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Ecco le pellicole con i 16 migliori cuochi e cuoche della storia del cinema! Quale preferisci?
01.10.2012
Ecco le 16 pellicole più…appetitose della storia del cinema! Secondo te, ne abbiamo dimenticato qualcuna? Se vuoi, puoi segnalarcelo nei commenti.
Meryl Streep interpreta con impeccabile maestrìa l’americana Julia Child, trasferita nella Parigi degli anni ‘50 per seguire il marito diplomatico. Proprio a Parigi apprende i segreti della cucina locale. In poco tempo è lei ad insegnare l’arte culinaria ai francesi. Grazie a un originale gioco di flashback le ricette di Julia rivivranno nel blog della quasi omonima Julie (Amy Adams). Un film squisito, con Meryl in stato di grazia, come al solito.
Julie & Julia, regia di Nora Ephron, USA, 2009
Tutte e tutti conoscono questo bel film in cui Juliette Binoche si esibisce nella realizzazione di pietanze, torte, cioccolatini e dolciumi vari talmente buoni da sconvolgono la vita di un pacato (un po’ troppo pacato, in verità) paesello della Borgogna. Ma alla fine anche i più torvi benpensanti dovranno arrendersi alle piccoli grandi gioie del palato.
Chocolat. Regia di Lasse Hallström. USA/Gran Bretagna, 2000
1871: la francese Babette, perseguitata dai communardi, ripara in un villaggio danese, ove diventa la domestica di una coppia di sorelle anziane e un po’ bigotte. Ma in un’occasione speciale cucinerà a spese sue, per loro e per gli ospiti, una cena dal menu sorprendente. Vien quasi voglia di sedersi a tavola coi personaggi, e gustare al loro posto quei piatti straordinari. Premio Oscar come Miglior Film Straniero nel 1988.
Il pranzo di Babette. Regia di Gabriel Axel. Danimarca, 1987
La divisa da cameriera nasconde una vera poetessa della pasticceria, inventrice di gustose ricette dai nomi stravaganti. E come se non bastasse, quando la nostra waitress resta incinta, sfugge al marito manesco, padre del nascituro, e si invaghisce del ginecologo, ovviamente sposatissimo. Film delizioso, per nulla banale. Ultima regia della povera Adrienne Shelly, uccisa da un violento vicino di casa poco prima dell’uscita del film.
Waitress – Ricette d’amore. Regia di Adrienne Shelly. USA, 2007
Se ti piacciono Luca Argentero, le commedie e le ricette al cioccolato, questo è il film che fa per te. Luca va a Perugia, capitale italiana delle ricette al cacao, a imparare l’arte della pasticceria. Sulla sua strada troverà l’amore di Violante Placido e l’enigmatico maestro cioccolataio Neri Marcorè. Il film ha avuto un notevole successo e quindi ne è stato realizzato anche un sequel. Però il primo episodio ci sembra meglio del secondo. Ed è pure più goloso…
Lezioni di cioccolato. Regia di Claudio Cupellini. Italia, 2007.
Lezioni di cioccolato 2. Regia di Alessio Maria Federici. Italia, 2011.
Catherine Zeta-Jones è la chef di un grande e lussuoso ristorante. Il piacente Aaron Eckhart le fa da vice, appena assunto. Tra malintesi, litigi, riconciliazioni e pietanze succulente, i due non sfuggiranno all’amore. Sapori e dissapori è il disinvolto remake di Ricette d’amore, che a dispetto del titolo poco fantasioso fu un bel film europeo del 2001 diretto dalla tedesca Sandra Nettelbeck, interpretato da Martina Gedeck e dal nostro Sergio Castellitto. Ma anche la versione americana è carina, e di certo risulta più facile da reperire.
Sapori e dissapori. Regia di Scott Hicks. USA, 2007
Chiunque può cucinare, persino un topo. In questo caso un topino particolarmente abile nel preparare diversi piatti, fra cui una superba ratatouille in grado di sorprendere il più esigente dei giornalisti gastronomici. Di tutti i film targati Pixar, questo è forse quello dotato della miglior sceneggiatura. Insomma un cartone animato adatto a noi grandi e non solo ai piccini. Da vedere con tutta la famiglia, all’ora di cena. Oscar come Miglior Film d’Animazione 2008.
Ratatouille. Regia di Brad Bird. USA, 2007.
La bravissima cuoca Penelope Cruz e il bel brasiliano Murilo Benício si amano, si lasciano, si maledicono, si rincorrono, tornano insieme. E insieme cosa fanno? Ma che domande: cucinano! Perché come dice Penelope, mai dimenticare l’ingrediente finale di ogni ricetta: condividere il piatto con chi si ama. Se vi incuriosiscono i sapori piccanti della cucina bahiana, procuratevi questo film, qualcosa di buono da sgranocchiare durante la visione e una buona compagnia con cui guardarlo.
