2 ESERCIZI PER L’AUTOSTIMA DA FARE SUBITO
● Se una frase ti ha ferito È successo tanti anni fa, eppure ti ricordi ancora quella volta in cui tuo padre ti ha detto: «Non sei all’altezza». Da allora, ogni volta che devi affrontare un ostacolo, ti ritornano in mente le sue parole. Riscrivi il dialogo «All’inizio sarà doloroso, ma chiediti: che cosa avrebbe dovuto dire lui per non ferirti? E che cosa avresti risposto tu?» suggerisce Fulvio Fiori. «Rileggi ciò che hai scritto finché non senti dentro di te che quella voce è stata messa a tacere». ● Se ti senti in crisi Hai appena subìto una grossa delusione e ti sembra di non avere combinato nulla nella vita. Soprattutto se fai il paragone con gli amici e i colleghi. Fai l’elenco «Prenditi qualche minuto di riflessione per scrivere un elenco di tutti i traguardi che hai tagliato nel passato» dice Fiori. «Riguardalo, cercando di evocare quei momenti: la fatica, l’incertezza e infine la soddisfazione per avercela fatta. La mente tende a dimenticare, ma con queso “ripasso” riacquisti fiducia».
Allora perché non provare a mettersi a scrivere? Si può decidere di partire dalla propria vita ed esperienza o puntare su un racconto con dei personaggi inventati. Lavorare con l’immaginazione, oltre che essere un esercizio di creatività, permette di tirare fuori le nostre emozioni » dice Caterina Laini, psicoterapeuta.
«Quando scriviamo, il confine tra fantasia e vissuto personale non è mai così netto. Al contrario, tendiamo sempre a riversare una piccola parte di noi nei protagonisti usciti dalle nostre penne, anche in quelli che a prima vista appaiono molto diversi da come siamo». E allora può esserci un briciolo dei tuoi stati d’animo anche in un piccolo extraterrestre o in un eroe romantico d’altri tempi. «Il bello della scrittura terapeutica è ritrovare queste tracce di noi» continua Fulvio Fiori. «Una riga dopo l’altra, impari che se puoi decidere il destino dei tuoi personaggi, puoi anche ritornare a essere l’autore della tua vita: cioè riprenderla in mano, valutando ogni decisione in base alle conseguenze che avrà sulla trama della tua esistenza».
Con l’aiuto dei nostri esperti, vediamo come iniziare e, attraverso la scrittura , stare meglio con noi stessi e con gli altri.
Per deciderlo, chiediti che cosa vuoi raccontare . «Per trovare le prime parole, non devi pensarci troppo: piuttosto scrivi quello che d’istinto ti viene in mente» suggerisce Fulvio Fiori. «Qualsiasi cosa esca dalla penna o dai tasti del computer, anche se buffa o apparentemente senza senso , accettala con il sorriso: magari non riesci a coglierne il significato, ma è pur sempre una finestra sul tuo mondo interiore. Devi solo aprirla, continuando la narrazione».
A che cosa ti serve
Da questo momento in poi, il titolo sarà la fonte da cui trarre ispirazione per scrivere la tua storia. «Quando ti senti bloccata, rileggilo più volte e rivolgi a te stessa alcune domande » suggerisce l’esperto. «Per esempio: “Perché ho scritto proprio questo?” oppure “Che emozioni suscitano in me?”. Prenditi qualche minuto e lascia che gli interrogativi riecheggino nella mente. Vedrai che poco alla volta emergeranno ricordi, stati d’animo o immagini fantastiche: saranno queste suggestioni a suggerirti la trama ».
È il momento di raccontare chi sono gli attori in primo piano. «La chiave vincente è la semplicità » suggerisce Fulvio Fiori. «I protagonisti dei grandi romanzi hanno poche caratteristiche, ma così peculiari da farceli rimanere impressi nella memoria . Un esempio? Il barone rampante di Italo Calvino, che viveva su un albero. Prova a immaginare di osservare un personaggio attraverso i cinque sensi : il profumo della sua pelle, il timbro della voce, ciò che lui stesso, in prima persona, vede o sente».
A che cosa ti serve
Mentre scrivi, intraprendi un viaggio . «Descrivere un personaggio di fantasia ti fa entrare nei panni di qualcun altro e ti permette di vedere la vita, con tutte le sue difficoltà, da un punto di osservazione diverso » dice Caterina Laini, psicoterapeuta. «Se poi riesci a creare un eroe capace di compiere imprese fuori dal comune, puoi soddisfare quel bisogno di straordinarietà che ognuno di noi avverte dentro di sé. Come dire: “L’ho inventato io e quindi un po’ del suo coraggio appartiene anche a me”».
Se sei una lettrice lo sai: ogni trama si fa più avvincente quando accade qualcosa. «In ogni storia occorre un colpo di scena » dice Fulvio Fiori. «Può essere un episodio drammatico, come un divorzio o una crisi professionale, o un fatto gioioso, per esempio l’arrivo di un figlio. L’importante è che spezzi la routine del protagonista e lo mandi in crisi, costringendolo a cambiare se stesso per adattarsi».
A che cosa ti serve
Hai presente la paura che ti assale di fronte a una svolta ? «Raccontare un cambiamento, anche se in un contesto di fantasia, aiuta a esorcizzarlo » dice Caterina Laini. «Le circostanze possono essere diverse, ma il senso d’insicurezza di un personaggio inventato è lo stesso che provi tu nella vita reale. Con il vantaggio che, quando scrivi, i timori si ridimensionano , perché sai che le conseguenze si fermano sulla carta. In pratica, la fantasia ti permette di arrivare dove un eccesso di ragione, nella realtà, ti blocca . Mano a mano che il tuo personaggio esce dalla crisi, scoprirai che nei cambiamenti ci sono spesso anche dei vantaggi ».