«Il cuore si mette a battere forte, si ha la sensazione di non riuscire a respirare a sufficienza, di stare per soffocare; ci si sente strani, quasi non se stessi, gli arti possono essere intorpiditi e si può sentire dolore al petto. Più i sintomi fisici si intensificano più l’angoscia e la paura crescono, diventando autentico terrore: si teme di morire, di impazzire o di non tornare mai più alla normalità. Sono attimi che durano millenni, e che lasciano profondi segni anche una volta passati».
Lo psicoterapeuta Giovanni Porta descrive così i sintomi fisici con cui si manifesta l’attacco di panico, una patologia talmente diffusa che una persona su tre ne fa esperienza almeno una volta della vita, e quasi 10 milioni di italiani ne soffre in maniera sistematica.
Attacchi di panico: quali sono i sintomi
La paura arriva all’improvviso, e quando il panico entra nella nostra vita non siamo mai pronti: per questo «chi soffre di attacchi di panico spesso comincia a vivere nel terrore che ritornino, alimentando un circolo vizioso di “paura della paura” che fa rintanare sempre più la persona in situazione protette, note, conosciute, sicure» spiega lo psicoterapeuta.
Tra gli effetti più comuni di un attacco di panico, infatti, rientrano i comportamenti di evitamento: si evita di frequentare i luoghi in cui si è verificato o di mangiare quel cibo che si stava mangiando quando è sopraggiunto l’attacco.
«Capita che molti, al mattino, si facciano la lista immaginaria di ciò che è meglio non fare: gli eventi a cui non partecipare, gli amici da non vedere e le bugie da inventare per proteggere questo grande segreto – prosegue il dottor Porta – Ci si sente sempre più soli. Si costruiscono dei muri tutt’intorno per difendersi, e si dà per scontato che sia giusto così, che quei muri siano necessari per preservare l’equilibrio personale. Si ha paura che gli attacchi di panico ritornino. L’attesa diventa un inferno. La paura fa tornare bambini e porta a sentirsi fragili e indifesi».
Ma prendendo in mano la situazione e avvalendosi dell’aiuto di un esperto, da questa patologia si può guarire in pochi mesi.
«Sia nella pratica clinica, che nella mia esperienza personale, ho notato un profondo legame tra lo sviluppo degli attacchi di panico e la difficoltà delle persone che ne soffrono ad esprimere la propria aggressività – spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta. È come se tutta la rabbia non espressa sovraccaricasse la persona, ed esplodesse a volte in maniera incontrollata, generando gli attacchi di panico (e spesso, proprio restando negli ambienti che si considerano sicuri, con le persone di sempre, si creano le condizioni che ne facilitano il ripetersi). Esprimersi, farsi valere, dichiarare apertamente ciò che si sente e che si pensa è vissuto come troppo pericoloso, e perciò evitato in ogni modo».
«Molte persone smettono addirittura di ascoltare ciò che sentono (in particolare la rabbia per le ingiustizie subite, il dolore per i desideri irrealizzati) e da fuori appaiono in una pacifica quiete. Purtroppo, è solo un’apparenza, e appena si va a scavare emergono con forza le emozioni che cercano in ogni modo di soffocare: rabbia, odio, disperazione, frustrazione, colpa, dolore – prosegue l’esperto. Gli attacchi di panico di solito migliorano quando si smette di dirigere la propria aggressività verso sé stessi invece che verso il mondo esterno per ottenere ciò che si desidera, quando si decide di convivere con la paura del fallimento invece di evitare di vivere pur di non provarla»
Attacco di panico: cosa fare nell’immediato
In questo senso l’aiuto di un esperto è essenziale, ma cosa fare da subito?
Ecco 10 consigli per chi soffre di attacchi di panico, da mettere in pratica nell’immediato.
1. Impara a riconoscerli
Prendi consapevolezza delle varie fasi (insorgenza, apice, decrescita) e del fatto che non sono mortali né infiniti. Imparare ad osservarli come si osserva un temporale fastidioso, sapendo che finirà e, grazie a questa convinzione, provare a conviverci. Per migliorare la capacità di osservare le proprie sensazioni con un po’ di distacco, può risultare utile apprendere le basi della meditazione. Ci sono persone che ne hanno anche molti al giorno. È essenziale in questi casi imparare a riconoscerli e a lasciarli passare.
2. Prendi atto che sono solo un sintomo
Gli attacchi di panico non costituiscono il vero problema. Il vero problema è ciò che li causa, cioè la propria insoddisfazione esistenziale. Agire su di essa costruendo degli obiettivi raggiungibili. Chiedere, se serve, l’aiuto di un professionista.
3. Impara delle tecniche di rilassamento
Quando si percepisce che stanno per insorgere degli attacchi di panico, invece di subire passivamente le sensazioni fisiche spiacevoli che si stanno provando, fare qualcosa di concreto: respirare, muoversi, camminare, oppure raccontare a un amico ciò che si sta vivendo, non farsi troppe paranoie mentali.
4. Dedicati ad attività artistico espressive
Scegli di dedicarti a teatro, canto, pittura, movimento, scrittura: qualsiasi cosa permetta di dare voce ai propri vissuti interiori. Molto utili in questo senso le principali artiterapie, in particolare la teatroterapia, perché permette di sperimentare in un gruppo protetto nuovi modi di comportarsi.
5. Trova il coraggio di allontanare chi lo merita
6. Definisci amici solo le persone di cui ti puoi realmente fidare.
7. Condividi con gli amici le tue problematiche, e chiedi aiuto in caso di bisogno.
8. Impara a convivere con la tua paura, ma ascolta e libera le tue emozioni.
9. Parla con persone che hanno avuto attacchi di panico e che li hanno risolti.
10. Diventa consapevole che dagli attacchi di panico si guarisce.