Come affrontare ansia e attacchi di panico
Tachicardia, sudorazione, nodo allo stomaco. Ma anche tremori, giramenti di testa e paura di morire.
Il 5 per cento degli italiani che non hanno mai incontrato uno psicologo, hanno avuto durante la vita almeno un episodio di crisi d’ansia e di tutta la popolazione italiana ben il 3,5 per cento delle persone (uomini e donne) rischiano di ammalarsi di attacchi di panico.
L’ansia è una compagna di vita sempre più diffusa, ma liberarsene non è difficile come sembra. L’importante è sapere come agire per affrontare e superare la crisi, seguendo alcuni consigli, e imparare a conoscere le proprie emozioni. Ne parliamo con l’esperta.
Che cos’è l’ansia e quando si scatena
“Non esiste un solo tipo di ansia, ma due” spiega Alice Natoli, psicologa clinica esperta in neuropsicologia e psicoterapia cognitiva.
“La prima è quella funzionale, che si attiva per segnalare possibili pericoli” e che la natura ci ha fornito per la nostra sopravvivenza, “l’altra è quella immotivata, scatenata da pericoli non reali ma solo supposti” e si manifesta con sintomi più violenti dell’ansia funzionale. L’aggravarsi di questa ansia immotivata può sfociare nei ben noti attacchi di panico, oppure può manifestarsi ripetutamente e con intensità costante; si parla allora di disturbo d’ansia generalizzato“.
L’attacco d’ansia si scatena solitamente in conseguenza ad un’eccessiva preoccupazione: la paura di non riuscire a concludere un compito nei tempi stabiliti o di non superare un test importante sono tipi esempi di cause scatenanti di ansia. “Quando si è in preda all’attacco d’ansia non si riesce a capire che non c’è un pericolo reale e la sensazione negativa è così forte che non si riesce più a ragionare lucidamente” continua Natoli “È qui si innesca un meccanismo mentale in cui il problema sembra sempre più grave”, finché non ci si calma da soli.
Come superare un attacco d’ansia
“Per riportare l’ansia entro i limiti accettabili bisogna riuscire ad allontanarsi mentalmente dalla sua causa. Solo con il totale distacco si può trovare una soluzione lucida al problema” consiglia Natoli.
Fermare quindi il bisogno di analizzare il problema nei suoi dettagli peggiori; svuotare la mente e respirare profondamente per portare l’attenzione sul corpo, luogo opposto del pensiero. Solo quando ci si sente completamente calmi si può ritornare ad affrontare il problema, ora in modo lucido.
“Quando una persona a noi vicina ci chiede aiuto in un momento di crisi d’ansia cercando i nostri consigli, è fondamentale non dare alcun consiglio” suggerisce la Dott. Natoli. “Questo perché i nostri consigli lucidi, accolti da una persona non lucida sortirebbero l’effetto di aumentare l’ansia”.
Ecco dunque 3 consigli per superare un attacco d’ansia:
- Cercare di portare la persona in un altro luogo, facendola camminare per recuperare il contatto con la realtà corporea. Se possibile convincerla fare insieme dell’attività fisica, come una corsa o una nuotata. Il contatto con la natura aiuta a combattere lo stress, ci aiuta a superare i momenti difficili con forza e dolcezza perchè ci permette di ritrovare il contatto con noi stessi.
- Spiegare che non ci è possibile fornire consigli durante la crisi d’ansia, ma che si aiuterà la persona a risolvere il problema appena ristabilita la normalità
- Non cercare di minimizzare l’ansia. Affrontare i problemi altrui sminuendoli non creerà alcun effetto di rilassamento.
Per riuscire a combatterel’ansia e ritrovare uno stato di equilibrio sono molto utili le meditazioni guidate e gli esercizi di mindfulness. Leggi Ansia non ti temo! 3 esercizi di meditazione per combattere lo stress