I dolori intercostali sono più comuni di ciò che si possa pensare. Colpiscono all’improvviso e possono essere davvero molto acuti e così intensi da causare preoccupazioni, come la possibilità che si tratti di un infarto o comunque di un disturbo che riguardi la salute del cuore.
Anche per questi motivi, è importante saper riconoscere questo tipo di fitte e ricercare le eventuali cause scatenanti. Cause che potrebbero essere davvero le più svariate: da patologie cardiache e polmonari fino a sforzi fisici eccessivi o, addirittura, stress e ansia. Rivolgersi al medico curante resta comunque sempre la prima soluzione da adottare.
Analizzare il dolore intercostale: le cause
Parlare di dolori intercostali è estremamente generico, la categoria infatti è così ampia da rendere impossibile una definizione sempre valida e, soprattuto, l’individuazione di una causa precisa riferibile a tutte le tipologie di dolore toracico.
Una delle prime cose che si possono fare quando coglie la fitta intercostale, è analizzare il tipo di dolore e, soprattutto, le circostanze in cui si verifica.
Infatti, il dolore intercostale può provenire da diversi punti del nostro organismo: può essere legato ai nervi o ai muscoli, alle ossa o, ancora, a organi interni quali il cuore, lo stomaco oppure i polmoni. Le circostanze in cui si verifica la fitta sono molto rilevanti: a riposo, sotto sforzo, dopo aver eseguito taluni movimenti.
Per esempio, in seguito a un trauma o a un sforzo fisico intenso, il dolore intercostale potrebbe ricondursi ad uno strappo muscolare o alla presenza di una frattura.
Oppure se vi è stata o è in corso un’infezione, le fitte intercostali potrebbero essere causate da una complicazione delle vie respiratorie inferiori come pomonite o pleurite. O, semplicemente, da una tosse insistente protrattasi per giorni.
Altre cause possbili del dolore toracico sono: artrosi o ernia discale, nevralgia erpetica (herpes zoster), ansia e stress.
Cuore o stomaco?
Quando insorge un dolore toracico, può anche non trattarsi di una vera e propria fitta intercostale. È il caso, per esempio, dell’angina pectoris. Si tratta di una sorta di allarme, non di un vero e proprio infarto: l’angina pectoris si presenta con una fitta intensissima, solitamente dopo aver eseguito uno sforzo fisico, a cui deve succedere il ricorso tempestivo ad un controllo medico.
I dolori intercostali, però, possono essere dovuti anche a problemi di tipo gastrico. È, infatti, molto comune il dolore toracico correlato a reflusso gastroesofageo. E, spesso, associato anche alla sensazione di mancanza di fiato, in gergo tecnico dispnea.
In quest’ultimo caso, il dolore ha tendenza a manifestarsi dopo i pasti, soprattutto dopo quelli serali.
Dolori intercostali: cosa fare
Il primo consiglio, in caso di dolori e fitte al torace, è sempre quello di rivolgersi tempestivamente a un medico. Infatti, anche se la causa è “banale” (per esempio, stress o ansia) è importante non sottovalutarla ma farsi indirizzare correttamente da un esperto (visita specialistica, esami diagnostici, terapie).
Durante la fitta, comunque, è bene mettersi a riposo ed eventualmente ricorrere all’uso di farmaci analgesici o antinfiammaori. Ma sempre e solo sotto prescrizione e controllo del medico curante.