
Sulle orme dell’artista
Tra le magie della città catalana c’è anche il clima. A novembre si respira ancora aria d’estate, con le temperature che si aggirano tra i 18 e i 20 gradi. Girare a piedi o a bordo di un taxi ecologico a tre ruote è l’ideale, perché i monumenti sono tutti raccolti, a poca distanza l’uno dall’altro. E Gaudí riveste il ruolo del protagonista. Sul Paseo de Gracia, i riflettori sono puntati sulle sue opere moderniste: le forme fiabesche di Casa Batllò (civico 43, www.casabatllo.es) e La Pedrera oCasa Milà (civico 92, www.lapedreraeducacio.org), oggi sede di un centro culturale. A soli cinque minuti di distanza, Casa Calvet (Calle Caspe 48) si fa notare per lo stile più conservatore.
Chi vuole dormire in zona può fermarsi al Boutique hotel Omm (Rosselló 265, tel. 0034934454000, www.hotelomm.es, da 48 euro), sul Paseo de Gracia: dalla terrazza si gode un incantevole panorama sulla Sagrada Familia.
Tappa imperdibile è un’altra creazione di Gaudí: Parc Güell (nella foto), unione perfetta tra architettura e natura. È un parco affacciato sulla città, dove rilassarsi tra sculture di dragoni, fontane e panchine sinuose, ricoperte da mosaici che riflettono i raggi del sole e creano armoniosi giochi di colori.

Tempo di movida
Volete calarvi nella vera anima cosmopolita e vivace di Barcellona? Basta allontanarsi da La Rambla, uno dei viali pedonali più noti del mondo, e puntare la cartina verso il quartiere di Raval. Qui si concentrano gallerie d’arte, atelier di stilisti emergenti e un delizioso mercatino di libri, appuntamento irrinunciabile della domenica mattina. Le vie della zona sono sospese tra un passato dall’atmosfera noir (agli inizi del Novecento venivano esiliati i lavoratori orientali, ecco perché è chiamato anche Barrio Chino) e una fortissima voglia di modernità. È qui, infatti, che si trova il Museo d’arte contemporanea (Plaça dels Angels 1, www.macba.es), che ha decisamente rilanciato la zona. A proposito di musei, da non perdere l’offerta di Articket (www.articketbcn.org), che con un biglietto unico di 22 euro permette di visitare le esposizioni più importanti, come la Fondazione Mirò (Parc de Montjuïc s/n, www.fundaciomiro- bcn.org). Ma passeggiare per il Raval significa anche farsi solleticare il naso e le orecchie dagli odori e dal brusio che arrivano dai mercati di San José (o Boqueria) e di San Antoni. Tra le bancarelle affollate non si può resistere dal fare incetta dei salumi tipici iberici: il chorizo, la salsiccia speziata con la paprika, e il jamon serrano, il famoso prosciutto locale.
Sul lato opposto della Rambla, nel quartiere vecchio de La Ribera, spicca invece il mercato di Santa Caterina (www.mercatsantacaterina.net). Merito della copertura, progettata dagli architetti Enric Miralles e Benedetta Tagliabu, che ha le forme di un mosaico ondeggiante e riproduce alla perfezione tutti i colori della frutta e della verdura.
Nella foto, Porto Olimpico: qui si concentrano i locali dove fare le ore piccole.

Ma Barcellona è anche terra di sperimentazioni musicali. Ed è così che nascono gli spettacoli di Opera y flamenco (da 30 euro), una miscela alternativa tra i ritmi tradizionali di Bizet e l’energico spirito gitano. Sono in scena fino al 28 novembre al Teatro Poliorama (Rambla dels Estudis 115, www.teatrepoli orama. com) e al Palau de la Musica (Carrer Sant Pere Més Alt s/n,www.palaumus ica.org), splendido palazzo in stile art-nouveau.
Prima di chiudere la serata è d’obbligo una puntatina al porto Olimpico, zona movimentata e ricca di locali, per assaggiare le tapas e le grigliate di La Tramoia (Rambla Catalunya 15, www.latramoia.com).
Il viaggio
Con Vueling (tel. 899399888, www.vueling.com), la compagnia aerea low cost spagnola, si vola a Barcellona da 25 euro a tratta, con partenze da Roma, Milano, Venezia, Palermo, Verona e Napoli. Per la visita del Papa, Grimaldi Lines (tel. 081496666, www.grimaldi-touroperator.com) ha creato un pacchetto di 5 giorni da 154 euro a persona, con trasferimento in nave da Civitavecchia, Livorno e Porto Torres.
Nella foto, le sculture che chiudono la Rambla.