“Se avessi detto questo…Se avessi fatto quest’altro”: i rimpianti sono, purtroppo, pane quotidiano per molti di noi. Ci si ritrova a pensare alla propria vita e a rimuginare sul passato, chiedendosi cosa sarebbe accaduto se si fosse agito in un determinato modo o se ci si fosse ritrovati a pronunciare una determinata frase.

Vivere di rimpianti però non fa bene, ma avvelena la vita e ci porta a non considerare (e a goderci) una cosa fondamentale: il presente. Perché se è vero che il passato non si può cambiare è altrettanto vero che l’esistenza (e il momento) vanno vissuti appieno senza pensare a quello che ci siamo lasciati dietro.

Perché viviamo di rimpianti

Cos’è il rimpianto? Si tratta di una reazione emotiva, ovviamente negativa, di fronte a eventi oppure comportamenti del passato. Già da questo riusciamo a comprendere un aspetto chiave della questione: il rimpianto ci tiene in qualche modo prigionieri in un tempo che purtroppo, non esiste più. Tutto ciò genera un vero e proprio cortocircuito emotivo: non riusciamo a cancellare i pensieri che riguardano il passato e che ci affollano la mente. Questo ci impedisce di concentrarci davvero sul presente. Ed è così che ci priviamo della possibilità di cambiare, sorprenderci e di… vivere! Finendo per nutrirci solo di malinconia e frustrazione. Il risultato? Nulla muta, solo perché a volerlo siamo proprio noi, imprigionati in una gabbia dorata che ci siamo costruiti da soli.

Come conviverci (e sconfiggerli)

Liberarsi dei rimpianti (o per lo meno imparare a conviverci) è essenziale per ritrovare la felicità di vivere il presente. Ci sono alcune strategie che è possibile mettere in atto per neutralizzare i pensieri negativi e le emozioni deleterie quando si presentano, combattendole nel modo giusto.

Vietato idealizzare

Per prima cosa è importantissimo capire che non è possibile idealizzare qualcosa che non si è verificato. Un passato alternativo magari non ti avrebbe reso felice e in ogni caso non potrai mai saperlo. Esistono di certo dei momenti dell’esistenza in cui si verifica una svolta, ma a tutto c’è sempre un perché. Ci significa che se in passato hai preso una determinata decisione è perché sentivi che era quella giusta. Continuare a chiedersi come sarebbe andata equivale a sabotare totalmente il presente. La cosa migliore da fare in questi casi è prendere coscienza del caso che è andata così: ora c’è il tempo presente e basta.

Non c’è un colpevole

Quando le cose nell’esistenza non sono come vorremmo spesso ci guardiamo indietro alla ricerca di un colpevole. In realtà non esistono errori, ma scelte. Proprio come non esiste la sfortuna. Sono proprio questi pensieri ad alimentare maggiormente il rimpianto e a rafforzarlo. A volte quello che ci sembra uno sbaglio potrebbe rivelarsi una svolta sorprendente, perciò è impossibile trovare un metro di giudizio adeguato per valutare il passato.

L’importanza di lasciar andare

Lasciar andare è qualcosa che tutti dovremmo imparare a fare nella vita perché ci regala un estremo senso di leggerezza e ci consente di andare avanti verso la prossima avventura. Quando il rimpianto è forte l’unica cosa da fare è proprio lasciare andare ciò che lo rende doloroso. Ad esempio il ricordo di una persona o di una situazione. Tanti psicologi suggeriscono di utilizzare la tecnica della visualizzazione: basta crearsi nella mente l’immagine dell’oggetto del rimpianto e guardarla mentre si allontana sempre di più, rimpicciolendosi, sino a scomparire del tutto. Riuscirci regalerà una iniziale tristezza, ma subito dopo una leggerezza straordinaria.

Basta lamentarsi

Nessun mutamento (e nessuna felicità) sono possibili se ci incateniamo da soli con rabbia e lamentele. Ricreare continuamente il rimpianto, riproporlo e alimentarlo non fa bene. Meglio invece smetterla di piangersi addosso e indirizzare le proprie energie verso qualcosa di positivo. Ad esempio una disciplina artistica, un corso particolare, uno sport o una chiacchierata con le amiche.

Nessuna critica

Restare impantanati nel rimpianto è facile se tutto intorno a noi è fatto di critiche. Mutare lo sguardo è importantissimo per vedere tutto sotto un’altra ottica che è quella della positività, della libertà e del cambiamento. Giocare sempre al ribasso con sé stessi, criticandosi per ogni cosa, non servirà a migliorare le cose, ma solo a peggiorarle.

Meno pensieri e più azione

Per cancellare i rimpianti è importante non abbandonarsi a certi pensieri, ma sostituirli con l’azione. Il passato è passato, ma di fronte a noi c’è un presente che va vissuto al meglio. Largo spazio quindi a nuove esperienze e uscite, a viaggi, conoscenze, progetti. Un piccolo esercizio sta nell’accettare sempre tutto quello che viene proposto: un modo ottimo per cancellare i vecchi schemi ed eliminare un senso di colpa che è solo un abito troppo stretto e soffocante che impedisce di danzare fra le meraviglie della vita.

Il potere della meditazione

Bastano pochi minuti per dedicarsi a una pratica che fa bene a corpo e mente. La meditazione, meglio se all’aperto, è straordinariamente efficace per consentirci di osservare dalla giusta distanza i nostri pensieri e creare finalmente un vuoto mentale che farà spazio a ciò che verrà.