Adottare un cane ti ha stravolto la vita? Vuoi farti immortalare con il tuo 4zampe? Se hai risposto "sì" a entrambe le domande, partecipa al progetto di Luca Spennacchio, fotografo, educatore cinofilo e grande amante degli animali. Già in 540 hanno accolto il suo appello e sono entrati a far parte della galleria fotografica "Ritratti italiani". Gli scatti sono tutti in bianco e nero e ispirati al grande maestro della fotografia Richard Avedon. Il ricavato del progetto è per i canili italiani, dove di solito avvengono le sessioni di shooting. Oltre alle immagini, Luca sta conservando le testimonianze di vita dei protagonisti dei suoi scatti. Il suo sogno è di trovare un editore che voglia pubblicarle in un libro fotografico. Per saperne di più, scrivi a [email protected]. Ecco alcune delle immagini che ci ha regalato.
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«La finalità del progetto è benefica, ma non solo. Deve essere uno strumento di comunicazione per incentivare la diffusione di una cultura sul cane, oggi ancora troppo poco presente nel nostro paese, prova ne sono le migliaia di cani che ogni anno vengono abbandonati sulle strade, vengono maltrattati e sono vittima dell’ignoranza».
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«È sicuramente un’iniziativa che ha il merito di portare tanta gente all’interno dei canili, promuovendo questi spazi e facendo educazione».
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“Il progetto deve ancora crescere, e più popolarità e forza acquisirà lungo il suo percorso, più grande sarà la possibilità di utilizzarlo come strumento per fare beneficenza».
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«Tutti mi dicono che le persone hanno un’espressione troppo, o molto seria. In effetti è vero, ed è quello che gli chiedo quando scatto le mie fotografie perché la relazione con il cane è una cosa seria e importante».
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«Il progetto intende essere una denuncia contro l’abbandono e il maltrattamento, e anche su questo non si scherza».
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«È progetto fotografico che intende descrivere, attraverso il ritratto, le persone e i loro cani nell’Italia di oggi. Il focus è il millenario rapporto tra l’uomo e gli animali non-umani nell’era moderna, di cui certamente il cane è il portavoce elitario».
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«Dietro ogni immagine c’è una storia unica di vite che si intrecciano e si influenzano vicendevolmente, storie una differente dall’altra, ma che certo hanno tutte un elemento in comune oltre alla loro unicità, ed è il perpetrare nel presente qualcosa che è iniziato moltissime migliaia di anni fa, agli albori della storia stessa dell’umanità».
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«Chiunque lo voglia può essere parte di questo progetto - gratuitamente - e diventare testimone di questa antica realtà...».
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«A conclusione, l’idea sarebbe quella di fare confluire tutto il materiale fotografico all’interno di un fotolibro che racconti la mia impresa e racchiuda i volti delle persone che ci hanno creduto insieme a me».