Quella dell’iper-connessione è un problema reale della nostra epoca: quasi senza accorgercene passiamo più tempo incollati allo schermo di smartphone e tablet che a interagire con qualcuno.
Certo, la tecnologia aiuta a conoscere nuove persone stimolanti e a mantenere rapporti di amicizia e/o lavoro anche a distanza, ma spesso può trasformarsi in un circolo vizioso dal quale è difficile tirarsi fuori.
Aggiornarsi ed essere connessi è necessario, ma non deve essere un gesto ossessivo . Proviamo insieme a pensare a cos’altro potresti fare anziché controllare di continuo la tua bacheca Facebook, all’insegna di un salutare detox digitale .
È l’azione più naturale del mondo eppure ce ne dimentichiamo spesso. Raddrizza la schiena, rilassa le spalle e cerca di far scendere il tuo respiro fino alla pancia, utilizzando il tuo diaframma. Mentre lo fai conta i tuoi respiri. Dopo poco sentirai le tensioni allentarsi e i pensieri alleggerirsi.
Compila delle liste non della spesa, ma dei desideri che vorresti esaudire, dei tuoi obiettivi, dei film che vorresti vedere, dei cambiamenti da fare in casa e dei posti che ti piacerebbe visitare. Rileggendo i tuoi appunti i sogni ti sembreranno progetti concreti e non ti resterà che organizzarti per realizzarli.
La musica è il sottofondo delle nostre vite: la usiamo in palestra per caricarci, in macchina per canticchiare, mentre camminiamo per accompagnarci a destinazione. Prova per una volta a far partire una canzone che ti piace e a concentrarti sul ritmo e i singoli strumenti. Sarai sorpreso da quanti elementi ci sono e come insieme lavorino in perfetta armonia.
Ci sono persone che vediamo tutti i giorni ma di cui non sappiamo nulla. Per una volta prova a chiedere a un collega o a chi saluti frettolosamente come sta, se ha figli o come va sul lavoro. Bastano poche domande per rendere meno superficiali le nostre relazioni e più piacevole il nostro ambiente.
È una delle cose più detestabili, ma piuttosto che prendere la forma della poltrona, impiega dieci minuti per rimettere in forma te. Di dieci minuti in dieci minuti gli addominali faranno capolino e non ti sembrerà neppure di aver fatto fatica.
Metti in borsa il romanzo che da tempo ti aspetta sul comodino e aprilo quando sei sui mezzi pubblici. Bastano dieci minuti per immergerti nella storia e rendere preziosi quegli noiosi spostamenti da casa al lavoro e viceversa. Attenta solo a non perdere la fermata.
Bastano pochi minuti per dare un senso a tutte le ore spese per studiare inglese, francese o qualsiasi altra lingua imparata in passato. Formula nella tua testa frasi semplici e rispolvera un po’ di grammatica. Quando riprenderai in mano il telefono come prima cosa vorrai controllare se le tue riflessioni erano corrette e non i like all’ultima foto su Instagram.