Per molti è un vero e proprio mood di vita. Un filo conduttore che determina l’andamento delle proprie giornate e il modo di approcciarsi agli altri. Di cosa parliamo? Delle critiche, le lamentele, le osservazioni non richieste e di tutti i tipici tratti distintivi di coloro che fanno, della voglia di contestare, rimproverare e disapprovare, la loro più grande “passione”, in due parole, le persone ipercritiche.
Una tendenza che porta, chi la vive, a mostrarsi sempre scontento, in disaccordo verso gli altri, attento agli errori altrui (o presunti tali), manifestando questi “sentimenti” attraverso la critica di chi hanno di fronte o lamentandosi di ciò che hanno e/o fanno. Ma che di fatto nascondono molto di più.
Perché si critica
Se da una lato, infatti, le persone ipercritiche appaiono come puntigliose, talmente sicure di sé da poter sottolineare le mancanze e/o errori altrui, ecc., in realtà nascondono una forte carenza di autostima, una tendenza all’apprensione e una certa difficoltà quando si tratta di comunicare ciò che sentono o di cui hanno bisogno. Cosa che compensano (in malo modo) lamentandosi o criticando ciò che vorrebbero diverso o chi hanno di fronte, al solo scopo di raggiungere i propri obiettivi.
Nonostante, quindi, l’avere a che fare con una persona ipercritica possa essere anche molto stancante (se non in certi casi deleterio per la propria autostima) è sempre bene prendere in considerazione il fatto che il problema che vi viene posto come vostro in realtà è della persona che ve lo sta facendo notare. Cambiando la vostra prospettiva a riguardo e imparando a non dare peso alle parole ricevute. Certo, non sempre è semplice o immediato, ma nemmeno impossibile. Così come non lo è il tutelarsi dagli attacchi delle persone ipercritiche, imparando a riconoscerle e, se possibile, a evitarle (o per lo meno a evitarne gli effetti). Ecco come.
Come riconoscere le persone ipercritiche in cinque passi
Se da una parte le persone ipercritiche possono ferire o infastidire, dall’altro è anche vero che le si può riconoscere piuttosto facilmente. Come? Osservandone i comportamenti tipici e agendo di conseguenza.
Per prima cosa, chi è ipercritico tenderà sempre a sfidare e/o contestare le vostre idee, opinioni ma anche molto più semplicemente qualsiasi cosa diciate o facciate. Non importa molto cosa sia, purché sia possibile venirvi contro e precisare o obiettare aspetti che, chiaramente, non aveva preso in considerazione. L’importante per loro è potervi attaccare.
Altra cosa che caratterizza le persone ipercritiche è la loro tendenza al non ascoltare chi hanno di fronte, a meno che non ci si trovi su un terreno a loro confortevole. Se la discussione si mantiene calma e rilassata, quindi, è molto probabile che non verrete ascoltati poiché il loro obiettivo è quello di farvi perdere la pazienza, risultando così nella ragione (a loro ovviamente).
Ogni qualvolta qualcuno si dimostra in disaccordo con lui/lei, è un attacco personale. Almeno questo è quello che crede la persona ipercritica, arrivando a vivere delle vere e proprie crisi date dall’impossibilità di capire che qualcuno non la pensa come loro (soprattutto se si tratta di un familiare e/o partner).
Altro aspetto che caratterizza le persone ipercritiche, poi, è la tendenza costante a minimizzare le opinioni altrui. Tratto distintivo dato dal loro forte egocentrismo che li spinge a non ritenere importante ciò che provano o sentono gli altri.
Infine, la persona ipercritica ha una vera e propria ossessione per i dettagli. Questo li porta spesso a non riuscire a considerare le situazioni nella loro interezza, focalizzandosi spesso su aspetti di poco conto per cui poi, ovviamente, avranno da ridire.
Come rispondere a chi ti critica?
Come già detto all’inizio, le persone ipercritiche sono le prime “vittime” del proprio atteggiamento poiché questo non è altro che il risultato di qualcosa di molto più profondo e di una insicurezza e scontentezza verso di sé prima che verso gli altri.
Ecco perché la cosa migliore da fare sarebbe fargli capire che non siete una minaccia né un pericolo, accettando le critiche quando e se giustificate, ma rispondendo con gentilezza, prontezza e immediatezza quando queste (la maggior parte delle volte) non lo sono.
Una cosa, infatti, è comprendere la stato generale e più intimo di chi critica, un’altra invece è farsi sopraffare e diventare noi stessi vittime dell’atteggiamento di chi abbiamo davanti. Per questo è importante difendersi facendo capire che, in ogni caso, non si è disposti a far passare ogni cosa, ma si è pronti a rispondere e a comportarsi di conseguenza a ciò che si riceve. Lasciando meno campo di azione alla persona ipercritica.
Altro tassello importante, poi, è il non cadere nell’autogiustificazione. Se avete deciso di fare una cosa è perché ci avete pensato. Se di fronte a una critica tendete a giustificarvi o a dare troppe spiegazioni non farete altro che alimentare e supportare la stessa. La scelta (se in buona fede) è solo vostra e non siete obbligati a dare spiegazioni, nemmeno se ricevete lamentele o appunti.
In poche parole, quindi, non fatevi mettere in soggezione da questo atteggiamento e da chi ne è artefice. Il “problema”, infatti, non siete voi e non ha senso mortificarsi o modificare le proprie azioni se la critica arriva da chi, per primo, non è in grado o non ha capito dove dirigere il suo sguardo e dove “lavorare”, ovvero dentro di sé. Per migliorare il rapporto con se stessi e, quindi, anche con gli altri.
Come essere meno critici con se stessi?
E se gli ipercritici siete voi? Il primo passo da fare per essere meno critici con se stessi è lavorare sulla propria autostima, iniziando ad apprezzarsi per quello che si è, senza nascondere i difetti, senza paragonarsi continuamente agli altri e accettando i fallimenti che fanno parte della vita. Concentratevi quindi sui vostri successi e sul vostro benessere fisico e psicologico per iniziare ad acquisire maggiore tolleranza verso quegli aspetti di voi che non vi piacciono. Solo compiendo questi passi riuscirete a essere meno severi con voi stessi. Ovviamente il percorso per essere meno critici con se stessi non è né facile né immediato. Spesso chi soffre di questa condizione deve rivolgersi a un professionista per capire come affrontarla e come uscirne: anche ammettere di non essere in grado di farcela da soli è un primo segnale di miglioramento.