
1. Fare una buona impressione
La prima impressione è fondamentale. Per questo: puntualità e tranquillità; stabilire una buona relazione con il selezionatore. Basta un sorriso sincero ed una stretta di mano.

2. Prepararsi sui punti deboli
Per non farsi etichettare in base ai propri apparenti punti deboli, occorre: Ammetterne serenamente la plausibilità; dimostrare come, essendone consapevoli, abbiamo già noi stessi individuato gli antidoti ai rischi che essi possono portare.
3. Informarsi sull’azienda
È importante informarsi sull’azienda presso la quale si andrà a fare il colloquio per poter poi rispondere in modo concreto alla classica domanda: “Ha qualche domanda da porre?” Basta visitare il sito internet aziendale.

4. Tranquilli e sorridenti
Essere nervosi prima di un colloquio è normale. Un buon selezionatore saprà mettervi a vostro agio e instaurare un clima positivo. Assumete un atteggiamento sereno e sorridente: darà al selezionatore l’impressione di una persona che riesce a reagire anche nelle situazioni di stress lavorativo.
5. Né ingenui né eccessivi
Essere sinceri non significa essere ingenui. Si ha l’occasione di parlare di sé stessi, senza distorcere i fatti, analizzando i fatti con realismo. Evitare di dare giudizi e di fare affermazioni estreme e drastiche.

6. Pensare positivo, creativo
e concreto Le aziende cercano nei futuri collaboratori persone positive, concrete, propositive ed attive. Mai sembrare lamentosi, teorici e passivi.

7. Parlare, per favore
Il colloquio non deve diventare un interrogatorio. Motivate e sviluppate le vostre risposte: in questo modo, dimostrerete capacità espressive, rigore logico e metodo.

8. Attenzione al linguaggio
Utilizzare un linguaggio semplice Se si è colti alla sprovvista da qualche termine ignoto, piuttosto che annuire, conviene chiedere che cosa si intende.

9. Tenere presente chi si ha di fronte
Il selezionatore è interessato quanto voi al buon esito del colloquio: non va visto come un nemico.

10. La comunicazione non verbale
Si parla non solo con le parole, ma anche con la gestualità, la voce e lo sguardo. Adottate un atteggiamento spontaneo e naturale. Attenzione ai dettagli: evitate atteggiamenti scontrosi e rigidi, lo sguardo corrucciato e il tamburellare delle dita sul tavolo.
Vedi anche: Agenda del laureato – a cura di Gian Battista Rosa – Actl (Associazione per la Cultura e il Tempo Libero) – www.sportellostage.it – euro 9,90