Per incanto o per delizia, regia di Fina Torres. USA, 2000
Alta cucina, musica e sesso: mica male, come programma per una serata. Questo incantevole film racconta la storia dapprima mesta ma poi felice del ristorante Soul Kitchen, del suo proprietario stregato da una fidanzata lontana e del suo follemente geniale chef autore di ricette estrose come il “papillion di gazpacho andaluso” o la “festosa schiuma di Venere su letto soul di uva passa”. Vincitore del Premio Speciale della Giuria al festival di Venezia nel 2009.
Soul kitchen. Regia di Fatih Akın. Germania, 2009.
Chiunque abbia visto La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek di certo ricorderà la scena della sontuosa rassegna di dolci preparati da Massimo Girotti per la sua allieva, l’aspirante pasticcera Giovanna Mezzogiorno. Film commovente e pluripremiato. Da vedere o rivedere, senza vergognarsi degli inevitabili lacrimoni prima dei titoli di coda.
La finestra di fronte. Regia di Ferzan Ozpetek. Italia, 2002.
I pomodori di colore verde non sono quelli acerbi: rappresentano una varietà molto particolare, un ingrediente spesso sottovalutato in cucina. Un’appetitosa ricetta dà il titolo a questo film sull’amicizia fra due ragazze anticonformiste in tempi un cui l’anticonformismo non era ben visto, cioè negli anni Trenta, nel Sud segregazionista e maschilista degli Stati Uniti. Da rivedere, fra amiche, davanti alla tv e a un bel piatto di pomodorini verdi fritti.
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, Regia di Jon Avnet, USA, 1991.
Filmone storico. Nel 1671 il Re Sole Luigi XIV annuncia che andrà a visitare il principe di Condé, accompagnato dall’immensa corte. Incaricato dei festeggiamenti è il talentuoso e sofisticato cuoco François Vatel, cui per tre giorni toccherà organizzare pranzi spettacolari tra fuochi d’artificio e giochi d’acqua. Ma l’intrigo, l’amore e il destino congiurano dietro l’angolo. Un film per curiosare fra tavolate davvero scenografiche e ricette d’altri tempi. Cast di stelle: Gérard Depardieu, Uma Thurman e un perfido Tim Roth, imparruccatissimo.
Vatel. Regia di Roland Joffé. Francia, 2000.
Tognazzi nei panni dello chef è semplicemente perfetto. In questo film organizza un weekend gastronomico, una colossale scorpacciata insieme a certi amici (Marcello Mastroianni, Philippe Noiret e Michel Piccoli). Ma il finale, come peraltro progettato dai commensali, non sarà affatto lieto. Il film ebbe molto successo. Ma ti avvisiamo: contiene qualche scena davvero “provocatoria”, per così dire, insomma ne sconsigliamo la visione ai bambini, ecco.
La grande abbuffata. Regia di Marco Ferrari. Italia, 1973
Il vero protagonista di questo film è il cuscus di pesce, cucinato da Souad, la madre di famiglia interpretata da dall’attrice Bouraouia Marzouk. Nessuno al mondo fa il cous cous come Souad, dicono i suoi figli e l’ex marito. Ed ecco che intorno al talento di mammà i parenti costruiscono un intero ristorante. Film francese, Leone d’Argento a Venezia 2007, ideale per una serata con le amiche radical chic affamate di squisitezze arabe e maniache del cinema d’essai.
Cous cous, regia di Abdellatif Kechiche. Francia, 2007.
Sono fratelli e si chiamano Primo e Secondo: con quei nomi quale mestiere potevano fare, se non i cuochi? Eccoli quindi ad aprire un ristorante italiano, e a preparare una cena da favola per il cliente più importante della loro carriera, il grande cantante italoamericano Louis Prima. Un film sulla gioia della cucina, e la poetica scena finale della frittata andrebbe incorniciata. Ma se non hai visto il film, non ti diremo nulla di più.
Big Night, Regia di Stanley Tucci e Campbell Scott. USA, 1996.
“Sesso e cibo: si può desiderare altro?” recita la locandina. La risposta, probabilmente, è: no. In questo incantevole film di un amore clandestino nell’America Latina del primo Novecento, la protagonista è una incompresa artista della cucina, capace di comunicare i sentimenti attraverso la preparazione di piatti saporiti…
Come l’acqua per il cioccolato, di Alfonso Arau. Messico, 1992
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