Salve mi chiamo Ileana dopo 4 anni bellissimi con una figlia di 3 anni, dopo litigi in parte lavorativi per l'apertura di una nuova attività che assorbiva mio marito nelle ore notturne, mentre di giorno aveva un altro lavoro come direttore ,io mi lamentavo molto delle sue mancanze . La casa era diventata un albergo.

Le discussioni sono degenerate anche con brutte parole ed io gli ho chiesto l'allontanamento da casa. Lui ora vive sopra con la mamma che è stata fra le cause dei nostri problemi e alimentava in me ogni giorno con i suoi dispetti il nervosismo che io dopo riversavo su di lui. Mi sono allontanata per due mesi sia per lavoro sia per staccare la spina.

AFFIDAMENTO CONDIVISO: I TEMPI DI PERMANENZA DEI FIGLI PRESSO CIASCUN GENITORE

Lui veniva a vedere la bambina per poco tempo visti i suoi impegni. Ho avuto modo di riflettere e di chiedere scusa di non aver saputo comprendere il suo stress che aveva degenerato in un comportamento aggressivo in famiglia e sul suo lavoro. Ora lui dice di non fidarsi più di me. mi vede ambigua e vuole separarsi.

Io non ho accettato questa decisione perchè non vedo questa gravità, non capisco perché non si possa rincominciare anche per il bene della nostra bambina. Ma lui è rabbioso, cattivo, non puoi dirgli nulla che subito si degenera in una discussione isterica…come posso fare per fargli capire i veri valori della vita, la famiglia, la nostra belliss vita? Lui è anche fomentato dalla mamma che vede nel figlio l'unico maschio e la sua salvezza per la vecchiaia. Come faccio ad accettare questa situazione che va contro ogni logica per me ed il mio cuore?

Grazie

Ileana (nome di fantasia scelto dalla redazione)

Gentile Ileana,

credo d’aver capito dal suo racconto, dunque, che lei desidererebbe recuperare il rapporto con suo marito, che allo stesso tempo continua a presentare un certo livello di conflittualità, che per tutti i motivi da lei descritti in sintesi, da tempo sembrerebbe caratterizzare la vostra relazione. Evidentemente ci sono ancora alcune questioni irrisolte che non vi permettono di ricostruire un nuovo equilibrio, così come il vostro livello di comunicazione non vi consente di confrontarvi senza raggiungere alti livelli di scontro.

Concordo con lei che sia importante fare tutti i tentativi possibili per recuperare un rapporto di coppia che un tempo funzionava, soprattutto se vi è una figlia in comune, e soprattutto se alcune cause della crisi risiedono in questioni legate a stress lavorativo o dinamiche extra-familiari (rapporto con suocera etc)….questo però laddove entrambi siate dell’idea di fare ulteriori tentativi.

Nel vostro caso, come in quello di molti altri, ma devo dire non tutti, sarebbe molto indicata una terapia di coppia, soprattutto per affrontare le questioni relative a dinamiche disfunzionali come quella tra la coppia e l’eventuale genitore di uno dei due…provi dunque a proporre a suo marito questa strada, come vero ed ultimo tentativo.

Auguri