Lavoro e stress: come ritrovare l’equilibrio
La parola stress è ricorrente oggi più che mai: può essere causa di disturbi come ansia, depressione, mal di testa e insonnia. E molto spesso è strettamente collegata al lavoro, specie quando questo pervade ogni momento della giornata, anche solo con chiamate, mail e simili a cui prestare attenzione anche al di fuori dell’orario di lavoro vero e proprio.
Sono tante le ricerche che hanno spiegato quanto influisca negativamente sul piano psicologico la consapevolezza di poter ricevere chiamate ed e-mail di lavoro in qualsiasi momento, senza potersi mai rilassare del tutto.
Se è vero, però, che un po’ di stress è inevitabile (e in alcuni casi anche indispensabile per mantenere alti i livelli di produttività), è anche vero che ci sono dei piccoli accorgimenti per poter limitare i danni e allontanarsi dalla costante reperibilità dei nostri giorni.
Se sentirsi sopraffatti è inevitabile, ci sono alcune strategie che possiamo mettere in campo per ritrovare un buon equilibrio tra il tempo della vita privata e quello lavorativo.
Disconnettiti per staccare la spina
Una delle principali cause di stress è la consapevolezza che si potrebbe ricevere una chiamata o un messaggio di lavoro da un momento all’altro. Per questo sarebbe bene riuscire a crearsi un momento che sia totalmente tuo, libero da ogni pensiero o potenziale disturbo.
La notte è il momento dedicato al sonno e al riposo e sarebbe bene spegnere il telefono e tenerlo non troppo vicino alla testa. L’ideale sarebbe poi riuscire a staccarlo anche un paio d’ore la sera, quando si torna a casa dal lavoro.
Secondo uno studio dell’Università di Gothenburg, in Svezia, l’uso ininterrotto del computer può essere associato a stress, perdita di sonno e depressione nelle donne. Per questo sarebbe bene riuscire a fare una pausa almeno ogni due ore e riuscire a spegnere del tutto il pc qualche ora prima di andare a dormire, senza rimanere incollati allo schermo oltre l’orario di lavoro per controllare mail, social network o altro.
Silenzia le notifiche per sentirti libera
La reperibilità costante influisce notevolmente sul livello di stress di un individuo, come dimostrato da diversi studi. Con l’avvento degli smartphone, le mail sono diventate ormai l’equivalente di un sms: si mandano e si leggono a qualsiasi ora e in qualsiasi momento. Per non parlare di chi utilizza per lavoro anche sistemi di messaggistica come Watsapp.
Sbagliato. C’è un tempo per il lavoro e un tempo per se stessi. Se non fai un lavoro per il quale è necessario rispondere anche nel weekend e agli orari più impensabili (dicesi “reperibilità”) fai in modo che non ti raggiungano (usa un indirizzo separato per i messaggi privati, o metti un filtro che ti permetta di vedere solo quelle che vuoi).
Ricorda che anche i social network possono sovraccaricarti mentalmente. Le notifiche sugli aggiornamenti possono essere causa di distrazione e dipendenza. Una volta ricevuta una notifica la nostra mente è portata a voler sapere di cosa si tratta, innescando un circolo potenzialmente vizioso, nonché l’irritante sensazione che qualcosa stia sempre per arrivare.
Disattivare almeno il suono è già un passo in avanti verso la libertà.
Respira per ridurre la tensione
Per respirare bene non è necessario essere in un parco o un bosco circondati dal verde. L’importanza della respirazione è ormai cosa nota, grazie alla diffusione di pratiche come lo yoga e il pilates che grazie ad alcuni esercizi ci insegnano a ridurre la tensione e alleviare lo stress.
Se infatti respirare velocemente stimola il sistema nervoso simpatico, il respiro regolare fa proprio l’opposto: stimola il sistema parasimpatico e aiuta a rilassarsi.
Cammina per allontanare i pensieri
I benefici della camminata non sono solo fisici, ma anche e soprattutto psicologici.
Camminare aiuta a schiarire i pensieri e a rilasciare endorfina, che a sua volta è la nostra migliore alleata nella riduzione degli ormoni dello stress.
Andare a spasso per un parco o una strada circondata dal verde, inoltre, può stimolare la cosiddetta “attenzione involontaria”, quel meccanismo per cui qualcosa attrae il nostro sguardo e cattura l’attenzione distraendoci dai foschi pensieri.
Ascolta musica classica per rallentare il battito
Ascoltare buona musica aiuta a stimolare i neurochimici del buonumore, come per esempio la dopamina. L’ideale sarebbe la classica, che con il suo ritmo rallenta il battito e aiuta ad abbassare la pressione.
Ma qualunque tipo va bene, purché sia quella che ci piace e che ci dà la carica, poco importa che si tratti di Beethoven o degli ACDC.