Anni Cinquanta: quando le gonne facevano sognare
1953-2013, mai senza rossetto

Una volta Sharon Stone ha detto “Non potrei mai uscire di casa senza i miei occhiali da sole e il mio rossetto”. Basta quindi pensare che il rosso sia solo per poche perché non serve altro che trovare la nuance più adatta alla vostra carnagione e il gioco è fatto: ci si trova immerse nella Dolce vita in un battibaleno. Un unico consiglio: occorre evitare di caricare troppo lo sguardo e invece spendere cinque minuti in più per perfezionare il viso. Le neofite possono iniziare con una versione gloss mentre le più audaci possono perfino contornare le labbra con la matita della stessa tonalità.

Tacco e punta per essere bon ton

Una donna sui tacchi è capace di fare tutto quello che molti uomini non sarebbero in grado di fare neanche in pantofole. Quale verità! Ecco perché a noi non serve altro che uno stiletto da 10 centimetri per sentirci sempre femminili e all’altezza.

Uno sguardo a farfalla

Questo modello non è certamente di oggi, gli occhiali a farfalla li portavano le nostre nonne già negli anni ’50. La forma a farfalla oltre a regalare allo sguardo quel non so che di malizioso e provocante, porta in se una fortissima simbologia. Tanti poeti paragonavano lo sguardo al volo della farfalla che si ferma su un fiore, poi improvvisamente si rialza, sfiora leggermente un altro, riparte di nuovo. Sarà per l’aria civettuola che conferiscono?

Solo un filo di perle

Non c’è Dolce vita senza un filo di perle. Tanto amate da Jacqueline Kennedy, non possono che rendere sensuale il nostro collo e portarci immediatamente agli anni in cui due orecchini regalavano un fascino intramontabile.

Lasciamoci attrarre da questi meravigliosi anni e con un tocco glam e un pizzico di fantasia sogniamo anche noi di scorrazzare in vespa con Gregory Peck per le vie della Capitale.