Per affrontare un argomento non facile con il proprio datore di lavoro occorre comunicare sicurezza e determinazione. E tu, quanto credi in te stessa?

Basati sui fatti

Cerca on line la retribuzione media per il tuo ruolo (puoi andare su siti come repubblica.jobpricing.it) e poi fai una richiesta realistica, per mostrare che il tuo non è un capriccio. Stila un elenco dei tuoi meriti: risultati raggiunti, clienti acquisiti, criticità superate, risparmi attuati. Numeri e fatti sono le armi più convincenti per mostrare che vali.

Scegli il momento giusto

L’ideale è fissare un incontro subito dopo un successo personale. Meglio se di venerdì: studi recenti dicono che in vista del weekend siamo più rilassati. Ma valuta prima il contesto aziendale in cui avanzi la tua richiesta: se ci sono segni meno nei fatturati, rischi di bruciarti l’occasione.

Mostrati determinata

Il tuo corpo deve comunicare che sei sicura e decisa. Entrando, abbozza un sorriso, guarda il tuo interlocutore negli occhi e assumi una posizione evitando di tenere le braccia conserte, le gambe incrociate o le mani sul volto: sono tutte spie di incertezza.

Dosa bene le parole

Chiedi una gratificazione, non un aumento e quantificalo in percentuale, non in euro: ha un impatto più soft. Non dire «Sono insoddisfatta» ma «Darei il meglio se».

Hai intenzione di minacciare di andartene? Accennalo dicendo: «Vorrei poter restare». Infine, punta sul merito e non sul bisogno che hai dell’aumento per motivi personali: l’azienda concede un aumento se è utile prima di tutto a lei.

Proponi un’alternativa

Di fronte a un “no”, richiedi dei benefit come auto, assicurazioni o il telefono aziendale. E prima di andartene, domanda quando potrete riparlarne, stringi la mano e ringrazia. Se sei acida, avrai meno possibilità di ottenere quello che vuoi.