Gli impegni di lavoro, la quotidianità con tutti i suoi paletti improvvisi e la famiglia a volte mettono a dura prova noi stesse. Ad un certo punto non riusciamo più a goderci il riposo e cominciamo ad avvertire quella pesante sensazione di non farcela, ci sentiamo sopraffatte dalle esigenze dell’ambiente che ci circonda. Stiamo vivendo un esaurimento emotivo e forse non ce ne rendiamo conto.
Perché effettivamente ci sentiamo sopraffatte da tutto? Perché siamo in sovraccarico di responsabilità, non solo personali ma sicuramente la loro parte di contributo la danno anche tutta una serie di circostanze che non sempre derivano dalle nostre scelte ma che subiamo e non avere tempo per noi stesse o non vedere riconosciuti i nostri sforzi a medio termine può portare alla sopraffazione emotiva.
Riconoscere l’esaurimento emotivo
Lo stress è un nemico silenzioso, ci investe e ce ne rendiamo conto quando il burnout è vicino. Riconoscerlo ed evitare così l’esaurimento emotivo non è facile, impariamo ad ascoltare il nostro corpo. Quando ci sentiamo sopraffatte da tutto è un segnale molto forte che sia il corpo che la mente inviano, stanno dicendo a gran voce di rallentare, imparare a dire di no e fermarci a pensare di più a noi stesse.
Viviamo una realtà competitiva che ci vuole instancabili sempre pronte ad ascoltare e risolvere le esigenze altrui; spesso facciamo lavori che non ci soddisfano, o i vari stadi di studio sono troppo pesanti e intensi o ancora la vita famigliare è complicata da una malattia cronica e che dire di eventuali problematiche finanziarie? Non siamo invulnerabili e renderci conto che potremmo pagare uno scotto importante sul fronte della salute fisica e mentale ci dovrebbe mettere in allarme.
I primi segni dell’esaurimento emotivo li riconosciamo ad esempio nella difficoltà di prendere sonno, nella facilità con cui la rabbia prende il sopravvento; ma anche nella problematica che comporta l’avere difficoltà a concentrarci come l’avere molto più spesso mal di testa o il sentirci stranamente apatici.
Ci manca la motivazione per portare a termine i compiti anche più semplici e ci sentiamo inadeguate. Sono segnali importanti, se ci sentiamo sopraffatte e stiamo avvertendo uno o più sintomi è importante non solo riconoscerli ma anche eliminare la fonte o ridurne drasticamente la natura.
Errori che commettiamo quando ci sentiamo sopraffatte e come evitarli
Abbiamo riconosciuto i primi sintomi dell’esaurimento emotivo e vogliamo evitare il burnout ma i pensieri corrono e anche se ne siamo consapevoli è difficile non autosabotarci, dobbiamo imparare a regolare le emozioni; di seguito alcuni tra i più comuni errori che commettiamo e le soluzioni per evitarli.
Autosabotarci
Uno tra gli errori più comuni che commettiamo c’è sicuramente la costante di pensare di non avere tempo per noi stesse perché i problemi degli altri sono più importanti e immediati. Non è così, se noi stiamo bene possiamo sicuramente essere più d’aiuto anche per coloro che contano su di noi. Quindi la scelta migliore è quella di riconoscere di sentirci sopraffatte e chiedere aiuto ad un professionista ad esempio, un terapeuta che ci segnalerà i primi passi verso la realizzazione interiore del nostro benessere.
Non prendere le distanze
Non sempre è possibile discostarci nell’immediato da una situazione spinosa ma molte volte siamo noi stesse a scegliere di lasciarci sommergere dal problema. La soluzione migliore è prendere le distanze, letteralmente. Cercare un posto dove poter riprendere il controllo dei pensieri e riflettere esercitando un test sul respiro profondo, eviteremo anche un possibile attacco di panico e ritrovando il raziocinio ragioneremo meglio.
Non dare tempo alla mente di vagare
Siamo così concentrate nella ricerca della soluzione che dimentichiamo quanto possa essere d’aiuto una semplicissima passeggiata ad esempio. La soluzione al problema quasi certamente arriverà proprio mentre apriremo la mente e lasceremo i pensieri liberi di vagare. Certo si canalizzeranno quasi certamente sulla problematica ma passeggiare, a passo lento e regolare magari al parco è un toccasana sia per il corpo che per la mente che gioverà di questo distacco momentaneo e le priorità saranno più chiare.
Non dire mai di no
Arriva il momento in cui ci serve una pausa. Siamo abituate a definirci multitasking, ma riuscire a definire ciò che davvero è importante e imparare a dire di no non significa lasciare gli altri al loro destino ma semplicemente trovare il tempo di ricaricarci, perché le energie sono importanti per risolvere qualsiasi imprevisto.
Dimenticare di nutrirci
Sembra quasi assurdo vero? Ma siamo bravissime a dimenticare di nutrirci prese dagli impegni di lavoro o dai problemi della famiglia. Niente di più sbagliato! Prestiamo attenzione al fabbisogno di nutrimento, un corpo che non ha deficit nutrizionali è anche una mente in grado di scindere le inondazioni emotive.
In conclusione dobbiamo imparare a dosare, regolare gli impegni, le emozioni, il tempo e che non saremo amate di meno, apprezzate di meno perché scegliamo di fermarci e riconoscere che abbiamo fatto tanto e ora tocca a noi.