L'osteopatia cura le affezioni muscolo-scheletriche

Cura le affezioni muscolo-scheletriche

«Essendo una terapia olistica, l’osteopatia non interviene direttamente sul sintomo doloroso, ma tratta lo squilibrio che si crea, in seguito per esempio ad un trauma, tra la struttura di un organo e la sua funzione» – spiega l’osteopata Arrigo Tesio – «se ho i muscoli del collo contratti, accuserò dolore e farò fatica a girare la testa: riequilibrando la funzionalità dei muscoli cervicali con opportuni trattamenti manuali, il sintomo dovrebbe sparire».

L’osteopatia in particolare cura:

– dolori cervicali, lombari, dorsali;
– distorsioni alle caviglie e alle ginocchia;
– tendiniti, blocchi articolari, contratture;
– scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, asimmetrie del bacino e della colonna,;
– artrosi delle articolazioni, protrusioni, ernie discali, discopatie;
– tunnel carpale, tunnel di Guyon;
– dolore al coccige
–  reumatismi;
– vari tipi di traumi ecc.

L'osteopatia cura mal di testa e problemi collegati allo stress

Cura i disordini cranio-sacrali

In particolare:
– emicranie, cefalee (soprattutto se di origine cervicale, ansiogena, digestiva);
– problemi a carico dell’occhio e dell’orecchio: acufeni (ronzii all’orecchio), vertigini, otiti, riniti, nevralgie, dolori retro-oculari;
– stanchezza cronica, astenia;
– disturbi del sonno;
– stress psico-emozionali, alterazione del tono dell’umore (stati d’irritabilità, ansia…);
– disturbi dell’equilibrio.

Tecniche osteopatiche

Sono di vario tipo:
cranio-sacrali: ristabiliscono il meccanismo di respirazione primaria agendo sulle strutture ossee, legamentose, muscolari e fasciali del cranio e del sacro;
viscerali: permettono all’organo di ritrovare la giusta motilità e consentono un corretto riequilibrio dell’influenza viscero-scheletrica;
strutturali: ripristinano la corretta funzionalità articolare.

L'osteopatia cura i problemi dei denti

L’osteopatia cura le affezioni odontoiatriche

In particolare:

– dolori all’articolazione temporo-mandibolari;
– dolori dipendente dalla malocclusione e cattiva masticazione;
– bruxismo (serrare i denti, digrignare);
– dolori alla mandibola che arrivano all’orecchio e irradiati, compresi i blocchi articolari mandibolari in apertura o in chiusura della bocca.

Un’età specifica in cui rivolgersi all’osteopata?
«No, i trattamenti osteopatici sono indicati in qualunque età: dai pazienti più giovani come i neonati che faticano a dormire o a mangiare, fino alle persone più anziane che accusano difficoltà di movimento o dolori persistenti» – spiega l’esperto.

L’osteopatia migliora i disordini viscerali

In particolare:

– colon irritabile, stitichezza (stipsi), irregolarità intestinale;
– difficoltà digestive, reflusso gastro-esofageo, gastriti,;
– ciclo mestruale doloroso e/o irregolare.

Tempi di guarigione
«I primi risultati si possono già notare dopo le prime 3-4 sedute (di solito a cadenza settimanale) ma nei casi più problematici la frequenza e il risultato possono variare.
Dopo un netto miglioramento della sintomatologia del paziente le sedute vengono diradate a cadenza quindicinale, mensile fino ad arrivare ad incontrare il paziente ogni 3-4 mesi e spesso solo per semplici controlli» – chiarisce l’osteopata Arrigo Tesio.

L'osteopatia cura fastidi in gravidanza

L’osteopatia cura alcuni disordini che possono insorgere in gravidanza
In particolare:
– edema agli arti inferiori, problemi circolatori degli arti superiori ed inferiori, congestioni venose,;
– dolori lombari e inguinali;
– lombosciatalgie;
– problemi digestivi;
– incontinenza;
– cefalea;
– depressione post-partum, alterzione del tono dell’umore, stanchezza cronica, stress;
– emorroidi.

Interazioni con altre terapie

L’osteopatia può interagire con altre terapie? «Certo, durante il ciclo di terapie osteopatiche, si possono integrare (o mantenere se già in cura) altri tipi di terapia, come quelle farmacologiche, quelle isiche (fisioterapia, agopuntura, shiatzu…), quelle alimentari o i sostegni per la psiche (psicoterpia, couseling…)» – conclude il dottor Arrigo Tesio, osteopata a Milano.