Anche se non è una pratica troppo salutare, capita spesso di confrontarsi con le persone che ci circondano. In base ai casi, ci si può sentire superiori o inferiori nei confronti degli altri in base ai loro punti di forza e di debolezza. Al di là del fatto che confrontarsi con gli altri non fa bene a livello psicologico, quello che emerge da questi raffronti è che ogni individuo è diverso. Ogni personalità è costituita da punti di forza e di debolezza e l’unica cosa che conta è conoscere i propri.
Conoscersi a fondo, essere esperte di se stesse e delle proprie caratteristiche è fondamentale per avere il controllo della propria vita. Se sai quali sono i tuoi punti di forza, infatti, sai dove puoi spingerti di più, in cosa eccelli. D’altra parte, non devi considerare le tue debolezze come qualcosa di cui vergognarti né pensare che saranno la tua rovina. Anzi, è utile che individui le tue lacune, sono i punti di partenza su cui migliorare e applicarti.
Per sfruttare al massimo i tuoi punti di forza e migliorare i tuoi punti deboli, però, devi prima conoscerli.
Come possiamo conoscerci bene?
Pensiamo spesso di conoscerci in profondità e di saperci valutare meglio degli altri. Eppure, molte ricerche di psicologia dimostrano che quando veniamo interrogate sulle nostre qualità migliori e sulle nostre debolezze, spesso, non siamo poi così “competenti” rispetto a noi stesse.
Robert Kaplan è un professore e ricercatore della Harvard Business School (una scuola universitaria di Economia che fa capo all’Università di Harvard) e, insieme a David P. Norton, è l’ideatore della Scheda di valutazione bilanciata. Questo è un modello molto utile nella gestione delle imprese, ma si basa su osservazioni che possono avere delle correlazioni anche con la società e con gli individui. Il professor Kaplan ha scritto anche un manuale sulla ricerca del proprio potenziale (“What You’re Really Meant to Do: A Roadmap for Reaching Your Unique Potential”).
Nel suo libro, Kaplan osserva che la maggior parte delle persone in realtà non ha idea di quali siano i propri punti di forza e di debolezza. Il professore sostiene l’importanza, se non addirittura la necessità, che le persone siano consapevoli delle proprie caratteristiche, cioè che siano in grado di valutarsi. Questo è, secondo Kaplan, fondamentale per il proprio sviluppo personale.
Come conoscere i nostri punti di forza
I punti di forza sono tutto ciò in cui sei brava o, addirittura, eccelli, gli ambiti in cui hai un talento speciale. In genere, le qualità positive che rientrano tra i punti di forza sono riconoscibili anche in base ai feedback che ti hanno dato amici, familiari e colleghi nel corso del tempo, durante il periodo di studi e in ambiente lavorativo.
Se ti sei accorta di non sapere con esattezza quali sono le tue qualità migliori, ci sono alcuni esercizi utili per conoscere i tuoi punti di forza. Uno di questi, che forse ti è anche stato proposto nei colloqui di lavoro, è elencare tre qualità che ti portano a essere la migliore in determinati ambiti.
Se non sai individuarne tre, c’è un altro esercizio utile, che anche il prof. Kaplan propone nel suo libro.
Cerca in rete “tabelle di qualità”, troverai liste di aggettivi positivi che descrivono le persone. Sforzati di individuare cinque di questi aggettivi che ritieni ti rappresentino. Ricorda, non scegliere qualità che desideri avere, ma solo quelle ti rappresentano davvero. Puoi sceglierne più di cinque se lo desideri. Disponili numerandoli in ordine, dal numero cinque che è quello che ti rappresenta meno al numero uno in cui ti identifichi in pieno. Ora che hai la tua lista, sai quali sono i tuoi maggiori punti di forza. Sfruttali.
Come conoscere i nostri punti deboli
Conoscere i nostri punti deboli è importante tanto quanto sapere quali sono i nostri punti di forza.
Le debolezze ci possono impedire di realizzare grandi cose. Secondo una prospettiva positiva, le debolezze sono le aree in cui possiamo migliorare, sia ambito professionale sia personale.
Proprio come per i punti di forza, c’è un esercizio utile per individuare quelli di debolezza, se non riesci a elencarli da sola.
Cerca in rete una “tabella dei difetti”, individuane cinque o più che pensi abbiano molto a che fare con te e mettili in ordine. Assegna il numero cinque al difetto che è il meno pertinente per te e il numero uno a quello che ti rappresenta meglio.
Ora hai un elenco di alcuni dei tuoi punti deboli e puoi iniziare ad affrontarli.
Naturalmente esistono tanti test, molto più elaborati, utili per scoprire i tuoi punti di forza e di debolezza in modo più approfondito, come per esempio i test attitudinali specifici di questi aspetti della personalità.
Perché è importante conoscersi
Conoscersi e accettarsi, sia nelle qualità sia nelle debolezze, è essenziale per lo sviluppo e la crescita personale. Conoscere i nostri punti di forza e di debolezza ci dà una migliore comprensione di noi stesse e di come funzioniamo.
Sapere quali sono i punti di forza è un modo per individuare il nostro potenziale e applicarlo al meglio nell’ambito più conveniente per noi, quello in cui abbiamo maggiori probabilità di successo.
Conoscere le nostre debolezze, d’altro canto, ci dà una comprensione più chiara delle cose che potrebbero trattenerci, dei blocchi che ci impediscono di sfruttare il nostro potenziale.
Meglio concentrarsi sui punti di forza o lavorare sui punti deboli?
Molte persone chiedono se vale la pena dedicare del tempo solo a concentrarsi sui punti di forza o lavorare per migliorare i punti deboli.
In generale, sarebbe meglio concentrarsi maggiormente sui propri punti di forza. Essendo le cose in cui sei già brava, non farai fatica né sprecherai troppo tempo a perfezionare le tue qualità.
Focalizzarti sui tuoi punti di forza significa cercare opportunità anziché problemi. Invece di concentrarti sugli aspetti negativi, concentra le tue energie sulle cose in cui sei brava.
Insistere sulle proprie debolezze non fa troppo bene a livello emotivo: fa diminuire la fiducia in noi stesse, l’entusiasmo e le prestazioni complessive. Di solito, non si ottiene molto cercando di correggere la propria debolezza.
Lavorare anche sui punti deboli, tuttavia, può contribuire alla crescita personale. Senza avere l’aspettativa di eliminare le tue debolezze, puoi provare a correggerli: anche il più leggero miglioramento può darti molta soddisfazione e influire positivamente sul complesso delle tue prestazioni, in tutti gli ambiti.