Cos’è l’osteoporosi?

L’osteoporosi è quella condizioni per cui le ossa diventano deboli e si “sgretolano”, motivo per cui qualsiasi caduta o anche stress fisico di minore importanza – ad esempio piegarsi o tossire – può causare una frattura. È una condizione che riguarda sia uomini sia donne, anche se le più colpite sono queste ultime, e particolarmente quelle in menopausa.Nelle prime fasi è asintomatica, ma quando le ossa iniziano ad indebolirsi appaiono i sintomi: tra i più comuni rientrano dolore di schiena causato da una vertebra rotta o collassata, perdita di altezza, una postura curva, e fratture inaspettate e non commisurate all’impatto subito.Le fratture più comuni derivanti dall’osteoporosi colpiscono la spina dorsale, l’anca o il polso.

Come prevenire l’osteoporosi? Sicuramente tramite una serie di strategie quali l’assunzione di vitamina D, la cura dell’alimentazione e la pratica costante di un’attività fisica.

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L’insorgenza dell’osteoporosi

L’osso è un tessuto vivente che si sostituisce continuamente, e l’osteoporosi ha inizio quando la creazione della nuova massa ossea non riesce a mantenere il passo con la perdita di quella vecchia.

Le probabilità di sviluppare osteoporosi dipendono in parte da quanta massa muscolare si è sviluppata nella gioventù: ad un maggior picco di massa muscolare corrisponde una maggiore riserva ossea ed una minor probabilità di sviluppare l’osteoporosi.

I fattori di rischio genetici

Una serie di fattori aumentano le probabilità di sviluppare l’osteoporosi:

– il sesso: le donne ne soffrono molto più degli uomini

– l’età: più si invecchia più aumenta il rischio

– l’etnia: le donne bianche o di origine asiatica sono più a rischio

– la storia familiare: avere un genitore o una sorella che ne soffre aumenta il rischio di essere colpiti

– la struttura fisica: generalmente più piccoli si è maggiori sono le probabilità di essere colpiti perché si ha una massa ossea minore da cui poter “attingere”

– I livelli ormonali: tra questi, l’abbassamento dei livelli di estrogeno dovuto alla menopausa e ad alcuni trattamenti contro il cancro, un eccesso di ormone tiroideo (naturale o preso come medicina), paratiroide o ghiandole surrenali troppo attive.

Fattori di rischio legati allo stile di vita

I fattori di rischio legati allo stile di vita:

– Una dieta caratterizzata da basso introito di calcio

– Disordini alimentari

– Interventi per la riduzione del peso, che hanno tra le conseguenza la ridotta capacità di assorbimento del calcio

Vita sedentaria

– Consumo eccessivo di alcol: l’alcol può interferire con la capacità del corpo di assorbire il calcio

– Il fumo: non è chiaro perché ma è stabilito che il tabacco è una delle cause delle ossa deboli

– L’uso prolungato di corticosteroidi come il prednisone e il cortisone interferisce con il processo di costruzione della massa ossea.