Come imparare ad amarsi
Ha un peso maggiore ciò che hai o quello che ancora ti manca? Per la maggior parte di noi vale la seconda. Ci sentiamo inadeguate e affamate di tutto. Ci critichiamo, disapproviamo, censuriamo e così facendo, lentamente, se ne va il nostro entusiasmo, la gioia genuina con cui in certi momenti epici abbiamo saputo vedere la nostra indomabile bellezza, la pazienza. Ma il punto è proprio questo: l’amore per te stessa è una costruzione che nasce dentro. Nessuno può rubartelo e nemmeno, in fondo, donartelo. La capacità di amarti e rispettarti è una tua conquista quotidiana.
Raccontati in modo nuovo
“I problemi che affliggono la nostra esistenza ci chiedono di aprire le ali a mondi diversi. È nel risolvere un problema che facciamo un passo avanti nella nostra vita, e in quel passo avanti si sta formando il nostro sentiero” Davide Munaro
Pensa e scrive per metafore Davide Munaro, psicologo e psicoterapeuta. Nel suo libro “Ma a cosa serve questo tuo soffrire” (Mondadori, 2021) ci ricorda il valore della metafora: in un flusso di ricordi che sgorga direttamente dalle profondità del cuore il suo è un invito a (ri)pensare noi stessi e la nostra storia in nuove forme, utilizzando parole e immagini diverse. Per inciso, va detto che l’operazione non è affatto facile, ci vuole allenamento costante e un pizzico di sano divertimento; ingredienti che ci permetteranno di scoprire una via alternativa, che in fondo non riguarda solo il rapporto con se stessi bensì il dialogo fra noi e l’esistenza. La costruzione dell’immagine di sé è dentro il nostro sguardo: è il modo in cui ci guardiamo e raccontiamo. La capacità di immaginare se stessi è un atto di scoperta quotidiano, un processo di crescita che avviene nel tempo ed è con gli anni che si impara, con pazienza, la delicata arte di fare pace con se stessi.
“L’ostacolo più grande è proprio la nostra storia, e la narrazione che facciamo di essa. Dal momento che ognuno di noi interpreta la realtà sulla base delle proprie aspettative, che a loro volta sono plasmate dalle nostre esperienze e dal nostro passato, è la storia stessa che ci impedisce di costruire nella nostra mente aspettative diverse rispetto alla realtà e al futuro che ci attende” spiega Davide Munaro, che aggiunge: “L’unica strada per cambiare, e immaginare noi stessi in modo totalmente nuovo, è quella di riuscire a trovare nuovi significati nel nostro passato. Solo questo ci permetterà di esplorare realtà nuove e costruire nuove risposte. Ri-narrarci, abbandonando i vecchi riferimenti”.
Osa ciò che non hai mai fatto
“In poche parole, dobbiamo imparare a vivere nell’incertezza. La certezza rappresenta il nostro passato e per questa ragione va abbandonata, per ricercare l’incertezza, ovvero il nostro futuro. Dobbiamo saltare, abbandonare la sicurezza del qui ed ora per cercare l’incertezza del sognatore. Andare a cercare ciò che non conosciamo ci aiuterà a capire chi saremo in futuro, al contrario la continua ricerca di ciò che conosciamo ci potrà dire solo chi siamo adesso.
Rinarrare il passato vuol dire buttarsi in un nuovo futuro: significa, in un certo senso, essere folli. Liberare il mio presente nel passato vuol dire scrivere nuove storie. Un po’ come la tartaruga che vuole procedere ma ha paura di farlo e resta chiusa nel suo guscio. Arriva un momento in cui deve far uscire la testa, deve farlo prima o poi. Il guscio del passato è allo stesso tempo una protezione e un impedimento, sta a noi decidere come usarlo”.
Quali sono le cose che stai ancora rimandando? In un eterno procrastinare rimandiamo progetti, decisioni importanti, piccoli e grandi cambiamenti, soprattutto verso noi stessi. Persino per amarci aspettiamo di diventare… più belli, in forma, più vincenti, con più obiettivi in tasca. Sempre in bilico fra più e meno, nel frattempo dimentichiamo che “siamo” già: siamo qui, esattamente in questo punto della nostra vita. Ci siamo arrivati grazie alla nostra storia, leccandoci le ferite e andando a cercare ogni attimo di sole. Alcune sono ferite non rimarginate e ognuna di esse porta dritto al cuore di ciò che per noi vale ancora la pena. Le cicatrici che abbiamo, visibili e invisibili, raccontano le nostre battaglie, i dolori per cui abbiamo sofferto, l’amore. Basta sfiorarle per ritrovare in un attimo l’emozione di quella ferita antica.
Impara a dirti: “Brava!”
L’abitudine a noi stessi ci uccide, avvelenando lentamente l’entusiasmo con i giudizi distillati goccia per goccia. Siamo avari di belle parole, considerazioni costruttive, promozioni: tanto quanto siamo pronti a perdonare e soprassedere quando si tratta degli altri, per noi stessi abbiamo giudizi severissimi. Adesso voltati indietro: con la mente puoi riavvolgere il filo dei giorni. Indietro, fino all’adolescenza e all’infanzia. Quali erano i tuoi sogni di bambina? Prova ricordare che cosa ti faceva ridere; di cosa avevi bisogno, che cosa speravi. Ogni persona e situazione che affrontiamo rappresenta uno spunto che ha reso la nostra storia ricca di bivi, ostacoli, percorsi. Permetti al cuore di sentire le lezioni più importanti imparate fino a oggi. Senti quanta ricchezza c’è nella tua storia.
