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Piccoli trucchi per ritrovare il piacere di stare a tavola
di Maddalena De Bernardi
26.03.2015
IL PIACERE DI ASSAPORARE
Anziché essere vissuto come strumento di tortura, il Galateo può dare una mano al benessere perché le buone maniere, in fondo, costituiscono una modalità con cui vivere lo stare a tavola non solo come un bisogno necessario per placare l'appetito, ma come un momento di bellezza e piacere. La prima lezione utile? Scegli la lentezza. Prima di avventarti sul cibo effettua alcuni respiri profondi: guarda ciò che hai nel piatto e prova a percepire il dono che la natura, insieme al lavoro dell'uomo, sta per darti. Masticare lentamente e assaporare ogni boccone è imparare a godere del cibo nel suo essere sacro, nutrimento per il corpo e lo spirito.
APPARECCHIARE CON STRATEGIA
Prima di cena metti in tavola vasetti, avanzi e i contenitori aperti e conservati in frigo? Attenzione, rischi di mangiare di più: decisamente meglio lasciare sul tavolo solo ciò che si mangerà. In questo modo tenderai a limitare gli assaggi e concentrarti sulla portata principale. Apparecchia con cura, anche se sei da sola: aggiungerà una nota gentile dal punto di vista estetico, ma è prezioso anche a livello della consapevolezza. Quando si mangia in fretta, in piedi, quasi di nascosto, la percezione che si sta consumando qualcosa tende a diminuire e può accadere di non dare importanza al pasto fino al punto di non considerarlo tale o dimenticarsene. Accade di frequente agli studenti universitari: mangiando in maniera sregolata, si ha l’impressione di saltare i pasti, invece si finisce spesso per superare il fabbisogno calorico giornaliero. Invece del panino in fretta e furia, siediti e assapora ogni boccone.
COM’È IL TUO PIATTO?
Non è solo una questione di eleganza, ma soprattutto di salute: a un piatto strabordante è preferibile una porzione normale, anche quando hai molta fame. Eventualmente potrai aggiungere successivamente un ulteriore cucchiaio… oppure scoprire che in realtà non ti senti più così affamata. Spesso è soprattutto una questione mentale: mangiamo per noia, compensazione, rabbia, per questo è importante osservare il corpo e le emozioni profonde connesse al momento. Mangiare un frutto prima dei pasti e iniziare con un’insalata è un’abitudine sana in grado di restituire al corpo vitamine e sali minerali, placare l’appetito più in fretta abituando il palato a sapori freschi e semplici.
AUMENTA LA CONSAPEVOLEZZA
In numerosi monasteri del mondo il momento del pasto era, ed è, immerso in un silenzio assoluto. Non si tratta di una sterile imposizione, bensì di riscoprire l’ascolto delle proprie sensazioni e concentrarsi sul cibo, che non è solo sostanza per il corpo, ma anche nutrimento delle nostre emozioni. Quando mangi insieme ad altre persone esercitati a non dimenticarti del cibo e, anzi, fare attenzione al gesto che stai compiendo. Mastica con la bocca chiusa, evita di mangiare davanti alla tv e insieme alle persone con cui condividi il pasto crea un momento di pace, in cui rilassarti anche solo per un attimo. Immagina l’energia del cibo preparato per te che arriva nel tuo corpo e lo sostiene con la forza che serve per affrontare la giornata. Il cibo è sacro: attiva il corpo, risveglia i sensi, è collegato alla sopravvivenza così come al desiderio ed è ciò che ancora l’essere umano alle radici che permettono la nostra vita sul pianeta Terra.
IMPARA A MASTICARE
Una buona masticazione ha effetti positivi sul dimagrimento e il metabolismo, attiva il senso di piacere connesso al cibo e influisce sulla digestione. Ecco perché masticare lentamente e assaporare il cibo fa bene al corpo e alla mente: secondo i dati di diverse ricerche anche il senso dell’olfatto, sollecitato quando ci troviamo in cucina, occupa un ruolo importante perché più si annusa e assapora, più si tenderebbe a mangiare in quantità minori. Utilizza le posate, anche per la pizza, in modo da evitare la fretta. Di solito tendi a ingurgitare tutto a velocità mai vista? Se desideri sperimentare una semplice strategia per aumentare la consapevolezza prova a mangiare con le bacchette, ti renderai conto di ogni boccone imparando a rallentare e ascoltare di più le tue percezioni.
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