Il nostro corpo è un’incantevole macchina che segue tempi perfettamente scanditi. Ciononostante, gli agenti esterni possono influenzare il nostro benessere: molto significativa, in tal senso, è la correlazione tra periodo mestruale e smog.
Ebbene sì: quello stesso inquinamento che danneggia in maniera sostanziale diversi sistemi vitali influisce anche sull’arrivo delle mestruazioni. Ed ecco spiegato come.
Periodo mestruale e smog: gli studi
Partiamo dall’inizio. Per giungere alla conclusione che l’inquinamento atmosferico può effettivamente influire sulla regolarità dei cicli mestruali sono state condotte diverse ricerche. La domanda che ci si è posti è: può una donna in età fertile riscontrare dei cambiamenti sensibili – dunque anticipi o ritardi superiori ai due giorni – se costretta a vivere o a lavorare in aree ad alta densità di smog?
Per avere delle risposte chiare bisogna però tornare indietro al 2018. Sì, perché proprio in quell’anno vennero eseguiti esperimenti e ricerche di spicco dalla School of Public Health di Harvard e dalla Boston University School of Medicine. Seppur eseguiti in periodi differenti, gli studi in questione coinvolsero quasi 70.000 donne (35.000 volontarie ad Harvard e poco più 34.000 a Boston) di diversa età. Gli studi dimostrarono che lo smog influenza il sistema endocrino riproduttivo, anche se in modo nettamente inferiore rispetto al sistema cardiovascolare e respiratorio.
Questo perché tra le varie componenti (gassose, liquide e solide) sono presenti anche agenti chimici che presentano bassa e moderata attività ormonale.
Più è elevato il numero di polveri sottili nell’aria, più le donne che vivono o frequentano i luoghi inquinati potranno riscontrare anticipi e ritardi.
Come fa lo smog a influenzare il ciclo?
Il nostro ciclo mestruale funziona come un meccanismo ben oliato: è scandito in tre fasi, che a loro volta sono dettate da ciò che succede all’interno delle ovaie e dell’utero. A partire dalla mestruazione si alternano, dunque, la fase follicolare, l’ovulazione e la fase luteinica. Ognuna di queste fasi è regolata dall’allineamento di ipotalamo, ipofisi e ovaie.
Come funziona questo allineamento? Molto semplice: ipotalamo e ipofisi sono responsabili della biosintesi dei nostri ormoni. Per la precisione, l’ipotalamo detta i tempi del nostro ciclo, lanciando dei segnali che vengono poi ricevuti dall’ipofisi. Quest’ultima, a sua volta, inizia a produrre degli ormoni che suggeriscono alle ovaie cosa fare. Ed è proprio qui che entra in gioco lo smog: le particelle che contengono ormoni, una volta respirate, suggeriscono ai nostri centri regolatori di rallentare o accelerare e, conseguentemente, influiscono sull’arrivo della mestruazione successiva.
In particolare, gli studi succitati hanno messo in relazione le polveri sottili e la fase follicolare. Durante questa fase, infatti, l’ipotalamo stimola l’ipofisi per farle rilasciare due ormoni: l’FSH e l’LH. Questi ormoni concorrono alla follicogenesi, ossia alla maturazione dei follicoli, cosa che, in maniera certamente approssimativa, potremo definire l’inizio di tutto: da questo momento in poi, infatti, il ciclo riproduttivo è ufficialmente attivo.
Lo smog influenza proprio la fase follicolare e, conseguentemente, la follicogenesi: gli studi suggeriscono il verificarsi di variazioni pari o 0,7 giorni.
Periodo mestruale e smog: quali sono le donne più influenzate?
Sempre dagli studi effettuati è emerso che a subire particolarmente l’influenza dello smog e a combattere con i cicli mestruali più irregolari sono le teenager. Questo per un motivo piuttosto semplice: sono ancora nella prima fase della loro capacità riproduttiva. Devono conseguentemente fare i conti con tutti gli assestamenti e gli sbalzi ormonali che essa comporta e sono più soggette a influenze esterne.
Altrettanto inclini a cicli irregolari sono però le donne tra i 30 e i 40 anni che conducono una vita frenetica. Generalmente, si tratta di donne che presentano i disturbi psicosomatici dello stress. Questo perché di base lo stress è già responsabile di cicli irregolari, influenzando ipotalamo e ipofisi, che rispondono a una condizione di tensione del nostro corpo e della nostra mente producendo cortisolo.
Come si può combattere l’influenza dello smog?
Partendo dal presupposto che ognuna di noi è in qualche modo costretta a vivere, lavorare e/o transitare in luoghi dove lo smog è estremamente elevato, la soluzione migliore è sicuramente quella di ridurre qualsiasi altra causa di irregolarità del ciclo.
Ciò significa che è buona prassi mangiare sano, bere molta acqua e non dimenticarsi mai di allenarsi con ritmi armonici per il nostro corpo, senza esagerare.
Se è possibile, sarebbe bene introdurre nella nostra routine quotidiana un pizzico di meditazione, ideale per trasmettere alla nostra mente un senso di relax che concorre a ristabilire il corretto funzionamento di ipotalamo e ipofisi.
Altrettanto importante è ridurre il consumo di alcolici, che mettono il corpo sotto stress e possono mettere a dura prova il sistema nervoso. Lo stesso vale per le sostanze stimolanti come la caffeina, la taurina e, se assunta in quantità elevate, la teina.
Resta inoltre inteso che può essere salutare prendersi dei momenti per passeggiare in aree verdi e poco inquinate: sì dunque a pomeriggi al parco o a piccole gite fuori porta in mezzo a boschi e campagne, per riuscire a regalarsi un pizzico di sollievo.