Le nuove pillole di ultima generazione, introdotte a partire dal 2009, possono essere definite anticoncezionali innovativi perché sono formulate con un basso dosaggio di estrogeni, che riduce i fastidi legati alle pillole tradizionali, senza perdere in efficacia contraccettiva.
Una volta assumere la pillola comportava: ritenzione idrica, possibile cefalea, calo della libido e, il più pericoloso di tutti, esposizione maggiore al rischio di trombosi.
Oggi tutti questi effetti negativi sono stati in gran parte risolti dalla composizione delle nuove pillole contraccettive che contengono un drosperinone (DRSP), un ormone progestinico, e una concentrazione di estrogeni corrispondente a 20 mg, contro i 60 circa delle pillole degli anni ’70.
Dal 1960 (l’anno in cui è stata inventata la pillola) le dosi di estrogeno sono state notevolmente abbassate, con il risultato di migliorare la qualità della vita delle donne che assumono la pillola, e soprattutto la loro salute, in relazione ai disturbi associati sia all’assunzione di contraccettivi orali sia alle fasi del ciclo mestruale.
Oggi la ricerca in campo farmaceutico ha reso possibile la realizzazione di pillole che hanno hanno effetti benefici sul corpo delle donne.
Partendo dai disturbi meno gravi, l’ormone progestinico Drosperinone, contenuto nelle nuove pillole, produce l’effetto di ridurre la ritenzione idrica. E questa è una rivoluzione per tutte le donne che temono di gonfiarsi.
Per ridurre ancora di più la ritenzione idrica, è importante curare molto l’alimentazione – spiega la Dottoressa Graciela Cognigni, specialista in Ginecologia e Ostetricia, del Centro Gynepro di Bologna. Quando si assume la pillola contraccettiva bisogna ridurre (ma non eliminare) l’assunzione di carboidrati e lieviti, soprattutto nella seconda fase del ciclo mestruale”.
A partire dal 14° giorno, la ritenzione idrica nel corpo femminile diventa naturalmente più marcata: proprio per questo, la donna che assume la pillola, deve aiutarsi con la dieta a basso consumo di alcol, lieviti e carboidrati. Le farine infatti richiamano liquidi.
“La pillola non è sinonimo di cellulite“, rassicura la Dottoressa Cognigni alle donne che, “temendo di ingrassare, si espongono al rischio di gravidanze indesiderate”. Il meccanismo della cellulite è qualcosa di più complesso rispetto all’assunzione di un contraccettivo.
Per evitare la ritenzione è meglio inoltre consumare molte fibre, aumentare l’introito di liquidi e ridurre al minimo l’alcol.
Con questo tipo di contraccettivo – detto combinato (COC) – non si rischia inoltre emicrania o mal di testa, come una volta. “Il motivo dipende dal fatto che le nuove pillole sono assunte in modo continuativo, senza interruzione tra una scatola e l’altra – prosegue la ginecologa – proprio perché sono composte da una dose bassa di estrogeni che diminuisce anche i disturbi della sindrome premestruale”.
La confezione delle pillole di ultima generaziona di solito comprende infatti sia pillole a basso dosaggio ormonale che altre con effetto placebo, proprio per suggerire la continuità dell’assunzione del contraccettivo.
Sono indicate per tutte le donne, sia per coloro che hanno avuto gravidanze che per coloro che non hanno avuto figli.
Come si asssume
Per iniziare il primo ciclo di assunzione della pillola combinata, la dottoressa Cognigni suggerisce di assumere la prima pillola tre giorni dopo la comparsa delle mestruazioni, per evitare la comparsa del fenomeno di spotting (piccole perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra). E poi di proseguire l’assunzione tutti i giorni alla stessa ora. E passare alla successiva confezione senza interruzioni.
Vantaggi della pillola contraccettiva combinata, ovvero la pillola anticoncezionale di ultima generazione
– Allevia i fastidiosi disturbi associati alla mestruazione (dolori, irregolarità, sanguinamento abbondante con aumentato rischio di anemia)
– Migliora i segni dell’iperandrogenismo (acne, irsutismo)
– Allevia i sintomi della Sindrome Pre-Mestruale, in virtù del fatto che la dose di estrogeni è minore rispetto alla dose che si ha normalmente in un ciclo regolare in assenza di assunzione della pillola.
– Riduce l’incidenza delle ciste ovariche
– Riduce il rischio di tumori dell’endometrio (la mucosa che riveste l’utero. E’ stato osservato che le donne che la assumono per 5 anni riducono la probabilità di ammalarsi di tumore alle ovaie.,
– Riduce il rischio di malattie benigne al seno, il mioma uterino, endometriosi ed episodi acuti di malattie infiammatorie pelviche.
– Può ridurre l’incidenza di artrite reumatoide e di alcune malattie della tiroide
Preserva la fertilità perché mette a riposo l’ovaio, evita la formazione di cisti ovariche, riduce malattie infiammatorie pelviche.
E’ vero che la libido cala con l’assunzione della pillola? Anche in questo caso la dottoressa Cognigni sfata una leggenda metropolitana. Una volta la pillola era responsabile del calo del desiderio, oggi non si corre più questo rischio.
Novità assolua: l’impianto ormonale sottocutaneo
Un capitolo a parte merita l’introduzione di un nuovo sistema anticoncezionale che in Italia si sta adottando dall’estate 2011: si tratta dell’impianto ormonale sottocutaneo di contraccettivi a base solo di progesterone e non di estrogeni.
E’ un metodo assolutamente sicuro che per 3 anni rilascia solo ormone progestinico. Può essere utilizzato durante l’allattamento ma anche da parte di donne che non hanno avuto gravidanze. E’ indicato soprattutto per le donne che soffrono di metrorragie (sanguinamento eccessivo e abbondante durante la fase mestruale).
Non presenta effetti collaterali, e viene consigliato anche alle giovanissime. In più elimina del tutto il rischio di dimenticarsi di assumere la pillola o di annullarne gli effetti in caso di vomito o diarrea severi.
In Italia bisogna avere il patentino riconosciuto dal Ministero della Sanità per somministrare il metodo anticoncezionale sottocutaneo. Il centro Gynepro di Bologna è uno dei pochi in cui si effettua.
(Si ringrazia la Dottoressa Graciela Cognigni, medico chirurgo specialista in Ginecologia e Ostetricia in Argentina con indirizzo Fisiopatologia della riproduzione.
Lavora presso il Centro Gynepro di Bologna, specializzato in cura dell’infertilità e fecondazione assistica, e si occupa di Ricerca nella Medicina Riproduttiva con il Professore Marco Filicori, Sant’Orsola di Bologna)