L’autobiografia è un efficace metodo per esplorazione di sé, un vero e proprio strumento in grado di portare chiarezza. Ti renderà più consapevole, forte e determinata. Avrai bisogno di disciplina, perché richiede tempo, tuttavia il modo migliore per andare in profondità è lasciare una traccia scritta, perché costringe a fermarsi e non offre scappatoie ai pensieri. Scegli biro e taccuino, oppure un computer a seconda di ciò che senti più vicino a te. Puoi scrivere, utilizzare fotografie, fare collage, disegnare: usa la tua creatività. Le immagini sono un appiglio per la memoria e funzionano come un aggancio capace di attirare ricordi sepolti. Lascia che la memoria apra cassetti segreti. Datti un tempo e durante la giornata prova a concederti momenti da dedicare al ricordo. All’improvviso emergerà un flusso sempre più generoso e potente di immagini di te che avevi dimenticato e che ti racconteranno di nuovo chi sei.
Respira e rilassati
Perdonare è un verbo difficile: mentre lo pronunciamone avvertiamo già tutte le implicazioni del caso; no, non sappiamo farlo nella pratica. Il perdono è una cosa troppo grande. Eppure pensa a quante volte ti capita di perdonare nell’arco di una giornata: ai figli, per esempio. Piccole cose, inezie. Eppure, si tratta della stessa materia. Se ci pensi bene sai perdonare subito chi ami e chi, come i bambini, sbaglia col sorriso, senza saperlo. In fondo, si sbaglia quasi sempre per una mancanza di consapevolezza. Altrimenti, fossimo stati consapevoli avremmo agito diversamente, giusto? Allarga questo piccolo cerchio di fiducia e prova a estenderlo a cose ulteriori, ai grandi fatti della tua vita. Puoi farlo. La madre di tutti i cambiamenti è la trasformazione del nostro modo di affrontare l’esistenza. Abbracciare tutto ciò che fa parte della tua storia significa aprire le braccia a te stessa e iniziare a perdonarti un po’, fare pace dentro e poterti contemplare con uno sguardo d’amore.
“Ispirazione”, il senso di questa bellissima parola racconta che respirando inspiriamo creatività, capacità, fiducia.
Facciamo i conti continuamente, con noi stessi e nei confronti della vita. Ma finiamo per fare molto più caso a quanto secondo i nostri parametri dobbiamo ancora avere, anziché accorgerci di ciò che abbiamo. Tu quanto sai goderti ciò che hai? Oggi fermati e respira. Puoi farlo ovunque ti troverai. Non hai bisogno di niente altro. Il respiro, profondo e libero, ti attraversa, scioglie ogni tensione come un vento che ossigena il corpo e porta apertura alla tua mente. Respirare è una cura per il corpo e la mente. Inspiriamo, aumenta l’aria nei polmoni e la cassa toracica si apre. Trattieni per un attimo il respiro, senti il cuore che batte. Sei viva. Lentamente, espiriamo: lasciamo uscire l’aria e i muscoli si rilassano. La testa si svuota, la mente è rilassata. In momenti così, quando ci permettiamo di essere semplicemente presenti e senza aspettative, riusciamo a sentire anche l’amore. Accade perché smettiamo di torturarci e inseguire chimere: non esiste una versione migliore o peggiore di te. Sei tu, con tutto ciò che sei. Con la tua insostituibile complessità, l’autentica bellezza.
Senti il flusso delle tue emozioni
Hai presente quelle vecchie foto in cui ti detestavi? Passano gli anni e le ritrovi in un cassetto. Ora torni a guardare quegli scatti, con i vestiti ormai fuori moda, e il momento vissuto è intatto nella memoria. Vista da qui, anche l’imperfezione ti fa sorridere. Quelli che sembravano difetti insormontabili non sono più rocce così spigolose, hanno acquistato un’ombra di dolcezza. È l’effetto del tempo. Sotto la lente d’ingrandimento del presente, implacabile e minuziosa, i problemi e i difetti assumono proporzioni gigantesche. La distanza li rimpicciolisce e ridimensiona.
Ma continuando di questo passo, rischiamo di apprezzare ciò che siamo ora… domani, quando sarà già passato e ci saremo trasformati in altro. Se da adolescenti non sempre abbiamo saputo vedere la nostra bellezza, adesso è il momento di farlo. Non permettere a un irragionevole senso di perfezionismo di portarti lontano dall’accettazione di tutto ciò che sei. Indossa “gli occhiali del tempo” e provaci: immagina di avere molti anni sulle spalle. Se tu avessi ottant’anni sorrideresti alla tua infelicità di oggi perché l’avresti già superata. Non ci pensiamo mai eppure oggi siamo quelli che ieri si struggevano, impantanati nei problemi. Tieni il tuo “domani” dentro e trasformalo nella bussola capace di fare da guida al tuo cuore.
Quali sono le piccole cose capaci di rendere migliore la tua giornata? La bellezza è ovunque, se sappiamo vederla. Esercitarsi a osservare la bellezza nel mondo ci allena a riconoscerla anche dentro di noi. Cerca le ispirazioni in grado di farti tornare il sorriso e riempi la giornata di felicità, allegria, entusiasmo. Senti le emozioni che ti fanno battere forte il cuore: è gioia, paura, rabbia; sono tante e diverse. Le emozioni ti passano attraverso, ma tu rimani, come un albero in mezzo alla tempesta. Condona i piccoli debiti senza importanza e scoprirai che puoi lasciar andare molto altro. Nel frattempo la fiducia e l’autostima che stai costruendo momento per momento ti stanno già portando uno smisurato amore per te stessa che forse prima non avevi nemmeno osato immaginare.