talvolta questo disturbo può essere recidivo.
Il medico potrà prescrivere un antimicotico da assumere per via orale per 6-12 settimane circa. Ci possono volere quattro mesi o anche più per eliminare un’infezione, e i benefici della terapia si possono apprezzare solo quando l’unghia ricresce completamente.
Ci sono poi unguenti a base di urea al 40%, che si possono acquistare in farmacia senza ricetta. Di solito sono venduti assieme a cerotti impermeabili monouso e un raschietto di plastica. Si applica l’unguento su tutte le parti infette, si copre con il cerotto e dopo 24 si rimuove. L’operazione va ripetuta per due o tre settimane.
In caso di onicomicosi lieve si può provare con la lacca antifungina: uno smalto antimicotico da stendere sulle unghie infette e sulla pelle circostante una volta al giorno.
Nei casi gravi, invece, si può ricorrere alla chirurgia. L’intervento consiste nella rimozione dell’unghia: quella nuova, che ricresce in circa 12 mesi, sarà sana e libera dall’infezione.
Rimedi naturali
L’onicomicosi si può curare con i rimedi naturali, anche se, trattandosi di un’infezione, difficilmente si potrà sconfiggere senza l’ausilio di antimicotici specifici.
L’igiene dei piedi è molto importante anche per prevenire le ricadute; ottimi sono i pediluvi di bicarbonato e anche l’aceto può essere un perfetto inibitore della proliferazione dei funghi.
Si consiglia un pediluvio di 15-20 minuti in una parte di aceto (meglio se di mele) diluito in due di acqua.
Per quanto riguarda l’omeopatia, invece, si consiglia l’assunzione di Antimonium crudum 5 CH e Silicea 9 CH (3-4 granuli due volte al dì, la mattina e la sera).
Prevenire è meglio che curare
Iniziamo col dire che ci sono dei fattori di rischio da considerare, tra cui l’età, la tendenza a sudare molto, il permanere a lungo in ambienti molto umidi, problemi di circolazione, il diabete e la psoriasi.
Ci sono però anche comportamenti che puoi mettere in atto per prevenire questa dolorosa infezione.
Innanzitutto tieni sempre le unghie corte e pulite, non tagliare le pellicine intorno alle unghie e lima le zone inspessite. Cerca anche di non indossare calze e scarpe che ostacolino la ventilazione e non assorbano il sudore, asciuga accuratamente le mani e i piedi, anche tra le dita, dopo averli lavati, e durante il giorno, di tanto in tanto, togli le scarpe e lascia respirare il piede.
Altre pessime abitudini da dimenticare se ci si vuole tutelare da micosi (nonché da infezioni batteriche) delle unghie comprendono: rosicchiarle o torturare le cuticole che le circondano, procurarsi piccole ferite durante una manicure un po’ distratta o farla eseguire in centri estetici poco affidabili, immergere le mani in liquidi contenti detersivi o sostanze aggressive senza guanti protettivi.
Last but not least evita assolutamente di camminare a piedi nudi in luoghi pubblici, come piscine, saune e palestre.