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«Ciò che rimpiango di più nella mia vita è aver mancato di essere gentile». A pronunciare queste parole è stato George Saunders, scrittore americano chiamato a parlare ai laureandi della prestigiosa università di Syracuse lo scorso dicembre.
La gentilezza, d’altronde, sembra tornata di moda, invocata come l’atteggiamento ideale nelle relazioni umane. Una dote preziosa e, soprattutto, utile.
Secondo uno studio della University of British Columbia protegge dal bullismo, perché persino i prepotenti riconoscono l’autorevolezza di chi è cortese.
Ma c’è di più. «Chi aiuta gli altri e non alimenta i conflitti, è più popolare e apprezzato»spiega Oliviero Facchinetti, psicoterapeuta esperto in psicologia scolastica.
Un’arma vincente, quindi, non solo in classe ma anche nella vita di tutti i giorni.