Benessere con i cibi fatti in casa

IL VALORE DEL CIBO FATTO IN CASA

«Lo zucchero non va sostituito ma limitato. Per esempio, è facile in pochi giorni abituarsi a un solo cucchiaino di zucchero nel caffé invece dei classici due: ci vuole circa un mese per abituarsi a bere il caffè amaro, poi non si torna più indietro. I dolci, se dobbiamo controllare il peso o perderne, devono essere limitati a un “regalo” che ci si fa una volta alla settimana» spiega Carla Lertola, (facebook/Liberidallediete, Twitter @carlalertola). «I sughi già pronti sono concessi a patto che non se ne abusi, in modo che il livello totale di zuccheri giornaliero rimanga controllato. Un’alternativa sicuramente più valida è quella di prepararsi da soli la passata, semplice, gustosa, sana e a prova di sorprese!»

La colazione ideale

BUON GIORNO CON ENERGIA

La colazione ideale per iniziare bene la giornata? «Prevede caffè o tè con al massimo un cucchiaino di zucchero, un bicchiere o una tazza di latte parzialmente scremato o yogurt magro, anche alla frutta, e cereali o un prodotto da forno semplice che preferibilmente non superi le 430 Kcal/etto». Attenzione al cornetto tutti i giorni! Carla Lertola ricorda: «Limitare al massimo brioche (semplice o farcita) e prodotti da forno troppo elaborati come pasta frolla o sfoglia, ma concedersi qualche volta una torta fatta da noi, ad esempio ricca di fibre come le carote e non di grassi».

Pranzo fuori casa

PAUSA PRANZO IN GIRO

Anche tu a pranzo vai sempre di corsa e spesso mangi fuori casa? «L’ideale sarebbe portarsi qualcosa di pronto da casa, seguendo la regola del Metodo Carla Lertola, che prevede un pasto bilanciato e completo quindi presenza contemporanea di proteine, grassi e carboidrati. Un esempio è un panino semplice con formaggi (preferibilmente freschi e a basso contenuto di grassi) o salumi sgrassati o pesce affumicato: attenzione, però, a non mischiare formaggi e salumi insieme ma considerarli alternative gli uni degli altri. Ottima la scelta del pane integrale, senza mai dimenticare le verdure. Perfetto anche un piatto unico di riso, pasta, oppure cous cous con verdure e quote proteiche (uovo, carne, pesce), tenendo d’occhio i condimenti».

Aperitivo senza ingrassare

APERITIVO… COL SORRISO!

La passione per aperitivi e cene con gli amici può avere conseguenze drammatiche per la bilancia. Il segreto per non accumulare chili di troppo? «Puntare sulle verdure e pinzimoni per sgranocchiare qualcosa invece del pane o delle patatine. Contare i bicchieri di vino consumati e fermarsi al massimo a due». La dietologa Carla Lertola consiglia: «Meglio un bicchiere di vino o una birra piccola rispetto ai cocktails, ricchi di sciroppi e alcool. È sempre preferibile evitare di abbuffarsi all’aperitivo e sopratutto non sostituirlo alla cena… l’apericena è un disastro calorico!

Attenzione ai condimenti

ATTENZIONE AI CONDIMENTI

I latticini? Non vengono messi al bando dal Metodo Carla Lertola, perché sono considerati essenziali. Latte e yogurt vanno consumati quotidianamente, mentre le porzioni di formaggi, preferibilmente freschi, non devono superare le tre volte alla settimana. Per i condimenti e per cucinare meglio limitare l’uso di burro o la panna. Anche la panna vegetale va limitata alla produzione di dolci, che in ogni caso devono essere consumati molto saltuariamente. L’imperatore dei condimenti è l’olio extravergine di oliva, ricorda Carla Lertola, che aggiunge: «Ricordiamoci che molti alimenti sono gustosi anche senza aggiunte. Attenzione al parmigiano a pioggia: ne basta una spruzzata per insaporirne la pasta, un cucchiaino raso, poi mescolate bene».

Attacco di fame

SNACK… SALUTARI!

Un attacco di fame improvvisa? Per ovviare al cosiddetto “buco allo stomaco” senza influire negativamente sul consumo calorico Carla Lertola consiglia la verdura: «Perfetti i pomodorini, facili da lavare e pratici da portarsi dietro. Durante l’estate via libera all’anguria, che ha meno calorie dei pomodori e contiene tanta acqua. Un bel pinzimonio fresco, da tenere sempre pronto!».

Errori alimentari

GLI ERRORI PIÙ FREQUENTI

Quali sono gli errori che si commettono senza rendersene conto? «Lasciare la bottiglia del vino a tavola invece di riempire un bicchiere e centellinarselo. Mettere il cestino del pane a tavola prima di iniziare il pasto. Mangiare il pane con la pasta: bisogna scegliere o uno o l’altro. Usare l’olio come se piovesse sulle pietanze invece di abituarsi a dosarlo con il cucchiaino. Portarsi l’intera stecca di cioccolato davanti la tv invece di tre cubetti. Chiudere il pasto con i formaggi. Mangiare troppo in fretta senza gustare il cibo» chiarisce Carla Lertola e aggiunge: «“Piluccare” tutto il giorno inconsciamente aumenta il conto calorico. Il cervello ci mette circa 20 minuti per capire che stiamo mangiando e calmare cosi la fame: ecco perché dobbiamo puntare su grandi quantità di verdure per superare questo gap temporale senza ingurgitare troppe calorie».

Usare le spezie

IL POTERE DEGLI AROMI

«Erbe aromatiche e spezie sono condimenti eccezionali che servono a limitare il sale, spesso usato in eccesso nelle nostre cucine. Inoltre, danno sapore» indica Carla Lertola, che ammette: «Trovo il curry eccezionale! L’ho previsto in diverse ricette del mio libro Liberi dalle diete, perché è una miscela di spezie dalle proprietà antiossidanti, immunostimolanti e in grado di favorire la digestione. Perfetto con il pollo e le verdure, ne esalta il sapore»

Cosa mangiare il giorno dopo

DOPO UNA CENA IMPORTANTE

The day after: quali sono le buone abitudini da tener presente il giorno dopo una cena importante? Spiega Carla Lertola: «Nel mio libro Liberi dalle diete vi dedico un intero capitolo con delle ricette specifiche, perché l’errore più frequente che si fa è saltare il pasto o addirittura digiunare. A parte la fatica e il cattivo umore che provocano, il metabolismo si accorge di questi trucchi e poi recupera con gli interessi. Quindi, evitiamo di saltare, meglio fare un pasto normale: consiglio il tè verde depurativo come bevanda, un pesce magro con patate alla sera e orzotto con ricotta e pomodorini a pranzo».